«Refezione scolastica, a Bisceglie chi ha più figli è penalizzato»
Due genitori contestano le tariffe elevate e le scarse riduzioni in caso di tre o più bambini in mensa: «La famiglia numerosa è la cosa più bella che ci potesse capitare»
mercoledì 16 febbraio 2022
13.00
Hanno scritto al Sindaco Angarano chiedendo un intervento concreto dell'amministrazione comunale affinché la modulazione delle tariffe relative alla refezione scolastica tenga conto delle esigenze delle famiglie numerose. Leonardo e Antonella, genitori di cinque figli - quattro dei quali usufruiscono del servizio mensa tra scuola dell'infanzia e scuola primaria - si sono prodotti in un appello pubblico per evidenziare innanzitutto i costi elevati dei pasti e in secondo luogo la mancanza di adeguate riduzioni dei prezzi per i nuclei familiari che hanno due, tre, quattro o più figli tra gli utenti della refezione.
«Le famiglie numerose dovrebbero essere "tutelate" costituzionalmente poiché l'articolo 31 della legge fondamentale dello Stato recita che "la Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose" ma questo principio è disatteso» hanno spiegato.
Le tariffe, secondo Leonardo e Antonella, non presenterebbe un'equa parametrazione Isee a tutela delle fasce medio-basse e «qualora nello stesso nucleo familiare più bambini fruiscano del servizio di refezione scolastica, la tariffa ridotta è applicata solo al maggiore di età». Un trattamento differente rispetto a quanto accade in altre città. «Il Comune di Bari ha una tariffazione molto agevolata in quanto con un Isee fino ai 12500 euro il ticket pasto non costa nulla per alcun figlio e, comunque, con un Isee tra 12500.01 euro a 19 mila euro ha un costo 80 centesimi per il primo figlio, 60 per il secondo e 40 dal terzo in poi.
Il Comune di Barletta ha ridotto per tutti il prezzo dei buoni pasto rispetto agli anni passati e con un Isee tra i 10 e i 15 mila euro il costo è di 1.50 euro per il figlio più grande e 1 euro per tutti gli altri.
A Molfetta, con un Isee tra i 7500 euro e i 14 mila euro, il costo del ticket è per la scuola primaria di 2.50 euro per il primo figlio, 1.50 per il secondo e 1 euro dal terzo figlio in poi e, inoltre, maggiori agevolazioni sono state date per la scuola dell'infanzia.
Il Comune di Bisceglie, con un Isee da 10632.95 euro a 15 mila euro ha una tariffa di 4.50 euro per tutti i figli, tranne per il più grande che paga 3.60 euro.
Per una famiglia numerosa come la nostra, il divario annuale rispetto ad altre città supera finanche i 2000 euro!».
Leonardo e Antonella hanno rimarcato come avere dei figli non debba essere un limite ma un'opportunità. «Facendo un esempio concreto sul mese di febbraioe quindi su 20 giorni di mensa, il costo per la nostra famiglia è di 344 euro, mentre una stessa tipologia di famiglia con stesso Isee, se fosse residente a Bari pagherebbe 44 euro, Barletta 90 euro e a Molfetta 120 euro. Andria che ci risulta essere la seconda più cara per una famiglia numerosa dopo Bisceglie, costerebbe per una famiglia come la nostra 280 euro in un mese come questo attuale (dal secondo figlio in poi applica una riduzione del 50%)» hanno spiegato a BisceglieViva.
«Le famiglie numerose sono poche ma ci sono. Immaginiamo che con 4 figli a mensa, come nel nostro caso, saranno pochissime ma il numero di quelle con tre figli è decisamente più alto. La famiglia numerosa è la cosa più bella che nella vita ci potesse capitare. È il principio che contestiamo, la mancata attenzione nei confronti delle famiglie. Chi ha più figli viene penalizzato e questo non va bene».
«Le famiglie numerose dovrebbero essere "tutelate" costituzionalmente poiché l'articolo 31 della legge fondamentale dello Stato recita che "la Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose" ma questo principio è disatteso» hanno spiegato.
Le tariffe, secondo Leonardo e Antonella, non presenterebbe un'equa parametrazione Isee a tutela delle fasce medio-basse e «qualora nello stesso nucleo familiare più bambini fruiscano del servizio di refezione scolastica, la tariffa ridotta è applicata solo al maggiore di età». Un trattamento differente rispetto a quanto accade in altre città. «Il Comune di Bari ha una tariffazione molto agevolata in quanto con un Isee fino ai 12500 euro il ticket pasto non costa nulla per alcun figlio e, comunque, con un Isee tra 12500.01 euro a 19 mila euro ha un costo 80 centesimi per il primo figlio, 60 per il secondo e 40 dal terzo in poi.
Il Comune di Barletta ha ridotto per tutti il prezzo dei buoni pasto rispetto agli anni passati e con un Isee tra i 10 e i 15 mila euro il costo è di 1.50 euro per il figlio più grande e 1 euro per tutti gli altri.
A Molfetta, con un Isee tra i 7500 euro e i 14 mila euro, il costo del ticket è per la scuola primaria di 2.50 euro per il primo figlio, 1.50 per il secondo e 1 euro dal terzo figlio in poi e, inoltre, maggiori agevolazioni sono state date per la scuola dell'infanzia.
Il Comune di Bisceglie, con un Isee da 10632.95 euro a 15 mila euro ha una tariffa di 4.50 euro per tutti i figli, tranne per il più grande che paga 3.60 euro.
Per una famiglia numerosa come la nostra, il divario annuale rispetto ad altre città supera finanche i 2000 euro!».
Leonardo e Antonella hanno rimarcato come avere dei figli non debba essere un limite ma un'opportunità. «Facendo un esempio concreto sul mese di febbraioe quindi su 20 giorni di mensa, il costo per la nostra famiglia è di 344 euro, mentre una stessa tipologia di famiglia con stesso Isee, se fosse residente a Bari pagherebbe 44 euro, Barletta 90 euro e a Molfetta 120 euro. Andria che ci risulta essere la seconda più cara per una famiglia numerosa dopo Bisceglie, costerebbe per una famiglia come la nostra 280 euro in un mese come questo attuale (dal secondo figlio in poi applica una riduzione del 50%)» hanno spiegato a BisceglieViva.
«Le famiglie numerose sono poche ma ci sono. Immaginiamo che con 4 figli a mensa, come nel nostro caso, saranno pochissime ma il numero di quelle con tre figli è decisamente più alto. La famiglia numerosa è la cosa più bella che nella vita ci potesse capitare. È il principio che contestiamo, la mancata attenzione nei confronti delle famiglie. Chi ha più figli viene penalizzato e questo non va bene».