Primarie Pd, si conti chi può. Caracciolo fa quadrato coi suoi
Il consigliere regionale a Bisceglie per un incontro con iscritti e simpatizzanti. Dino Cozzoli non le manda a dire a Spina
giovedì 20 aprile 2017
22.12
Si conti chi può. È l'estrema sintesi del momentum politico all'interno del Partito Democratico in città e sul territorio della Bat. Giovedì 19 aprile oltre un centinaio fra iscritti e simpatizzanti dem si sono dati appuntamento presso Palazzo Bonomi per fare il punto della situazione col consigliere regionale Filippo Caracciolo, a capo di una delle tre liste presentate su scala provinciale a sostegno del presidente della regione Michele Emiliano nella sua corsa per la leadership contro Matteo Renzi e l'outsider Andrea Orlando.
L'escamotage di ripartire in formazioni differenti i suoi sostenitori è un toccasana per le chances dell'ex magistrato di imporsi almeno in Puglia. Le primarie di domenica 30 aprile, con ogni probabilità, saranno decisive per la definizione degli assetti in fase di composizione delle liste per le prossime elezioni politiche, ragione per cui la competizione intestina al Pd richiamerà un cospicuo numero di persone al seggio dell'ex monastero di Santa Croce.
"Emiliano per l'Italia" è il contrassegno guidato dall'esponente barlettano, il cui intervento ha chiuso un pomeriggio tutt'altro che interlocutorio. Mario Celestino, il biscegliese storicamente più vicino a Caracciolo, ha tratteggiato il quadro della situazione con lucidità. Il capogruppo democratico in consiglio comunale, Angelantonio Angarano, ha sottolineato come il partito che nel 2007 ha contribuito a fondare «sia nato per dare uguaglianza in partenza», rimarcando il carattere unitario della candidatura di Emiliano.
Toni decisamente meno convenevoli quelli utilizzati da Dino Cozzoli. «Fra 11 giorni, in ogni caso, sarà scritta una storia nuova. Temo si possa scivolare su una china che non abbiamo certo desiderato prendere noi» ha affermato l'ex sindaco democristiano, ribadendo la sua totale contrarietà alla presenza di Francesco Spina nel Pd: «La Bat è una bolgia infernale le cui responsabilità si riconoscono nei discorsi privati» ha aggiunto, confermando l'attuale impraticabilità (ma le vie della politica sono infinite...) di una pacifica coesistenza fra il primo cittadino in uscita e il parlamentare biscegliese Francesco Boccia (primo sponsor della corsa di Emiliano per la segreteria del Pd e a sua volta candidato nel Lazio).
Caracciolo ha dovuto staccare l'estintore dalla parete e sparare a più non posso per spegnere il clima incandescente: «I nostri avversari sono i 5 Stelle. Mai, comunque, disconoscerei il rapporto con gli amici di Bisceglie. Quella di Michele Emiliano è una battaglia di dignità e per il territorio». L'importanza di queste primarie in termini di rapporti di forza interni al Partito Democratico è capitale. Le truppe sono già in movimento per una campagna sprint che ha il sapore di prova generale in vista delle prossime amministrative.
L'escamotage di ripartire in formazioni differenti i suoi sostenitori è un toccasana per le chances dell'ex magistrato di imporsi almeno in Puglia. Le primarie di domenica 30 aprile, con ogni probabilità, saranno decisive per la definizione degli assetti in fase di composizione delle liste per le prossime elezioni politiche, ragione per cui la competizione intestina al Pd richiamerà un cospicuo numero di persone al seggio dell'ex monastero di Santa Croce.
"Emiliano per l'Italia" è il contrassegno guidato dall'esponente barlettano, il cui intervento ha chiuso un pomeriggio tutt'altro che interlocutorio. Mario Celestino, il biscegliese storicamente più vicino a Caracciolo, ha tratteggiato il quadro della situazione con lucidità. Il capogruppo democratico in consiglio comunale, Angelantonio Angarano, ha sottolineato come il partito che nel 2007 ha contribuito a fondare «sia nato per dare uguaglianza in partenza», rimarcando il carattere unitario della candidatura di Emiliano.
Toni decisamente meno convenevoli quelli utilizzati da Dino Cozzoli. «Fra 11 giorni, in ogni caso, sarà scritta una storia nuova. Temo si possa scivolare su una china che non abbiamo certo desiderato prendere noi» ha affermato l'ex sindaco democristiano, ribadendo la sua totale contrarietà alla presenza di Francesco Spina nel Pd: «La Bat è una bolgia infernale le cui responsabilità si riconoscono nei discorsi privati» ha aggiunto, confermando l'attuale impraticabilità (ma le vie della politica sono infinite...) di una pacifica coesistenza fra il primo cittadino in uscita e il parlamentare biscegliese Francesco Boccia (primo sponsor della corsa di Emiliano per la segreteria del Pd e a sua volta candidato nel Lazio).
Caracciolo ha dovuto staccare l'estintore dalla parete e sparare a più non posso per spegnere il clima incandescente: «I nostri avversari sono i 5 Stelle. Mai, comunque, disconoscerei il rapporto con gli amici di Bisceglie. Quella di Michele Emiliano è una battaglia di dignità e per il territorio». L'importanza di queste primarie in termini di rapporti di forza interni al Partito Democratico è capitale. Le truppe sono già in movimento per una campagna sprint che ha il sapore di prova generale in vista delle prossime amministrative.