Refezione scolastica a Bisceglie: si parte, ma quando?
Quel che è certo è che il servizio non subirà alcun aumento tariffario
lunedì 25 settembre 2017
13.17
Le uniche notizie certe è che il servizio, prima o poi, partirà e che le tariffe saranno invariate rispetto all'anno scolastico 2016-2017. Tariffe che, ad essere onesti, non hanno subito aumenti negli ultimi nove anni.
Quando le mense nelle scuole dell'infanzia riapriranno, però, è un mistero.
Negli uffici preposti, ciascuno ipotizza una data diversa: il 2, il 5, il 10, il 15 ottobre. In attesa di un bando di gara serio, dopo quello scaduto nel 2014, il comune ha deciso di tamponare con un'asta pubblica per la gestione in continuità del servizio "dall'1 ottobre al 31 maggio 2018".
L'importo a base d'asta è di circa 420000 euro, per un totale di 120mila pasti annui al costo base di 3,50 euro l'uno, importo inferiore di 14 centesimi rispetto all'ultimo bando di gara (nel 2011, il costo a pasto stimato per il gestore era di 3,64 euro).
Il rischio è quello di ripetere quanto accadde nel 2009, quando allo scadere del contratto con la ditta Salsello, fu indetta, a scuole già iniziate, un'asta andata deserta. Il nuovo gestore dell'appalto sarebbe arrivato solo due anni dopo: si trattava della ditta Pastore, che ha gestito il servizio fino all'anno scolastico 2016/2017, in virtù di un bando di 39 mesi scaduto a dicembre 2014 e poi prorogato di anno in anno.
L'ultima determinazione della Ripartizione socioculturale risale a gennaio 2017 e prevedeva "la fornitura, la preparazione, il trasporto, la distribuzione e l'impiattamento dei pasti agli alunni dei Circoli didattici I- II- III-IV, nonché al personale docente e non docente autorizzato fino al 31 maggio 2017". Poi nulla di certo.
Circa 800, frattanto, le domande dei genitori vistate dalle segreterie dei circoli didattici e giunte sui banchi del servizio refezione.
Quando le mense nelle scuole dell'infanzia riapriranno, però, è un mistero.
Negli uffici preposti, ciascuno ipotizza una data diversa: il 2, il 5, il 10, il 15 ottobre. In attesa di un bando di gara serio, dopo quello scaduto nel 2014, il comune ha deciso di tamponare con un'asta pubblica per la gestione in continuità del servizio "dall'1 ottobre al 31 maggio 2018".
L'importo a base d'asta è di circa 420000 euro, per un totale di 120mila pasti annui al costo base di 3,50 euro l'uno, importo inferiore di 14 centesimi rispetto all'ultimo bando di gara (nel 2011, il costo a pasto stimato per il gestore era di 3,64 euro).
Il rischio è quello di ripetere quanto accadde nel 2009, quando allo scadere del contratto con la ditta Salsello, fu indetta, a scuole già iniziate, un'asta andata deserta. Il nuovo gestore dell'appalto sarebbe arrivato solo due anni dopo: si trattava della ditta Pastore, che ha gestito il servizio fino all'anno scolastico 2016/2017, in virtù di un bando di 39 mesi scaduto a dicembre 2014 e poi prorogato di anno in anno.
L'ultima determinazione della Ripartizione socioculturale risale a gennaio 2017 e prevedeva "la fornitura, la preparazione, il trasporto, la distribuzione e l'impiattamento dei pasti agli alunni dei Circoli didattici I- II- III-IV, nonché al personale docente e non docente autorizzato fino al 31 maggio 2017". Poi nulla di certo.
Circa 800, frattanto, le domande dei genitori vistate dalle segreterie dei circoli didattici e giunte sui banchi del servizio refezione.