«Proposte concrete e realizzabili per il centro storico di Bisceglie»
Riflessione di Gabriella Baldini, coordinatore provinciale di Italia Viva
sabato 5 novembre 2022
12.45
«Ogni centro storico racchiude in sé la storia di un luogo e per questo occorre saperlo valorizzare, perché rappresenta un patrimonio essenziale su cui si deve intervenire per preservarne l'unicità. In una soleggiata domenica di novembre ho passeggiato per il centro storico della mia città: Bisceglie. Seguendo l'odore di ragù, di dolci sfornati da poco, mi sono inoltrata nel fitto reticolo di strade del nostro centro storico, un vero labirinto in cui perdersi piacevolmenteù». È quanto contenuto in una riflessione di Gabriella Baldini, coordinatore provinciale di Italia Viva.
«Guardo il Teatro Garibaldi, Palazzo San Domenico e Tupputi, la Torre Maestra, il Castello, le mura difensive, la Cattedrale di San Pietro Apostolo fino ad arrivare nelle piccole vie e piazze. Mi colpisce immediatamente la differenza tra torri e piccole palazzine recentemente ristrutturate con interventi di privati ed il degrado di altre. Non trovo tutela dei beni architettonici e culturali, vedo la mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria; nessuna segnaletica presente per indicare le strade ed un percorso itinerante verso le aree di maggior pregio, pochi i servizi urbani ed è evidente la spazzatura di ogni genere ammucchiata in più angoli» ha osservato.
Baldini ha posto all'attenzione alcuni spunti: «Creare nella scuola "Dino Abbascià", oggi abbandonata al più totale degrado, un centro ludico per i bambini e non solo per coloro che abitano il centro storico, anche con l'obiettivo di agevolare la conoscenza della nostra storia. Nello stesso luogo si potrebbe pensare alla creazione di un presidio di Protezione Civile che tuteli il territorio e le persone.
L'obiettivo è vivere intensamente la storia di Bisceglie, sostenendone lo sviluppo economico, sociale, ambientale, culturale, con il necessario e reale recupero del nostro centro storico.
Ma come? Procedendo ad interventi di risanamento, conservando e recuperando torri ed edifici di proprietà del Comune che potrebbero essere valorizzati con commercio "incentivato da giovani imprenditori volenterosi"» ha sottolineato.
«Il nostro centro storico è grande; solitamente piace a tutti camminare in sicurezza senza dover scansare pericoli dovuti a veicoli di ogni taglio. Siamo uno dei pochi Comuni con i varchi aperti anche a chi non risiede. Non è tollerabile. Bisogna chiudere al traffico il centro storico ma dare contestualmente la possibilità ai residenti ed ai clienti dei negozi e locali di poter superare i varchi con la creazione di access point, anche mobili.
È inutile rimarcare la scarsa presenza di sistemi di videosorveglianza. In ultimo e non per minore importanza, sarebbe utile uniformare il colore dell'arredo urbano delle attività commerciali che occupano il suolo pubblico, anche con il patrocinio del Comune, tanto da creare un tappeto di un solo colore, capace di far parlare Bisceglie per la sua storia e non per altro. Partiamo davvero da ciò che abbiamo, valorizziamo davvero ciò che abbiamo, senza promettere: bisogna solo farlo» ha concluso Gabriella Baldini.
«Guardo il Teatro Garibaldi, Palazzo San Domenico e Tupputi, la Torre Maestra, il Castello, le mura difensive, la Cattedrale di San Pietro Apostolo fino ad arrivare nelle piccole vie e piazze. Mi colpisce immediatamente la differenza tra torri e piccole palazzine recentemente ristrutturate con interventi di privati ed il degrado di altre. Non trovo tutela dei beni architettonici e culturali, vedo la mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria; nessuna segnaletica presente per indicare le strade ed un percorso itinerante verso le aree di maggior pregio, pochi i servizi urbani ed è evidente la spazzatura di ogni genere ammucchiata in più angoli» ha osservato.
Baldini ha posto all'attenzione alcuni spunti: «Creare nella scuola "Dino Abbascià", oggi abbandonata al più totale degrado, un centro ludico per i bambini e non solo per coloro che abitano il centro storico, anche con l'obiettivo di agevolare la conoscenza della nostra storia. Nello stesso luogo si potrebbe pensare alla creazione di un presidio di Protezione Civile che tuteli il territorio e le persone.
L'obiettivo è vivere intensamente la storia di Bisceglie, sostenendone lo sviluppo economico, sociale, ambientale, culturale, con il necessario e reale recupero del nostro centro storico.
Ma come? Procedendo ad interventi di risanamento, conservando e recuperando torri ed edifici di proprietà del Comune che potrebbero essere valorizzati con commercio "incentivato da giovani imprenditori volenterosi"» ha sottolineato.
«Il nostro centro storico è grande; solitamente piace a tutti camminare in sicurezza senza dover scansare pericoli dovuti a veicoli di ogni taglio. Siamo uno dei pochi Comuni con i varchi aperti anche a chi non risiede. Non è tollerabile. Bisogna chiudere al traffico il centro storico ma dare contestualmente la possibilità ai residenti ed ai clienti dei negozi e locali di poter superare i varchi con la creazione di access point, anche mobili.
È inutile rimarcare la scarsa presenza di sistemi di videosorveglianza. In ultimo e non per minore importanza, sarebbe utile uniformare il colore dell'arredo urbano delle attività commerciali che occupano il suolo pubblico, anche con il patrocinio del Comune, tanto da creare un tappeto di un solo colore, capace di far parlare Bisceglie per la sua storia e non per altro. Partiamo davvero da ciò che abbiamo, valorizziamo davvero ciò che abbiamo, senza promettere: bisogna solo farlo» ha concluso Gabriella Baldini.