Riconversione posti letto Covid, Fials Bat: «Bene così, ora smaltire gli arretrati»
Somma e Di Liddo: «Fondamentale concentrarsi su prestazioni e urgenze trascurate nella fase più critica della pandemia»
venerdì 21 maggio 2021
11.02
Fials Bat, attraverso le dichiarazioni dei segretari Angelo Somma e Sergio Di Liddo, ha accolto con favore le recenti disposizioni della Regione Puglia in base alle quali i posti letto Covid nel territorio della Bat saranno riconvertiti tramite il trasferimento di alcuni pazienti attualmente ricoverati al "Dimiccoli" di Barletta verso il "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie o il presidio post-acuzie di Canosa di Puglia. Quanto stabilito dall'assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco e dal direttore del Dipartimento salute Vito Montanaro avrà effetto a partire dal prossimo 24 maggio.
«È necessario comprendere in quanto tempo si potrà procedere alla riconversione, considerato che al momento le unità operative sono ancora piuttosto occuparte da pazienti Covid e al pronto soccorso di Bisceglie in questi giorni continuano a giungere altri positivi provenienti da comuni limitrofi dall'ex Provincia di Bari» hanno sottolineato Somma e Di Liddo. «Il "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie e il "Dimiccoli", con molta probabilità, usciranno di scena gradualmente con un probabile trasferimento (condizioni cliniche permettendo) in altre strutture riabilitative dei pazienti ancora ricoverati in quanto ancora positivi al Coronavirus» hanno aggiunto.
«L'obiettivo della Regione è sicuramente garantire una rapida ripresa dei ricoveri per altre patologie e delle prestazioni essenziali in quegli ospedali, come nel caso di Bisceglie e Barletta, che a seguito della totale devozione alla causa della lotta al Covid-19 hanno involontariamente contribuito a gravare sui carichi del "Bonomo" di Andria, unico ospedale della Bat a sopperire alle emergenze-urgenze come alla maggior parte dei ricoveri ordinari per tutto il territorio» hanno spiegato.
«La riattivazione graduale delle unità operative a Bisceglie e Barletta gioverebbe non poco all'ospedale di Andria, al momento in grave difficoltà per eccessivi carichi di lavoro ma soprattutto per carenza di posti letto.
Gli ospedali dell'Asl Bt, grazie alla direzione strategica aziendale e a tutti gli operatori sanitari, hanno svolto un ottimo lavoro nella fase acuta dell'epidemia prestando un ottimo servizio per i territori della Bat e di parte del barese: ora, constatato che l'indice dei ricoveri Covid si è nettamente abbassato in tutta la Regione, sarebbe il caso di pensare ad altre urgenze e relative prestazioni di altre malattie trascurate in questi mesi di piena pandemia» è l'osservazione dei referenti della Fials.
«Piano vaccinale, smaltimento delle prestazioni arretrate e abbattimento delle liste d'attesa allungatesi ulteriormente: queste le sfide cui saranno chiamati medici, tecnici, infermieri, e operatori sanitari della Asl Bt, dopo che naturalmente gli ospedali saranno sottoposti a tutte le sanificazioni necessarie per tornare, ci si augura, in piena efficienza, con tutte le unità operative con le relative specializzazioni nel più breve tempo possibile» hanno concluso Angelo Somma e Sergio Di Liddo, senza tralasciare il fatto che «purtroppo la Bat è la Provincia più penalizzata della Regione Puglia nel rapporto posti letto-abitanti».
«È necessario comprendere in quanto tempo si potrà procedere alla riconversione, considerato che al momento le unità operative sono ancora piuttosto occuparte da pazienti Covid e al pronto soccorso di Bisceglie in questi giorni continuano a giungere altri positivi provenienti da comuni limitrofi dall'ex Provincia di Bari» hanno sottolineato Somma e Di Liddo. «Il "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie e il "Dimiccoli", con molta probabilità, usciranno di scena gradualmente con un probabile trasferimento (condizioni cliniche permettendo) in altre strutture riabilitative dei pazienti ancora ricoverati in quanto ancora positivi al Coronavirus» hanno aggiunto.
«L'obiettivo della Regione è sicuramente garantire una rapida ripresa dei ricoveri per altre patologie e delle prestazioni essenziali in quegli ospedali, come nel caso di Bisceglie e Barletta, che a seguito della totale devozione alla causa della lotta al Covid-19 hanno involontariamente contribuito a gravare sui carichi del "Bonomo" di Andria, unico ospedale della Bat a sopperire alle emergenze-urgenze come alla maggior parte dei ricoveri ordinari per tutto il territorio» hanno spiegato.
«La riattivazione graduale delle unità operative a Bisceglie e Barletta gioverebbe non poco all'ospedale di Andria, al momento in grave difficoltà per eccessivi carichi di lavoro ma soprattutto per carenza di posti letto.
Gli ospedali dell'Asl Bt, grazie alla direzione strategica aziendale e a tutti gli operatori sanitari, hanno svolto un ottimo lavoro nella fase acuta dell'epidemia prestando un ottimo servizio per i territori della Bat e di parte del barese: ora, constatato che l'indice dei ricoveri Covid si è nettamente abbassato in tutta la Regione, sarebbe il caso di pensare ad altre urgenze e relative prestazioni di altre malattie trascurate in questi mesi di piena pandemia» è l'osservazione dei referenti della Fials.
«Piano vaccinale, smaltimento delle prestazioni arretrate e abbattimento delle liste d'attesa allungatesi ulteriormente: queste le sfide cui saranno chiamati medici, tecnici, infermieri, e operatori sanitari della Asl Bt, dopo che naturalmente gli ospedali saranno sottoposti a tutte le sanificazioni necessarie per tornare, ci si augura, in piena efficienza, con tutte le unità operative con le relative specializzazioni nel più breve tempo possibile» hanno concluso Angelo Somma e Sergio Di Liddo, senza tralasciare il fatto che «purtroppo la Bat è la Provincia più penalizzata della Regione Puglia nel rapporto posti letto-abitanti».