Regionali, Scalfarotto incontra i vertici provinciali di Italia Viva
Il candidato alla presidenza della regione ha illustrato alcuni punti del suo programma
venerdì 3 luglio 2020
«Sarà una bella campagna elettorale, con il sorriso ma anche con la responsabilità di offrire alla Puglia un progetto serio e coerente di sviluppo partecipato». Queste le parole con cui Ivan Scalfarotto ha avviato il suo cammino verso l'appuntamento elettorale di settembre incontrando i coordinatori provinciali e dei comitati territoriali della Bat di Italia Viva a Barletta.
Il candidato alla presidenza della Regione Puglia per la coalizione lib-dem, che sarà composta anche da Azione e Più Europa, ha chiarito fin da subito che «sarà una campagna per la Puglia costruita passo passo, con gli attivisti e i cittadini volenterosi di una politica diversa, inclusiva, che valorizzi il territorio e non pensi a se stessa». Suole da consumare, quindi, e l'aiuto di tutti quelli che vorranno aderire per convinzione e non convenienza. Uno spazio comune in cui c'è posto per ciascuno intenzionato a fare la differenza.
Il sottosegretario agli esteri ha spiegato che la sua aspirazione è quella di «dare voce a una Puglia più fiduciosa di sé e delle proprie risorse, più capace di partecipare. Basta con la politica dei favori e non del meriti, quella che crea un debito in capo ai cittadini».
Rimettendo al centro il merito e la competenza, indispensabili a risolvere questioni complesse come sono quelle di governo, Scalfarotto si fa attuatore di un vero e proprio laboratorio politico, in alternativa a quelli che definisce «tre diversi populismi: sovranismo antistorico ed antieuropeo, centrosinistra ormai ridotto a mera etichetta priva di visione e contenuti e di grillismo dei no ad ogni costo e solo per slogan».
Quanto ai contenuti Scalfarotto ha spiegato che il programma, frutto delle sollecitazioni che stanno arrivando dai diversi territori, è in fase di stesura. «È importantissimo proteggere il nostro territorio, la nostra filiera alimentare e preservare la legalità in tutti i suoi aspetti: combattere il caporalato, il pizzo, la criminalità mafiosa». Riguardo la Bat, il candidato alla presidenza ha spiegato di voler favorire il rilancio delle piccole comunità murgiane «da sottrarre a quel senso di abbandono e isolamento che nemmeno la nascita della Provincia ha saputo superare» e la valorizzazione della produzione agroalimentare del grano nelle aree murgiane e del Tavoliere oltre alla pesca nei centri costieri.
Infine, il turismo, decisivo in tutta la Puglia. In questo l'esperienza di governo nazionale gli sarà utile per rilanciare una delle principali filiere italiane in Puglia lasciata troppo spesso al caso e alla sola passione dei tanti esercenti che hanno bisogno di supporto e sostegno.
Il candidato alla presidenza della Regione Puglia per la coalizione lib-dem, che sarà composta anche da Azione e Più Europa, ha chiarito fin da subito che «sarà una campagna per la Puglia costruita passo passo, con gli attivisti e i cittadini volenterosi di una politica diversa, inclusiva, che valorizzi il territorio e non pensi a se stessa». Suole da consumare, quindi, e l'aiuto di tutti quelli che vorranno aderire per convinzione e non convenienza. Uno spazio comune in cui c'è posto per ciascuno intenzionato a fare la differenza.
Il sottosegretario agli esteri ha spiegato che la sua aspirazione è quella di «dare voce a una Puglia più fiduciosa di sé e delle proprie risorse, più capace di partecipare. Basta con la politica dei favori e non del meriti, quella che crea un debito in capo ai cittadini».
Rimettendo al centro il merito e la competenza, indispensabili a risolvere questioni complesse come sono quelle di governo, Scalfarotto si fa attuatore di un vero e proprio laboratorio politico, in alternativa a quelli che definisce «tre diversi populismi: sovranismo antistorico ed antieuropeo, centrosinistra ormai ridotto a mera etichetta priva di visione e contenuti e di grillismo dei no ad ogni costo e solo per slogan».
Quanto ai contenuti Scalfarotto ha spiegato che il programma, frutto delle sollecitazioni che stanno arrivando dai diversi territori, è in fase di stesura. «È importantissimo proteggere il nostro territorio, la nostra filiera alimentare e preservare la legalità in tutti i suoi aspetti: combattere il caporalato, il pizzo, la criminalità mafiosa». Riguardo la Bat, il candidato alla presidenza ha spiegato di voler favorire il rilancio delle piccole comunità murgiane «da sottrarre a quel senso di abbandono e isolamento che nemmeno la nascita della Provincia ha saputo superare» e la valorizzazione della produzione agroalimentare del grano nelle aree murgiane e del Tavoliere oltre alla pesca nei centri costieri.
Infine, il turismo, decisivo in tutta la Puglia. In questo l'esperienza di governo nazionale gli sarà utile per rilanciare una delle principali filiere italiane in Puglia lasciata troppo spesso al caso e alla sola passione dei tanti esercenti che hanno bisogno di supporto e sostegno.