Regionali, il gran valzer di candidature e liste
La situazione a 70 giorni dal voto
domenica 12 luglio 2020
Schieramenti e concorrenti alla presidenza più o meno definiti, al netto di novità che potrebbero emergere a ridosso della scadenza per la formalizzazione delle candidature e la presentazione delle liste. Domenica 20 e lunedì 21 settembre gli elettori pugliesi saranno chiamati a scegliere il loro governatore e rinnovare la composizione del consiglio regionale, formato da 50 membri. L'inserimento dell'opzione della doppia preferenza di genere nel sistema elettorale potrebbe comportare alcune modifiche nella formazione delle liste, specie se dovesse passare la norma che stabilisce un rapporto percentuale 60-40: nella Bat, per esempio, massimo tre candidati potrebbero appartenere a un genere, due all'altro ma alcuni partiti sarebbero orientati a violare la disposizione al costo di versare le penali previste.
Sei, al momento, le candidature ufficializzate per la presidenza. L'uscente Michele Emiliano, alla guida di una coalizione di centrosinistra, dovrebbe presentarsi con ben undici liste: Partito Democratico, Puglia solidale e verde (con Sinistra italiana, Psi, Europa Verde e La forza della Puglia), Italia in Comune, Senso civico - Un nuovo Ulivo per la Puglia, Popolari con Emiliano, Democrazia cristiana, Partito comunista italiano, Partito animalista, Partito del sud oltre alle civiche "del presidente" Emiliano Sindaco di Puglia e Con. Non sono escluse ulteriori novità.
Il principale sfidante è senza dubbio Raffaele Fitto, che peraltro ha già ricoperto l'incarico di presidente della Regione per un intero mandato, dal 2000 al 2005. L'europarlamentare guiderà una coalizione di centrodestra composta da almeno sei liste: Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Udc, Nuovo Psi (ultima forza politica in ordine di tempo a comunicare la sua scelta di campo) e uno o due contrassegni "del presidente", probabilmente Oltre con Fitto e La Puglia prima di tutto.
Organico al centrodestra sarà anche il Movimento Politico Mediterraneo presieduto dal biscegliese Francesco Amoruso, confluito in Fratelli d'Italia «come espressione del mondo associativo». Per l'ex parlamentare, «la Puglia che vale deve scommettere su Fitto, nella consapevolezza che in questa regione non c'è da gestire solo la ripartenza post Covid, ma anche quella post Emiliano. L'esperienza di Fitto, mescolata al vento favorevole che Fratelli d'Italia riscontra nei sondaggi, dà la ricetta giusta per consentire alla Puglia di risolvere dossier atavici e inseguire i nuovi ambiziosi obiettivi su sanità, agricoltura e turismo».
Il Movimento 5 Stelle proporrà Antonella Laricchia, già protagonista della competizione del 2015. Non è ancora chiaro se i pentastellati presenteranno o meno una seconda lista in affiancamento a quella "ufficiale".
Sabato 10 luglio, a Barletta, ha preso ufficialmente il via la campagna elettorale di Ivan Scalfarotto, sottosegretario agli esteri del Governo in carica ed esponente di rilievo di Italia Viva, alla testa di una coalizione che comprenderà anche Più Europa di Emma Bonino e Azione di Carlo Calenda.
Pronto a sottoporsi al giudizio degli elettori pugliesi l'ex 5 Stelle Mario Conca, che dovrebbe essere sostenuto da una sola lista civica (Cittadini pugliesi).
L'ultimo pretendente in ordine di tempo aggiunto alla griglia degli aspiranti presidenti è lo scrittore Pierfranco Bruni, che mercoledì 8 luglio ha annunciato la sua candidatura per il Movimento sociale - Fiamma tricolore, guidato dall'ex Sindaco di Lecce e già ministro Adriana Poli Bortone. Non ci sarà, invece, Michele Rapanà del Partito liberale italiana, che ha deciso di ritirarsi.
Sei, al momento, le candidature ufficializzate per la presidenza. L'uscente Michele Emiliano, alla guida di una coalizione di centrosinistra, dovrebbe presentarsi con ben undici liste: Partito Democratico, Puglia solidale e verde (con Sinistra italiana, Psi, Europa Verde e La forza della Puglia), Italia in Comune, Senso civico - Un nuovo Ulivo per la Puglia, Popolari con Emiliano, Democrazia cristiana, Partito comunista italiano, Partito animalista, Partito del sud oltre alle civiche "del presidente" Emiliano Sindaco di Puglia e Con. Non sono escluse ulteriori novità.
Il principale sfidante è senza dubbio Raffaele Fitto, che peraltro ha già ricoperto l'incarico di presidente della Regione per un intero mandato, dal 2000 al 2005. L'europarlamentare guiderà una coalizione di centrodestra composta da almeno sei liste: Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Udc, Nuovo Psi (ultima forza politica in ordine di tempo a comunicare la sua scelta di campo) e uno o due contrassegni "del presidente", probabilmente Oltre con Fitto e La Puglia prima di tutto.
Organico al centrodestra sarà anche il Movimento Politico Mediterraneo presieduto dal biscegliese Francesco Amoruso, confluito in Fratelli d'Italia «come espressione del mondo associativo». Per l'ex parlamentare, «la Puglia che vale deve scommettere su Fitto, nella consapevolezza che in questa regione non c'è da gestire solo la ripartenza post Covid, ma anche quella post Emiliano. L'esperienza di Fitto, mescolata al vento favorevole che Fratelli d'Italia riscontra nei sondaggi, dà la ricetta giusta per consentire alla Puglia di risolvere dossier atavici e inseguire i nuovi ambiziosi obiettivi su sanità, agricoltura e turismo».
Il Movimento 5 Stelle proporrà Antonella Laricchia, già protagonista della competizione del 2015. Non è ancora chiaro se i pentastellati presenteranno o meno una seconda lista in affiancamento a quella "ufficiale".
Sabato 10 luglio, a Barletta, ha preso ufficialmente il via la campagna elettorale di Ivan Scalfarotto, sottosegretario agli esteri del Governo in carica ed esponente di rilievo di Italia Viva, alla testa di una coalizione che comprenderà anche Più Europa di Emma Bonino e Azione di Carlo Calenda.
Pronto a sottoporsi al giudizio degli elettori pugliesi l'ex 5 Stelle Mario Conca, che dovrebbe essere sostenuto da una sola lista civica (Cittadini pugliesi).
L'ultimo pretendente in ordine di tempo aggiunto alla griglia degli aspiranti presidenti è lo scrittore Pierfranco Bruni, che mercoledì 8 luglio ha annunciato la sua candidatura per il Movimento sociale - Fiamma tricolore, guidato dall'ex Sindaco di Lecce e già ministro Adriana Poli Bortone. Non ci sarà, invece, Michele Rapanà del Partito liberale italiana, che ha deciso di ritirarsi.