Riaperta ufficialmente la provinciale Bisceglie-Andria
Il tratto stradale che collega le due città già fruibile con un mese d'anticipo
giovedì 24 maggio 2018
17.11
Un lavoro importante concluso in tempi record e già fruibile alla collettività con un mese d'anticipo rispetto al termine ultimo previsto per il ventotto giugno. Una buona notizia che sconfigge la burocrazia italiana e la sua lentezza, fatta di carte e conferme interminabili, che porta tutti gli utenti a sfruttare uno snodo fondamentale nelle infrastrutture.
La strada provinciale 33 che collega Bisceglie ad Andria è di nuovo realtà, inaugurata nella mattina del 24 maggio alla presenza del Presidente della Bat, Nicola Giorgino, e dei due precedenti ex presidenti Francesco Ventola, il primo della storia dell'ente, e Francesco Spina. In rappresentanza della Regione è intervenuta l'assessore ai lavori pubblici, Anna Maria Curcuruto ed i referenti dell'impresa De Filippis srl di Rutigliano, aggiudicatrice dell'appalto relativo ai lavori avviati nel settembre 2016.
«Siamo soddisfatti non solo perchè siamo riusciti a consegnare prima l'opera ma anche perché sono stati fatti lavori ulteriori come per esempio l'allargamento di due curve molto pericolose, il tutto per migliorare la sicurezza della circolazione stradale. A questa inaugurazione si aggiunge l'apertura della Andria-Trani e l'allargamento di un tratto della ex 98. Sono tutte opere che vanno nell'ottica del miglioramento della viabilità nella provincia. Inoltre, stiamo anche lavorando per alcune strade che collegano i comuni dell'aria ex foggiana», ha spiegato il primo rappresentante della provincia Giorgino mentre l'assessore regionale Curcuruto ha dichiarato che «dopo la sanità le infrastrutture sono il secondo punto di interesse di una amministrazione pubblica nell'interesse dei cittadini. L'accessibilità ad un territorio è fondamentale per l'economia del territorio. La Bat è una provincia ricca, dal punto di vista turistico ed industriale, dunque è essenziale la comunicazione tra le città e per questo l'asse tra Bisceglie e Andria deve essere completato e lo sarà».
Il manto stradale non è, difatti, esaurito: mancano appena tre chilometri e mezzo per la conclusione definitiva con allargamento della tratta e gli enti pubblici si sono già movimentati per intervenire nell'immediatezza alla risoluzione.
La strada provinciale 33 che collega Bisceglie ad Andria è di nuovo realtà, inaugurata nella mattina del 24 maggio alla presenza del Presidente della Bat, Nicola Giorgino, e dei due precedenti ex presidenti Francesco Ventola, il primo della storia dell'ente, e Francesco Spina. In rappresentanza della Regione è intervenuta l'assessore ai lavori pubblici, Anna Maria Curcuruto ed i referenti dell'impresa De Filippis srl di Rutigliano, aggiudicatrice dell'appalto relativo ai lavori avviati nel settembre 2016.
«Siamo soddisfatti non solo perchè siamo riusciti a consegnare prima l'opera ma anche perché sono stati fatti lavori ulteriori come per esempio l'allargamento di due curve molto pericolose, il tutto per migliorare la sicurezza della circolazione stradale. A questa inaugurazione si aggiunge l'apertura della Andria-Trani e l'allargamento di un tratto della ex 98. Sono tutte opere che vanno nell'ottica del miglioramento della viabilità nella provincia. Inoltre, stiamo anche lavorando per alcune strade che collegano i comuni dell'aria ex foggiana», ha spiegato il primo rappresentante della provincia Giorgino mentre l'assessore regionale Curcuruto ha dichiarato che «dopo la sanità le infrastrutture sono il secondo punto di interesse di una amministrazione pubblica nell'interesse dei cittadini. L'accessibilità ad un territorio è fondamentale per l'economia del territorio. La Bat è una provincia ricca, dal punto di vista turistico ed industriale, dunque è essenziale la comunicazione tra le città e per questo l'asse tra Bisceglie e Andria deve essere completato e lo sarà».
Il manto stradale non è, difatti, esaurito: mancano appena tre chilometri e mezzo per la conclusione definitiva con allargamento della tratta e gli enti pubblici si sono già movimentati per intervenire nell'immediatezza alla risoluzione.