Regionali 2020, Zinni attacca Boccia
Oggetto del contendere il possibile inserimento di un candidato andriese nella lista del Pd
martedì 2 luglio 2019
13.16
Duro, l'attacco sferrato dall'andriese Sabino Zinni, consigliere regionale di maggioranza, al parlamentare biscegliese Francesco Boccia.
L'esponente eletto nella lista civica Emiliano sindaco di Puglia, nel corso della trasmissione "Spazio Città" condotta da Roberto Straniero su Telesveva, ha accusato il deputato dem di voler indebolire la sua ricandidatura nell'imminente appuntamento elettorale in programma nel 2020.
Secondo quanto sostenuto da Zinni, esponenti vicini a Boccia avrebbero manifestato l'idea di includere un candidato andriese nella lista del Partito Democratico, il che evidentemente potrebbe complicare la riconferma dell'attuale componente della massima assemblea regionale.
«Se qualcuno ha delle obiezioni di carattere politico sulla mia ricandidatura lo dica pure e possiamo ragionarci. Quelle che non tollero e non tollererò sono le incursioni da parte di esponenti pseudo-nazionali» ha attaccato il notaio Zinni. «Mi risulta da dichiarazioni rese in direttivi provinciali, e non al bar, che qualcuno, peraltro neppure eletto in questa provincia ma in Salento, vorrebbe continuare a utilizzare ad Andria il "divide et impera". Questo qualcuno sappia che dovrà passare su di me per poterlo fare» ha tuonato.
L'esponente eletto nella lista civica Emiliano sindaco di Puglia, nel corso della trasmissione "Spazio Città" condotta da Roberto Straniero su Telesveva, ha accusato il deputato dem di voler indebolire la sua ricandidatura nell'imminente appuntamento elettorale in programma nel 2020.
Secondo quanto sostenuto da Zinni, esponenti vicini a Boccia avrebbero manifestato l'idea di includere un candidato andriese nella lista del Partito Democratico, il che evidentemente potrebbe complicare la riconferma dell'attuale componente della massima assemblea regionale.
«Se qualcuno ha delle obiezioni di carattere politico sulla mia ricandidatura lo dica pure e possiamo ragionarci. Quelle che non tollero e non tollererò sono le incursioni da parte di esponenti pseudo-nazionali» ha attaccato il notaio Zinni. «Mi risulta da dichiarazioni rese in direttivi provinciali, e non al bar, che qualcuno, peraltro neppure eletto in questa provincia ma in Salento, vorrebbe continuare a utilizzare ad Andria il "divide et impera". Questo qualcuno sappia che dovrà passare su di me per poterlo fare» ha tuonato.