Plesso don Tonino Bello, nessuno spostamento
Prevale la linea dei genitori, contrari al trasferimento dei bambini a Salnitro
martedì 2 luglio 2019
16.52
Le bambine e i bambini che frequentano il plesso "don Tonino Bello" del secondo circolo didattico non saranno trasferiti a Salnitro. È la sintesi di quanto emerso a seguito dell'incontro che si è svolto nel pomeriggio di lunedì 1 luglio all'edificio di via XXV aprile, con la partecipazione del sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano, del vicesindaco Angelo Consiglio, di alcuni assessori e consiglieri comunali oltre che del dirigente della ripartizione tecnica, l'architetto Giacomo Losapio, dei genitori e degli insegnanti della scuola, insieme al dirigente del secondo circolo professor Giuseppe Tedeschi.
«Abbiamo mantenuto la parola, dimostrando la nostra apertura al dialogo e al confronto» ha spiegato il primo cittadino. «Da un lato c'era il plesso nel quartiere Salnitro, completamente rinnovato, sicuro, funzionale, adeguato alle normative antisismiche e dotato di una mensa. Dall'altro un edificio scolastico che presenta criticità e carenze, più volte segnalate al comune dal dirigente e dagli stessi genitori. Tra loro una distanza non certo incolmabile. Il trasferimento non avrebbe cambiato nulla sulla composizione delle classi e dei docenti. Né tantomeno la decisione ha attinenza con il futuro piano di dimensionamento scolastico che, è bene precisarlo, è di competenza regionale e dipende dalla consistenza della popolazione scolastica» ha sottolineato Angarano.
Ha prevalso la linea dei genitori, contrari al trasferimento. «Rispettiamo e accogliamo la loro decisione, attestando, con i fatti, che da parte dell'amministrazione non ci fosse la volontà di imporre un diktat ma solo di chiarire eventuali disinformazioni e illustrare una soluzione, concepita non appena abbiamo avuto la certezza della disponibilità del plesso "Don Pasquale Uva", che reputiamo molto oculata, sensata e costruttiva, orientata al benessere e alla sicurezza dei bambini. Una visione condivisa anche dall'onorevole Galantino, che ringraziamo per la sensibilità mostrata, nell'esclusivo interesse pubblico. Accogliamo la richiesta di una scelta più "di cuore" che una più "fredda e razionale" e lavoreremo con maggiore attenzione con le comunità scolastiche per condividere percorsi futuri» ha concluso il sindaco.
«Abbiamo mantenuto la parola, dimostrando la nostra apertura al dialogo e al confronto» ha spiegato il primo cittadino. «Da un lato c'era il plesso nel quartiere Salnitro, completamente rinnovato, sicuro, funzionale, adeguato alle normative antisismiche e dotato di una mensa. Dall'altro un edificio scolastico che presenta criticità e carenze, più volte segnalate al comune dal dirigente e dagli stessi genitori. Tra loro una distanza non certo incolmabile. Il trasferimento non avrebbe cambiato nulla sulla composizione delle classi e dei docenti. Né tantomeno la decisione ha attinenza con il futuro piano di dimensionamento scolastico che, è bene precisarlo, è di competenza regionale e dipende dalla consistenza della popolazione scolastica» ha sottolineato Angarano.
Ha prevalso la linea dei genitori, contrari al trasferimento. «Rispettiamo e accogliamo la loro decisione, attestando, con i fatti, che da parte dell'amministrazione non ci fosse la volontà di imporre un diktat ma solo di chiarire eventuali disinformazioni e illustrare una soluzione, concepita non appena abbiamo avuto la certezza della disponibilità del plesso "Don Pasquale Uva", che reputiamo molto oculata, sensata e costruttiva, orientata al benessere e alla sicurezza dei bambini. Una visione condivisa anche dall'onorevole Galantino, che ringraziamo per la sensibilità mostrata, nell'esclusivo interesse pubblico. Accogliamo la richiesta di una scelta più "di cuore" che una più "fredda e razionale" e lavoreremo con maggiore attenzione con le comunità scolastiche per condividere percorsi futuri» ha concluso il sindaco.