Ricorso contro il Prefetto, istanza cautelare dei ricorrenti non accolta dal Tar Puglia
Angarano: «Conferma della bontà dell'operato dell'amministrazione. Prosegue la riadozione degli atti in consiglio comunale»
giovedì 30 gennaio 2020
12.14
L'amministrazione comunale di Bisceglie ha espresso soddisfazione per l'esito dell'udienza che si è tenuta mercoledì 29 gennaio davanti alla prima sezione del Tribunale amministrativo regionale della Puglia a proposito del ricorso presentato da sei consiglieri comunali di minoranza per il mancato intervento sostitutivo prefettizio ai sensi dell'articolo 141 Tuel.
«All'esito della camera di consiglio fissata per la fase cautelare del giudizio promosso dai ricorrenti consiglieri Spina, Napoletano, Capurso, Russo, Preziosa e Amendolagine, vista la richiesta di concessione di misura cautelare avanzata dai ricorrenti; esaminate le difese tecniche e la documentazione prodotta dal comune di Bisceglie, difeso dall'avvocato Andrea Di Lorenzo dell'avvocatura comunale, e dalla Prefettura nonché ministero degli interni difesi dall'avvocatura di Stato, ha ritenuto non sussistenti gli estremi delle ventilate esigenze cautelari, in particolare ritenendo – all'esito della breve discussione – non ravvisabile il presupposto del "periculum" (pregiudizio grave e irreparabile). Pertanto, ha senz'altro disposto la cancellazione dal ruolo dell'udienza cautelare fissando la discussione del merito alla camera di consiglio del 23 marzo prossimo» è quanto contenuto nella nota diffusa da Palazzo San Domenico.
«In definitiva, l'istanza cautelare richiesta dai ricorrenti non è stata accolta dal Tar, non avendone il collegio rilevato i necessari presupposti di legge».
Il sindaco Angelantonio Angarano ha commentato: «Questo conferma la bontà dell'operato dell'Amministrazione Comunale e rafforza ulteriormente la fiducia nella prosecuzione della complessa procedura di riadozione degli atti in consiglio comunale, iter ormai prossimo alla conclusione, come da cronoprogramma».
«All'esito della camera di consiglio fissata per la fase cautelare del giudizio promosso dai ricorrenti consiglieri Spina, Napoletano, Capurso, Russo, Preziosa e Amendolagine, vista la richiesta di concessione di misura cautelare avanzata dai ricorrenti; esaminate le difese tecniche e la documentazione prodotta dal comune di Bisceglie, difeso dall'avvocato Andrea Di Lorenzo dell'avvocatura comunale, e dalla Prefettura nonché ministero degli interni difesi dall'avvocatura di Stato, ha ritenuto non sussistenti gli estremi delle ventilate esigenze cautelari, in particolare ritenendo – all'esito della breve discussione – non ravvisabile il presupposto del "periculum" (pregiudizio grave e irreparabile). Pertanto, ha senz'altro disposto la cancellazione dal ruolo dell'udienza cautelare fissando la discussione del merito alla camera di consiglio del 23 marzo prossimo» è quanto contenuto nella nota diffusa da Palazzo San Domenico.
«In definitiva, l'istanza cautelare richiesta dai ricorrenti non è stata accolta dal Tar, non avendone il collegio rilevato i necessari presupposti di legge».
Il sindaco Angelantonio Angarano ha commentato: «Questo conferma la bontà dell'operato dell'Amministrazione Comunale e rafforza ulteriormente la fiducia nella prosecuzione della complessa procedura di riadozione degli atti in consiglio comunale, iter ormai prossimo alla conclusione, come da cronoprogramma».