Pubblicato il libro di pedagogia della saggista biscegliese Kasia Marciszuk
La studiosa di origine polacca ha dato alle stampe "Quaderni per una responsabilità pedagogica"
domenica 18 novembre 2018
È uscito "Quaderni per una responsabilità pedagogica", fatica letteraria di Kasia Marciszuk, saggista e studiosa biscegliese di origine polacca. La copertina è stata realizzata da Ireneusz Marciszuk.
«L'essere umano è la pietra miliare della sua esistenza; è altresì il fondamento morale di una realtà in cui non vi è spazio per una identità rimediata e acquisibile mediante lo schermo delle convenzioni» ha scritto il filosofo Fabio Squeo, curatore della prefazione. «La ricerca pedagogica di Katarzyna Beata Marciszuk è tutta qui: si tratta di una teoresi dai toni semplici, efficaci, denunciatari, senza travestimenti, laddove il nucleo problematico è da rintracciare proprio nella costellazione delle osservazioni che ruotano intorno alla incapacità dell'uomo di cogliere i pericoli derivati dalla società del consumo, della multimedialità e del bieco formalismo.
La raccolta di saggi I quaderni per una responsabilità pedagogica intende recuperare un essere umano il quale non si riconosce più nella facoltà di gestire le proprie aspettative di vita associativa e personale. L'uomo della multidisciplinarietà, della multimedialità, ha ceduto le proprie realtà, le proprie aspirazioni: più che agente si sente agito ed incapace di cogliere in sé ciò che veramente lo salva e lo realizza. Resta tuttavia una profonda fiducia nell'Uomo nuovo e nella sua sempre rinascente possibilità di progettare il proprio destino contro ogni sorta di condizioni e di situazioni alienanti e disabilitanti».
«L'essere umano è la pietra miliare della sua esistenza; è altresì il fondamento morale di una realtà in cui non vi è spazio per una identità rimediata e acquisibile mediante lo schermo delle convenzioni» ha scritto il filosofo Fabio Squeo, curatore della prefazione. «La ricerca pedagogica di Katarzyna Beata Marciszuk è tutta qui: si tratta di una teoresi dai toni semplici, efficaci, denunciatari, senza travestimenti, laddove il nucleo problematico è da rintracciare proprio nella costellazione delle osservazioni che ruotano intorno alla incapacità dell'uomo di cogliere i pericoli derivati dalla società del consumo, della multimedialità e del bieco formalismo.
La raccolta di saggi I quaderni per una responsabilità pedagogica intende recuperare un essere umano il quale non si riconosce più nella facoltà di gestire le proprie aspettative di vita associativa e personale. L'uomo della multidisciplinarietà, della multimedialità, ha ceduto le proprie realtà, le proprie aspirazioni: più che agente si sente agito ed incapace di cogliere in sé ciò che veramente lo salva e lo realizza. Resta tuttavia una profonda fiducia nell'Uomo nuovo e nella sua sempre rinascente possibilità di progettare il proprio destino contro ogni sorta di condizioni e di situazioni alienanti e disabilitanti».