Protocollo d'intesa fra comune e ordine degli architetti sui concorsi di progettazione
Angarano: «Un modello di partecipazione e trasparenza per progetti di altissimo profilo»
sabato 25 maggio 2019
Il comune di Bisceglie ha sottoscritto un protocollo di intesa con l'ordine degli architetti della provincia Bat per collaborare su due concorsi di progettazione che saranno banditi dall'Ente pubblico, il primo per la valorizzazione e riqualificazione dell'area dell'ex depuratore di Bisceglie in località Carrara Pantano, opera già finanziata con un contributo regionale di 1.300.000 euro; il secondo per un intervento di riqualificazione del paesaggio urbano di transizione tra il borgo antico e la litoranea di Levante, per il cui concorso di progettazione il comune ha ottenuto un finanziamento regionale di 49mila euro.
L'ordine degli architetti offrirà consulenza nella stesura dei bandi di concorso di progettazione a due gradi, impegnandosi a divulgarli a livello nazionale, assicurando al comune di Bisceglie, gratuitamente e per tutta la durata del concorso, l'utilizzo dell'apposita piattaforma informatica, predisposta dal consiglio nazionale architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, per la gestione, in pieno anonimato, di tutte le fasi dei concorsi, secondo i principi del Codice dei contratti pubblici.
Il comune di Bisceglie, per parte sua, si impegna a garantire che ai concorrenti ammessi alla seconda fase dei concorsi verrà corrisposto un premio adeguato alle prestazioni richieste e ad affidare ai vincitori dei concorsi le fasi successive della progettazione (previo reperimento delle risorse finanziarie per l'esecuzione delle opere nel caso della riqualificazione del paesaggio urbano tra centro storico e costa di levante). La valutazione dei progetti spetterà ad una giuria composta da membri di chiara fama, esperti sui temi dei concorsi, tra cui esponenti del consiglio nazionale e dell'ordine degli architetti. I progetti ammessi alla seconda fase e i migliori 10 non ammessi saranno esposti in una mostra in città per la massima condivisione con la comunità.
La sottoscrizione dell'intesa, con le firme del sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano e del presidente dell'ordine degli architetti della Bat, Paolo D'Addato, è avvenuta venerdì sera, durante l'inaugurazione di "Open mind, Open Arch", l'esposizione di architetti biscegliesi a Palazzo Tupputi organizzata in concomitanza con la terza edizione nazionale di "Open - Studi aperti".
«La formula del concorso di progettazione è emblema di massima apertura alla partecipazione, meritocrazia e trasparenza perché consente di mettere a confronto tanti professionisti, stimolandone la creatività, e offre la certezza di ottenere progetti di altissimo profilo per opere importanti nello sviluppo della nostra città» ha sottolineato Angarano. «Ci impegneremo affinché questo metodo sia sempre più usato e diventi modello di riferimento per la realizzazione di opere di committenza pubblica» ha aggiunto Dodo Storelli, assessore a contratti e appalti del comune di Bisceglie.
«La sinergia rappresenta non solo un momento di crescita della cultura collettiva sui temi dell'architettura e della trasformazione delle realtà urbane e territoriali, ma anche l'occasione migliore per individuare e scegliere i progettisti, stimolando al tempo stesso la committenza verso un ruolo attivo nella ricerca del miglioramento della qualità degli interventi pubblici» ha dichiarato il presidente dell'ordine degli architetti della Bat Paolo D'Addato.
L'ordine degli architetti offrirà consulenza nella stesura dei bandi di concorso di progettazione a due gradi, impegnandosi a divulgarli a livello nazionale, assicurando al comune di Bisceglie, gratuitamente e per tutta la durata del concorso, l'utilizzo dell'apposita piattaforma informatica, predisposta dal consiglio nazionale architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, per la gestione, in pieno anonimato, di tutte le fasi dei concorsi, secondo i principi del Codice dei contratti pubblici.
Il comune di Bisceglie, per parte sua, si impegna a garantire che ai concorrenti ammessi alla seconda fase dei concorsi verrà corrisposto un premio adeguato alle prestazioni richieste e ad affidare ai vincitori dei concorsi le fasi successive della progettazione (previo reperimento delle risorse finanziarie per l'esecuzione delle opere nel caso della riqualificazione del paesaggio urbano tra centro storico e costa di levante). La valutazione dei progetti spetterà ad una giuria composta da membri di chiara fama, esperti sui temi dei concorsi, tra cui esponenti del consiglio nazionale e dell'ordine degli architetti. I progetti ammessi alla seconda fase e i migliori 10 non ammessi saranno esposti in una mostra in città per la massima condivisione con la comunità.
La sottoscrizione dell'intesa, con le firme del sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano e del presidente dell'ordine degli architetti della Bat, Paolo D'Addato, è avvenuta venerdì sera, durante l'inaugurazione di "Open mind, Open Arch", l'esposizione di architetti biscegliesi a Palazzo Tupputi organizzata in concomitanza con la terza edizione nazionale di "Open - Studi aperti".
«La formula del concorso di progettazione è emblema di massima apertura alla partecipazione, meritocrazia e trasparenza perché consente di mettere a confronto tanti professionisti, stimolandone la creatività, e offre la certezza di ottenere progetti di altissimo profilo per opere importanti nello sviluppo della nostra città» ha sottolineato Angarano. «Ci impegneremo affinché questo metodo sia sempre più usato e diventi modello di riferimento per la realizzazione di opere di committenza pubblica» ha aggiunto Dodo Storelli, assessore a contratti e appalti del comune di Bisceglie.
«La sinergia rappresenta non solo un momento di crescita della cultura collettiva sui temi dell'architettura e della trasformazione delle realtà urbane e territoriali, ma anche l'occasione migliore per individuare e scegliere i progettisti, stimolando al tempo stesso la committenza verso un ruolo attivo nella ricerca del miglioramento della qualità degli interventi pubblici» ha dichiarato il presidente dell'ordine degli architetti della Bat Paolo D'Addato.