Processo crac Cdp, assoluzione piena per Di Vincenzo in Appello
L'ex titolare dell'Ambrosia Technologies prosciolto da ogni accusa: «Il fatto non sussiste»
venerdì 29 aprile 2022
12.45
L'imprenditore Luciano Di Vincenzo, già titolare dell'impresa Ambrosia Technologies srl, è stato assolto con formula in piena dalla seconda sezione penale della Corte d'Appello di Bari nel processo riguardante il crac dell'ex Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie. I giudici di secondo grado hanno riconosciuto, in modo netto, come il fatto non sussista, chiudendo un capitolo della più complessa vicenda giudiziaria relativa all'Opera Don Uva nel quale Di Vincenzo, suo malgrado, è stato coinvolto. La società Ambrosia Technologies, assegnataria dell'appalto per la fornitura dei pasti alle centinaia di degenti della struttura, ha dato lavoro a decine di biscegliesi e dipendenti del territorio, garantendo apprezzati standard qualitativi.
«Chi mi conosceva, anche a Bisceglie, non ha mai nutrito dubbi sulla mia condotta» ha commentato l'imprenditore interpellato da BisceglieViva. «Questa brutta pagina processuale si è chiusa definitivamente e con un'assoluzione che mette in chiaro le cose» ha aggiunto Di Vincenzo, assistito dall'avvocato Mario Malcangi. «La scelta del rito abbreviato ha permesso ai giudici di esprimersi nel merito della questione. Ho sempre nutrito totale fiducia nell'operato della Magistratura» ha rimarcato, rivelando un pizzico di rammarico «per il fango gettatomi addosso». L'assoluzione in Appello segue la condanna in primo grado ad un anno di reclusione (con pena sospesa) risalente all'ottobre 2018. Quella decisione del Tribunale di Trani è stata completamente ribaltata: la richiesta di proscioglimento, oltre che dalla difesa di Luciano Di Vincenzo, è stata presentata persino dai legali dell'accusa a certificazione ulteriore della totale insussistenza dei fatti.
Nello stesso procedimento, inoltre, sono stati assolti anche l'ex consulente fiscale della Cdp, Antonio Damascelli e Michele Perrone, già rappresentante sindacale aziendale. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.
«Chi mi conosceva, anche a Bisceglie, non ha mai nutrito dubbi sulla mia condotta» ha commentato l'imprenditore interpellato da BisceglieViva. «Questa brutta pagina processuale si è chiusa definitivamente e con un'assoluzione che mette in chiaro le cose» ha aggiunto Di Vincenzo, assistito dall'avvocato Mario Malcangi. «La scelta del rito abbreviato ha permesso ai giudici di esprimersi nel merito della questione. Ho sempre nutrito totale fiducia nell'operato della Magistratura» ha rimarcato, rivelando un pizzico di rammarico «per il fango gettatomi addosso». L'assoluzione in Appello segue la condanna in primo grado ad un anno di reclusione (con pena sospesa) risalente all'ottobre 2018. Quella decisione del Tribunale di Trani è stata completamente ribaltata: la richiesta di proscioglimento, oltre che dalla difesa di Luciano Di Vincenzo, è stata presentata persino dai legali dell'accusa a certificazione ulteriore della totale insussistenza dei fatti.
Nello stesso procedimento, inoltre, sono stati assolti anche l'ex consulente fiscale della Cdp, Antonio Damascelli e Michele Perrone, già rappresentante sindacale aziendale. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.