Referendum sulla cannabis, Di Leo: «Bisceglie nella lista dei Comuni inadempienti»
Il referente di Bisceglie d'amare: «Non risultano ancora inviate le certificazioni di iscrizioni alle liste elettorali di coloro che hanno sottoscritto la campagna referendaria»
martedì 28 settembre 2021
10.40
«Come ben sappiamo, le ultime settimane sono state politicamente vivaci. I numerosi tentativi di referendum stanno animando le piazze italiane e sui social non si parla d'altro. Eppure, anche in questa circostanza, Bisceglie non emerge positivamente». Lo ha sostenuto Marco Di Leo, già consigliere comunale e referente del movimento Bisceglie d'amare.
«La nascita di un qualsiasi iter referendario è una festa per la democrazia. Ritengo sia utile ribadire un concetto quale la libertà di voto, affinché sia dato il giusto spazio alle proprie idee e ai propri principi morali. Purtroppo, la classe dirigente politica locale non ha dato il giusto spazio ai vari dibattiti, rintanandosi, come pachidermi in cristalleria, in un silenzio che protegge dai pericoli del consenso su temi così divisivi. Tuttavia, va data ai cittadini la possibilità di esprimersi contrariamente o favorevolmente: è la base dello stato di diritto» ha osservato.
«Riferendomi, in particolar modo, al referendum sulla cannabis, vorrei evidenziare la presenza di Bisceglie nella lista dei Comuni inadempienti, che non hanno ancora inviato le certificazioni di iscrizioni alle liste elettorali di coloro che hanno sottoscritto la campagna referendaria.
Le firme, assieme alle certificazioni, andrebbero depositate alla Suprema Corte di Cassazione entro il 30 settembre. Sarebbe un peccato se fossimo privati di votare contro o a favore di un provvedimento a causa di errori o lentezze burocratiche della macchina amministrativa» ha aggiunto.
«Siamo ben consapevoli di come non sia tutto imputabile all'errore umano. Tuttavia, ritengo sia giusto chiedersi se l'amministrazione stia facendo tutto quello che è in suo potere per rimediare al problema. Rimaniamo in vigile attesa, certi di una risposta celere nei fatti e nelle intenzioni» ha concluso Di Leo.
«La nascita di un qualsiasi iter referendario è una festa per la democrazia. Ritengo sia utile ribadire un concetto quale la libertà di voto, affinché sia dato il giusto spazio alle proprie idee e ai propri principi morali. Purtroppo, la classe dirigente politica locale non ha dato il giusto spazio ai vari dibattiti, rintanandosi, come pachidermi in cristalleria, in un silenzio che protegge dai pericoli del consenso su temi così divisivi. Tuttavia, va data ai cittadini la possibilità di esprimersi contrariamente o favorevolmente: è la base dello stato di diritto» ha osservato.
«Riferendomi, in particolar modo, al referendum sulla cannabis, vorrei evidenziare la presenza di Bisceglie nella lista dei Comuni inadempienti, che non hanno ancora inviato le certificazioni di iscrizioni alle liste elettorali di coloro che hanno sottoscritto la campagna referendaria.
Le firme, assieme alle certificazioni, andrebbero depositate alla Suprema Corte di Cassazione entro il 30 settembre. Sarebbe un peccato se fossimo privati di votare contro o a favore di un provvedimento a causa di errori o lentezze burocratiche della macchina amministrativa» ha aggiunto.
«Siamo ben consapevoli di come non sia tutto imputabile all'errore umano. Tuttavia, ritengo sia giusto chiedersi se l'amministrazione stia facendo tutto quello che è in suo potere per rimediare al problema. Rimaniamo in vigile attesa, certi di una risposta celere nei fatti e nelle intenzioni» ha concluso Di Leo.