Primo circolo, il consiglio compatto scrive al sindaco chiedendo interventi urgenti

«Aule fredde, interventi promessi e mai realizzati». L'accusa, non troppo velata, è di discriminazione: «Così rischiamo di perdere l'autonomia scolastica»

martedì 21 febbraio 2023 10.45
A cura di Vito Troilo
Hanno scelto di scrivere al sindaco Angelantonio Angarano per segnalare una serie di criticità relative alle strutture. Insegnanti, personale Ata, genitori rappresentanti del consiglio del primo circolo didattico "Edmondo De Amicis" di Bisceglie hanno deciso di portare alla luce alcune situazioni oggettivamente meritevoli di attenzione e interventi nell'immediato.

«Tutti gli ambienti dell'edificio di via XXIV maggio, circa 30, presentano un foro sul vetro delle finestre realizzato lo scorso settembre che sarebbe dovuto servire all'installazione di apparecchiature per la ventilazione ma al momento non un solo apparecchio è stato ancora collocato. L'opera incompleta, fra l'altro, disattende le disposizioni ministeriali a garanzia della salubrità degli ambienti e determina un grave vulnus nella loro efficienza energetica» hanno osservato.

«Gli infissi presenti nelle aule e lungo i corridoi, realizzati in legno, presentano moltissime lesioni, non assicurano un ambiente caldo e confortevole per gli alunni, che nei mesi più freddi sono costretti a seguire le lezioni indossando dei cappottini. Non è mai stato dato alcun seguito ad interventi di manutenzione» hanno fatto notare.
Le attenzioni dei 19 firmatari della lettera aperta, con in testa il dirigente scolastico Marialisa Di Liddo, sono rivolte anche alla storica palestra: «Un punto di riferimento per i piccoli e per le associazioni sportive già dal 2020 oggetto di un decreto di interdizione parziale a causa di notevoli lesioni della pavimentazione. Abbiamo avanzato più volte e reiterato richieste di intervento, con solleciti formali e informali ma non è seguita alcuna formale conferma o diniego in riferimento alla questione. Prendiamo atto di interventi di ristrutturazione riguardanti altre palestre coperte».

Un altro tema posto in osservazione è il mancato adeguamento dei servizi igienici del plesso "Don Pino Puglisi": «Non sono idonei ai bambini della scuola primaria».

Il consiglio di circolo ha evidenziato la necessità di aule per garantire la continuità del tempo pieno ed una migliore collocazione per la scuola dell'infanzia: «Già nel 2020 abbiamo fatto richiesta di ulteriori aule ottenendo in assegnazione temporanea il plesso "Santa Rita" di via professor Mauro Terlizzi, poi liberato a giugno 2022 su richiesta dell'amministrazione senza alcuna soluzione alternativa: ciò ha impedito alla scuola di avvalersi del servizio di tempo pieno per l'anno scolastico 2023-2024 con enorme disagio per le famiglie. L'assegnazione tardiva del plesso "Dino Abascià", formalizzata solo nel gennaio 2023 dalla Regione Puglia, non rappresenta un'alternativa concreta servendo una zona completamente diversa della città e non tenendo conto perciò delle esigenze di moltissime famiglie con figli già iscritti al primo circolo. Il plesso, peraltro, è ancora oggetto di lavori di ristrutturazione e che all'assegnazione non si sono unite efficaci azioni di accompagnamento quali la previsione di soluzioni logistiche o l'individuazione di aree di parcheggio dedicate che potessero rassicurare i genitori. Le perplessità iniziali della comunità educante sono state confermate dalla totale assenza di iscrizioni per il plesso "Abascià". Sembrerebbe fra l'altro che la struttura disponga di tre sole aule se si escludono gli spazi comuni: ci chiediamo se la soluzione immaginata dall'amministrazione preveda che le classi del tempo pieno del primo circolo siano destinati a vivere separate (due al "Puglisi", tre al plesso "Abascià"). Nello stesso tempo si prevede la costruzione di due nuove mense scolastiche per un altro circolo della città. È legittimo domandarsi per quale motivo le risorse non siano state distribuite andando a dare risposta anche alle esigenze del primo circolo».

Le parole dei sottoscrittori della missiva sono molto nette a proposito del rischio di perdita dell'autonomia scolastica: «In vista dei nuovi requisiti che portano ad almeno 900 gli alunni iscritti per mantenerla è evidente che si voglia decretare "a tavolino" la perdita di autonomia del circolo storico della città: le 28 aule del "De Amicis", le 5 del "don Pierino Arcieri" e le 5 del "don Pino Pugliesi" (queste ultime da condividere tra infanzia e primaria) sono insufficienti ad accogliere almeno 900 alunni. Il primo circolo è costretto ogni anno a perdere iscrizioni per carenza di ambienti e così l'utenza è indotta a dirigersi altrove». Un'accusa velata - ma non troppo - di discriminazione.

I componenti del consiglio di circolo hanno chiesto un riscontro formale al sindaco Angarano ed ai dirigenti dei settori interessati a stretto giro. Fra le richieste avanzate: «Liberare il plesso "Puglisi" dalla scuola dell'infanzia e trasferire le classi di quest'ultima in un'altra struttura. Ristrutturare la palestra coperta del "De Amicis". Installare subito gli apparecchi per la ventilazione meccanica ed effettuare la manutenzione degli infissi al plesso "Edmondo De Amicis"».