Possessione demoniaca o malattia mentale?
Gianni Svaldi a Libri nel Borgo Antico racconta la raccapricciante storia di Maria
sabato 26 agosto 2017
11.58
Un semplice gioco per Maria L. si è trasformato in un incubo che per anni ha esaurito la sua energia vitale e distrutto la sua fragile psiche.
Il calvario della ragazza, ha avuto inizio quando una sera con un'amica, forse un po' annoiate e ignare delle conseguenze hanno deciso di provare uno strumento esoterico che si presuppone sia in grado di mettere in comunicazione il mondo dei vivi con quello dei morti.
La Tavola Ouija è un pannello con riportate le lettere dell'alfabeto, i numeri da 0 a 9, un "sì" e un "no", un segno grafico che rappresenta l'uscita e, in alcune sue varianti amatoriali, le diciture "vivo" e "morto".
Potrebbe sembrare una delle tante storie dell'orrore ma "Satana dentro", il libro in chiesta edito da Radici Future e protagonista della prima giornata di Libri nel Borgo Antico, sfortunatamente è tratto da i diari che la protagonista ha tenuto durante il corso della sua possessione.
Il romanzo scritto da Gianni Svaldi, nonostante faccia riferimento a documenti reali, non è dunque un trattato scientifico.
È opportuno tenere in considerazione che il fenomeno di possessione è solo la conseguenza di una credenza religiosa è non ha alcun fondamento in ambito scientifico.
In ogni tradizione religiosa il fenomeno si esprime diversamente seguendo le regole della propria cultura.
Un cristiano può ritenere di essere posseduto dal demonio, mentre uno sciamano può affermare di ospitare gli spiriti appartenenti alla sua tradizione (spirito del mare, della foresta…).
Armando De Viscentiis, consulente del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), spiega:
«Numerose culture religiose utilizzano il termine possessione per indicare la presenza, in un soggetto, di un'entità di natura sovrannaturale. Secondo tale convinzione l'entità, quasi sempre demoniaca, assumerebbe il comando del corpo dell'individuo e si esprimerebbe attraverso esso».
Che crediate nella possessione demoniaca, o facciate affidamento alla scienza e alla rigorosità delle sue risposte, il libro che Gianni Svaldi ha scritto è sicuramente una storia diversa, raccontata da uno scettico che prima di incontrare Maria, non avrebbe mai creduto a immaginifiche storie di demoni che attraversando ignoti portali, rubano all'uomo la possibilità di esercitare il controllo del proprio corpo.
Il calvario della ragazza, ha avuto inizio quando una sera con un'amica, forse un po' annoiate e ignare delle conseguenze hanno deciso di provare uno strumento esoterico che si presuppone sia in grado di mettere in comunicazione il mondo dei vivi con quello dei morti.
La Tavola Ouija è un pannello con riportate le lettere dell'alfabeto, i numeri da 0 a 9, un "sì" e un "no", un segno grafico che rappresenta l'uscita e, in alcune sue varianti amatoriali, le diciture "vivo" e "morto".
Potrebbe sembrare una delle tante storie dell'orrore ma "Satana dentro", il libro in chiesta edito da Radici Future e protagonista della prima giornata di Libri nel Borgo Antico, sfortunatamente è tratto da i diari che la protagonista ha tenuto durante il corso della sua possessione.
Il romanzo scritto da Gianni Svaldi, nonostante faccia riferimento a documenti reali, non è dunque un trattato scientifico.
È opportuno tenere in considerazione che il fenomeno di possessione è solo la conseguenza di una credenza religiosa è non ha alcun fondamento in ambito scientifico.
In ogni tradizione religiosa il fenomeno si esprime diversamente seguendo le regole della propria cultura.
Un cristiano può ritenere di essere posseduto dal demonio, mentre uno sciamano può affermare di ospitare gli spiriti appartenenti alla sua tradizione (spirito del mare, della foresta…).
Armando De Viscentiis, consulente del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), spiega:
«Numerose culture religiose utilizzano il termine possessione per indicare la presenza, in un soggetto, di un'entità di natura sovrannaturale. Secondo tale convinzione l'entità, quasi sempre demoniaca, assumerebbe il comando del corpo dell'individuo e si esprimerebbe attraverso esso».
Che crediate nella possessione demoniaca, o facciate affidamento alla scienza e alla rigorosità delle sue risposte, il libro che Gianni Svaldi ha scritto è sicuramente una storia diversa, raccontata da uno scettico che prima di incontrare Maria, non avrebbe mai creduto a immaginifiche storie di demoni che attraversando ignoti portali, rubano all'uomo la possibilità di esercitare il controllo del proprio corpo.