Polizia Locale in sciopero
Il Sulpl chiede l'equiparazione assicurativa e previdenziale degli agenti agli operatori delle altre forze di Polizia
lunedì 10 gennaio 2022
Il Sulpl (sindacato unitario lavoratori polizia locale) ha indetto uno sciopero per la giornata di sabato 15 gennaio con l'obiettivo di dare un segnale preciso e portare a conoscenza dell'opinione pubblica il disagio che vive la categoria degli agenti di Polizia Locale.
«È arrivato il momento di dire "basta" a questo modus operandi che le istituzioni adottano nei nostri confronti da più di un trentennio» ha affermato Luigi Sabatelli, responsabile regionale Sulpl Puglia. L'oggetto principale della protesta è la mancata equiparazione, in termini di trattamento assicurativo e previdenziale, della Polizia Locale alle altre forze di Polizia dello Stato «pur svolgendo da tempo le stesse funzioni ed essendo esposti agli stessi rischi».
Gli agenti di Polizia Locale sono infatti dipendenti dei singoli Comuni, motivo per cui sono soggetti a una contrattualizzazione differente. «La loro attività, per esempio, non è riconosciuta usurante e gravosa ma per lo Stato essi sono comunque soggetti all'obbligo vaccinale» ha aggiunto Sabatelli.
«La Commissione Affari Costituzionali ha raccordato in un unico progetto tutte le proposte di modifica alla Legge 65/86 sull'ordinamento della Polizia Locale ma il testo, messo al vaglio del ministero dell'interno, è stato stravolto dalla burocrazia e reso inaccettabile». Inevitabile, perciò, la decisione di scioperare su tutto il territorio nazionale il prossimo 15 gennaio. Previsto un presidio a Bari, davanti alla sede della Prefettura, dalle 10 alle 13 «per rivendicare il rientro nel contratto di lavoro di diritto pubblico, le tutele assicurative e previdenziali identiche e l'adeguamento di indennità al 100% con le altre forze di Polizia, la tutela legale per eventi accaduti nell'espletamento del servizio, le funzioni piene di Polizia Giudiziaria, il riconoscimento della categoria usurante e gravosa, il no al blocco delle assunzioni, la dotazione di strumenti di autotutela e sicurezza, le progressioni di carriera all'interno delle fasce di appartenenza legate all'anzianità di servizio come accade nelle altre professioni, l'istituzione del ruolo di sottuficiale, l'armamento senza limitazione territoriale e liberi dal concetto che la Polizia Locale possa essere armata solo se lo decide il consigilio comunale, l'acceso senza limitazioni alle banche dati».
«È arrivato il momento di dire "basta" a questo modus operandi che le istituzioni adottano nei nostri confronti da più di un trentennio» ha affermato Luigi Sabatelli, responsabile regionale Sulpl Puglia. L'oggetto principale della protesta è la mancata equiparazione, in termini di trattamento assicurativo e previdenziale, della Polizia Locale alle altre forze di Polizia dello Stato «pur svolgendo da tempo le stesse funzioni ed essendo esposti agli stessi rischi».
Gli agenti di Polizia Locale sono infatti dipendenti dei singoli Comuni, motivo per cui sono soggetti a una contrattualizzazione differente. «La loro attività, per esempio, non è riconosciuta usurante e gravosa ma per lo Stato essi sono comunque soggetti all'obbligo vaccinale» ha aggiunto Sabatelli.
«La Commissione Affari Costituzionali ha raccordato in un unico progetto tutte le proposte di modifica alla Legge 65/86 sull'ordinamento della Polizia Locale ma il testo, messo al vaglio del ministero dell'interno, è stato stravolto dalla burocrazia e reso inaccettabile». Inevitabile, perciò, la decisione di scioperare su tutto il territorio nazionale il prossimo 15 gennaio. Previsto un presidio a Bari, davanti alla sede della Prefettura, dalle 10 alle 13 «per rivendicare il rientro nel contratto di lavoro di diritto pubblico, le tutele assicurative e previdenziali identiche e l'adeguamento di indennità al 100% con le altre forze di Polizia, la tutela legale per eventi accaduti nell'espletamento del servizio, le funzioni piene di Polizia Giudiziaria, il riconoscimento della categoria usurante e gravosa, il no al blocco delle assunzioni, la dotazione di strumenti di autotutela e sicurezza, le progressioni di carriera all'interno delle fasce di appartenenza legate all'anzianità di servizio come accade nelle altre professioni, l'istituzione del ruolo di sottuficiale, l'armamento senza limitazione territoriale e liberi dal concetto che la Polizia Locale possa essere armata solo se lo decide il consigilio comunale, l'acceso senza limitazioni alle banche dati».