Quasi 100mila dosi Pfizer in arrivo in Puglia

La Regione annuncia nuove disposizioni per l'incremento dell'offerta vaccinale. Montanaro: «L'accelerazione dell'esecuzione del piano è finalmente possibile»

mercoledì 7 aprile 2021
La Regione Puglia è pronta a potenziare in modo sostanziale l'offerta vaccinale su tutto il territorio, grazie all'arrivo di un rifornimento di dosi Pfizer pari a 92430 nelle prossime ore. È la richiesta effettuata anche dal direttore del dipartimento regionale promozione della Salute Vito Montanaro, d'intesa con la cabina di regia Covid e l'assessore alla sanità, ai direttori generali delle Asl e ai direttori sanitari e ai direttori delle farmacie sedi Hub.

Montanaro: «Accelerazione finalmente possibile»

«L'accelerazione dell'esecuzione del piano vaccinale è finalmente possibile grazie alla disponibilità effettiva di vaccini da somministrare. Con questa nuova dotazione in arrivo nelle prossime ore da Roma abbiamo potuto incrementare l'offerta vaccinale e prevedere il completamento delle prime dosi per gli over 80 entro il 12 aprile, proseguendo parallelamente con la somministrazione delle seconde dose come da programma» ha spiegato.

Cosa prevede

In particolare, è scritto nella circolare, la somministrazione delle dosi di vaccino dovrà essere completata entro il prossimo 12 aprile ai soggetti di età superiore agli 80 anni, entro il 30 aprile ai soggetti di età compresa tra i 70 e i 79 ed entro il 15 maggio ai soggetti di età compresa tra i 60 e i 69 anni.
A tal fine i direttori generali delle Asl e degli Enti del sistema sanitario regionale dovranno assicurare: Inoltre, al termine di questa settimana, si dovrà completare l'offerta vaccinale degli ultra ottantenni, della vaccinazione dei caregiver e dei familiari conviventi, oltre a provvedere all'organizzazione di sedute dedicate alla vaccinazione per i soggetti con disabilità grave estremamente vulnerabili e per i loro caregiver e familiari conviventi.

Si procederà anche alla somministrazione in favore del personale scolastico e universitario non ancora vaccinato e si dovrà garantire l'operatività dei medici di assistenza primaria, che hanno manifestato la volontà di vaccinare presso i propri studi o a domicilio. Secondo le nuove disposizioni, bisognerà procedere alla raccolta del numero di soggetti estremamente vulnerabili ascritti dai medici di medicina generale nell'elenco dei vaccinandi e alla registrazione delle informazioni contestualmente alla vaccinazione, da parte di tutti gli operatori coinvolti nella campagna.