Punto e capo...
Colpo di coda dell'inverno: torna l'influenza
venerdì 23 marzo 2018
11.52
Si era pensato che la primavera fosse arrivata, con la sua temperatura mite, con il cielo terso, con l'aria frizzante che solo questa stagione sa regalare... e invece oggi spira un vento gelido che trapassa gli abiti, il cielo nuvoloso che minaccia pioggia e fino alla sera cala una umidità, che penetra nelle vesti e raggiunge le ossa e le articolazioni e regala cervicalgie, cefalee, lombosciatalgie, dolori articolari.
E poi diciamolo,questo vento che alimenta e sostiene la diffusione capillare dei pollini e offre ai soggetti atopici le manifestazioni più variopinte dell'allergia: occhi rossi, nasi colanti, tossi fastidiose e continue, pruriti da tutte le parti e alla fine,ad i più "fortunati" crisi d'asme che rovinano la qualità di vita di tanti,troppi di noi.
E i medici che fanno? Fanno quello che possono... tra l'altro ho sempre pensato che "la giostra della salute" non si ferma mai, o meglio prende punto e a capo. Non abbiamo finito di."curarli i bambini" che tempo dieci giorni e si riconsegnano in studio. Tosse, febbre, mal di gola e parliamo di sintomi sostenuti dalle ondate virali, cui immancabilmente si associano quelle batteriche ma come dicevo in questi giorni sono i pollini a farla da protagonisti.
Il cipresso è passato.. ora le graminacee e la parietaria rivendicano dignità,in attesa dell'ulivo che darà l'ultimo suggello all'allergia, prima della pausa estiva... e meno male. Sapete molto bene che l'estate con il caldo ed il sole spariscono i pollini perché secca tutto,vengono sterminati gli acari che non hanno più l'habitat naturale e preferito, le dermatiti atopiche regrediscono per l'esposizione ai raggi del sole,ed in ultimo le infezioni respiratorie sostenute dai cattivoni dei virus,spariscono. Il caldo è il padre di tutto il bene della salute,il freddo invece è il padre di tutti i mali.
Ho l'impressione che tutti questi disturbi siano in netto aumento, che in generale la qualità di vita,ed il benessere generale della popolazione,sia più a rischio di qualche decennio fa. O magari è l'attesa di salute che è di gran lunga maggiore rispetto a prima? Forse, e comunque dal mio piccolo angolo di osservazione ho la percezione che nessuno dico nessuno abbia più tempo di aspettare: tutti vogliamo tutto e subito, vogliamo stare sempre bene, sempre sorridenti, sempre allegri, sempre in ottima salute, sempre benissimo. E se cosi non è possibile ne vogliamo giustizia, perché ci deve comunque essere lo sciroppo per il bambino o la pillola per il grande, per stare sempre bene. Ma sarà cosi? O magari arriverà il giorno in cui tutto ciò di cui noi medici andiamo dicendo "fa male" si scoprirà che invece fa bene: mah... per il momento non scopriamoci perché l'estate è ancora lontana e proviamo ad avere un po' di pazienza. Ci farà bene a prescindere.
E poi diciamolo,questo vento che alimenta e sostiene la diffusione capillare dei pollini e offre ai soggetti atopici le manifestazioni più variopinte dell'allergia: occhi rossi, nasi colanti, tossi fastidiose e continue, pruriti da tutte le parti e alla fine,ad i più "fortunati" crisi d'asme che rovinano la qualità di vita di tanti,troppi di noi.
E i medici che fanno? Fanno quello che possono... tra l'altro ho sempre pensato che "la giostra della salute" non si ferma mai, o meglio prende punto e a capo. Non abbiamo finito di."curarli i bambini" che tempo dieci giorni e si riconsegnano in studio. Tosse, febbre, mal di gola e parliamo di sintomi sostenuti dalle ondate virali, cui immancabilmente si associano quelle batteriche ma come dicevo in questi giorni sono i pollini a farla da protagonisti.
Il cipresso è passato.. ora le graminacee e la parietaria rivendicano dignità,in attesa dell'ulivo che darà l'ultimo suggello all'allergia, prima della pausa estiva... e meno male. Sapete molto bene che l'estate con il caldo ed il sole spariscono i pollini perché secca tutto,vengono sterminati gli acari che non hanno più l'habitat naturale e preferito, le dermatiti atopiche regrediscono per l'esposizione ai raggi del sole,ed in ultimo le infezioni respiratorie sostenute dai cattivoni dei virus,spariscono. Il caldo è il padre di tutto il bene della salute,il freddo invece è il padre di tutti i mali.
Ho l'impressione che tutti questi disturbi siano in netto aumento, che in generale la qualità di vita,ed il benessere generale della popolazione,sia più a rischio di qualche decennio fa. O magari è l'attesa di salute che è di gran lunga maggiore rispetto a prima? Forse, e comunque dal mio piccolo angolo di osservazione ho la percezione che nessuno dico nessuno abbia più tempo di aspettare: tutti vogliamo tutto e subito, vogliamo stare sempre bene, sempre sorridenti, sempre allegri, sempre in ottima salute, sempre benissimo. E se cosi non è possibile ne vogliamo giustizia, perché ci deve comunque essere lo sciroppo per il bambino o la pillola per il grande, per stare sempre bene. Ma sarà cosi? O magari arriverà il giorno in cui tutto ciò di cui noi medici andiamo dicendo "fa male" si scoprirà che invece fa bene: mah... per il momento non scopriamoci perché l'estate è ancora lontana e proviamo ad avere un po' di pazienza. Ci farà bene a prescindere.