Pubblica amministrazione: a Bisceglie solo il 6% dei dipendenti è under 30
In Italia, le pubbliche amministrazioni hanno un'età media molto alta e un tasso di laureati basso, che incide sul processo di digitalizzazione
lunedì 13 novembre 2023
Il tessuto delle amministrazioni pubbliche italiane è marcato dall'invecchiamento, con uno sguardo particolarmente critico verso la presenza di giovani lavoratori. Dai dati emersi da un'indagine di Openpolis sull'età degli assunti, emerge un dato emblematico: poco più dell'1% degli impiegati ha meno di 30 anni, e solo la metà dei comuni italiani ha giovani tra i propri lavoratori.
L'inclusione di giovani nelle amministrazioni pubbliche è fondamentale per il rinnovamento del sistema e l'integrazione di nuove competenze. Questo aspetto è particolarmente rilevante nel contesto del Pnrr, che prevede investimenti significativi per l'innovazione e la digitalizzazione del settore pubblico.
La pubblica amministrazione italiana, a causa del blocco delle assunzioni protrattosi per oltre dieci anni, si trova in uno stato di sottodimensionamento. Questo ha portato alla creazione di posizioni temporanee e precarie, ostacolando dinamiche cruciali come l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, impattando soprattutto i giovani.
Secondo OpenBDAP, nel 2020 i lavoratori nel settore pubblico con meno di 30 anni rappresentavano solo il 4,7% del totale, mentre la fascia più numerosa era quella tra i 50 e i 59 anni, con quasi il 40% dei lavoratori. Nella Bat, Bisceglie è tra i comuni migliori con una percentuale che si avvicina al 6%.
Il titolo di studio dei lavoratori dipendenti dagli enti locali riveste un ruolo cruciale. Nel 2020, circa la metà dei lavoratori aveva almeno il diploma di scuola superiore, mentre il 17% dei comuni non riportava laureati tra i suoi dipendenti. La formazione continua è essenziale per il progresso professionale e il funzionamento efficace della pubblica amministrazione.
Nella Bat, i comuni con la più alta percentuale di laureati tra i dipendenti sono Trani e San Ferdinando (34%), ma in generale il dato è superiore in tutti i comuni della provincia dove l'incidenza del personale in possesso di una laurea è sempre al di sopra del 20% (la maglia nera va a Margherita di Savoia, col 17%). A Bisceglie il dato è molto positivo e arriva fino al 33%.
Il ritratto demografico delle amministrazioni italiane indica la necessità di strategie mirate per incentivare l'assunzione di giovani, anche con l'obiettivo di puntare sulla valorizzazione delle competenze digitali e la semplificazione delle procedure burocratiche. Inoltre, la formazione continua e la valorizzazione del merito possono essere chiavi cruciali per favorire il rinnovamento di una pubblica amministrazione che si confronta con sfide sempre più complesse.
L'inclusione di giovani nelle amministrazioni pubbliche è fondamentale per il rinnovamento del sistema e l'integrazione di nuove competenze. Questo aspetto è particolarmente rilevante nel contesto del Pnrr, che prevede investimenti significativi per l'innovazione e la digitalizzazione del settore pubblico.
La pubblica amministrazione italiana, a causa del blocco delle assunzioni protrattosi per oltre dieci anni, si trova in uno stato di sottodimensionamento. Questo ha portato alla creazione di posizioni temporanee e precarie, ostacolando dinamiche cruciali come l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, impattando soprattutto i giovani.
Secondo OpenBDAP, nel 2020 i lavoratori nel settore pubblico con meno di 30 anni rappresentavano solo il 4,7% del totale, mentre la fascia più numerosa era quella tra i 50 e i 59 anni, con quasi il 40% dei lavoratori. Nella Bat, Bisceglie è tra i comuni migliori con una percentuale che si avvicina al 6%.
Il titolo di studio dei lavoratori dipendenti dagli enti locali riveste un ruolo cruciale. Nel 2020, circa la metà dei lavoratori aveva almeno il diploma di scuola superiore, mentre il 17% dei comuni non riportava laureati tra i suoi dipendenti. La formazione continua è essenziale per il progresso professionale e il funzionamento efficace della pubblica amministrazione.
Nella Bat, i comuni con la più alta percentuale di laureati tra i dipendenti sono Trani e San Ferdinando (34%), ma in generale il dato è superiore in tutti i comuni della provincia dove l'incidenza del personale in possesso di una laurea è sempre al di sopra del 20% (la maglia nera va a Margherita di Savoia, col 17%). A Bisceglie il dato è molto positivo e arriva fino al 33%.
Il ritratto demografico delle amministrazioni italiane indica la necessità di strategie mirate per incentivare l'assunzione di giovani, anche con l'obiettivo di puntare sulla valorizzazione delle competenze digitali e la semplificazione delle procedure burocratiche. Inoltre, la formazione continua e la valorizzazione del merito possono essere chiavi cruciali per favorire il rinnovamento di una pubblica amministrazione che si confronta con sfide sempre più complesse.