Quattro tonnellate di pesce trasportate in una cella frigorifera spenta
Autocarro proveniente da Bisceglie fermato a Termini Imerese
lunedì 2 dicembre 2019
10.25
La Polizia stradale di Buonfornello, nel palermitano, ha sequestrato e successivamente avviato alla distruzione circa quattro tonnellate e mezzo proveniente da Bisceglie e diretto a un'azienda che commercia prodotti ittici nella provincia di Palermo.
Gli agenti, nel corso di un controllo sull'A19, nei pressi dell'area di servizio Caracoli nord, hanno fermato un autocarro dotato di cella frigorifera all'interno del quale sono state scoperte 630 cassette, in polistirolo, contenenti pesce fresco del tipo lanzardo (scomber japonicus colias) per un peso complessivo di 4410 chili.
Gli operanti, dopo essersi accertati che il carico fosse partito da Bisceglie, hanno riscontrato il mancato funzionamento della cella. Ritenendo che fosse stata interrotta la catena del freddo e ipotizzando che il pesce fosse in cattivo stato di conservazione e quindi non idoneo al consumo umano, gli agenti hanno chiamato un medico veterinario dell'Asp di Termini Imerese che, una volta eseguita l'ispezione, ha constatato il cattivo stato di conservazione del prodotto ittico, ritenendolo non idoneo al consumo alimentare umano.
La merce è stata sequestrata e, d'intesa con il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Termini Imerese, è stata inviata presso ditta specializzata per la relativa distruzione.
L'autista del mezzo, un 51enne biscegliese, è stato deferito all'Autorità giudiziaria competente e gli sono state contestate violazioni amministrative per un importo complessivo di euro 2 mila euro.
Gli agenti, nel corso di un controllo sull'A19, nei pressi dell'area di servizio Caracoli nord, hanno fermato un autocarro dotato di cella frigorifera all'interno del quale sono state scoperte 630 cassette, in polistirolo, contenenti pesce fresco del tipo lanzardo (scomber japonicus colias) per un peso complessivo di 4410 chili.
Gli operanti, dopo essersi accertati che il carico fosse partito da Bisceglie, hanno riscontrato il mancato funzionamento della cella. Ritenendo che fosse stata interrotta la catena del freddo e ipotizzando che il pesce fosse in cattivo stato di conservazione e quindi non idoneo al consumo umano, gli agenti hanno chiamato un medico veterinario dell'Asp di Termini Imerese che, una volta eseguita l'ispezione, ha constatato il cattivo stato di conservazione del prodotto ittico, ritenendolo non idoneo al consumo alimentare umano.
La merce è stata sequestrata e, d'intesa con il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Termini Imerese, è stata inviata presso ditta specializzata per la relativa distruzione.
L'autista del mezzo, un 51enne biscegliese, è stato deferito all'Autorità giudiziaria competente e gli sono state contestate violazioni amministrative per un importo complessivo di euro 2 mila euro.