Rifiuti prodotti dalle navi, ecco il piano di raccolta
Presto regole certe e differenziata a bordo obbligatoria
lunedì 13 marzo 2017
Arriva il "Piano di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti da navi e dei residui del carico per il porto di Bisceglie".
Di competenza della Capitaneria di Porto di Barletta, il piano, che riguarda i rifiuti delle navi, acque reflue e rifiuti petroliferi inclusi incluse, è stato elaborato dall'Autorità Marittima d'intesa con la Regione Puglia – Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifica.
Obiettivo del Piano è lariduzione degli scarichi in mare dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle naviche attraccano ..., nonché il miglioramento della disponibilità e dell'utilizzo degli impianti portuali di raccoltadei suddetti rifiuti e residui. Il servizio sarà affidato ad un gestore esterno e riguarderà tutte le 500 imbarcazioni da diporto che ormeggiano tra Lega Navale, Bisceglie Approdi e scali di alaggio pubblici, oltre alle 48 unità da pesca censite dal piano.
Oggi i rifiuti sono conferiti in modalità diverse: lungo le banchine ed i pontili galleggianti vengono conferiti in quattro cassonetti per l'indifferenziata, due dei quali a servizio dei Circoli nautici; l'organico viene invece depositato solo nel di raccolta in via Taranto, dove è prevista la raccolta delle frazione umida; al ritiro degli oli esausti si provvede su richiesta delle società armatrici, a mezzo autobotte mentre altri rifiuti vengon depositati nella vicina isola ecologica di Molfetta.
Il piano prevede invece, nei prossimmi anni una nuova gestione dei rifiuti portuali.
Si provvederà in primo luogo all'installazione di due isole ecologiche, una lungo la banchina di via Taranto l'altra sul molo di Levante, specializzate nella raccolta di spezzoni e residui di cavi d'ormeggio, cime, reti e calamenti, filtri esausti, Barattoli di vernici, diluenti, spezzoni di cavi d'acciaio e materiali metallici, oli combustibili esausti e grassi commestibili. Tutti pescherecci e le unità da diporto, a differenza di quanto fanno oggi, dovranno inoltre attivare la raccolta differenziata dei rifiuti di borgo e dei residui di carico, avendo cura di utilizzare appositi contenitori ed il registro di carico e scarico. Per i rifiuti smaltiti direttamente in banchina, chi ha la responsabilità dell'imbarcazione dovrà firmare e timbrare un "buono di prestazione" da cui si dovrà evincere il quantitativo esatto del prodotto conferito suddiviso per tipologia. tutti i rifiuti, inoltre, andranno collocati in appositi sacchi stagni che impediscano percolati.
Tra le attività innovative, il piano prevede la predisposizione di riunioni ogni 18 mesi fra il ceto peschereccio, i diportisti e gli armatori al fine di discutere su eventuali azioni correttive per il miglioramento dell'efficacia del piano.
Di competenza della Capitaneria di Porto di Barletta, il piano, che riguarda i rifiuti delle navi, acque reflue e rifiuti petroliferi inclusi incluse, è stato elaborato dall'Autorità Marittima d'intesa con la Regione Puglia – Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifica.
Obiettivo del Piano è lariduzione degli scarichi in mare dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle naviche attraccano ..., nonché il miglioramento della disponibilità e dell'utilizzo degli impianti portuali di raccoltadei suddetti rifiuti e residui. Il servizio sarà affidato ad un gestore esterno e riguarderà tutte le 500 imbarcazioni da diporto che ormeggiano tra Lega Navale, Bisceglie Approdi e scali di alaggio pubblici, oltre alle 48 unità da pesca censite dal piano.
Oggi i rifiuti sono conferiti in modalità diverse: lungo le banchine ed i pontili galleggianti vengono conferiti in quattro cassonetti per l'indifferenziata, due dei quali a servizio dei Circoli nautici; l'organico viene invece depositato solo nel di raccolta in via Taranto, dove è prevista la raccolta delle frazione umida; al ritiro degli oli esausti si provvede su richiesta delle società armatrici, a mezzo autobotte mentre altri rifiuti vengon depositati nella vicina isola ecologica di Molfetta.
Il piano prevede invece, nei prossimmi anni una nuova gestione dei rifiuti portuali.
Si provvederà in primo luogo all'installazione di due isole ecologiche, una lungo la banchina di via Taranto l'altra sul molo di Levante, specializzate nella raccolta di spezzoni e residui di cavi d'ormeggio, cime, reti e calamenti, filtri esausti, Barattoli di vernici, diluenti, spezzoni di cavi d'acciaio e materiali metallici, oli combustibili esausti e grassi commestibili. Tutti pescherecci e le unità da diporto, a differenza di quanto fanno oggi, dovranno inoltre attivare la raccolta differenziata dei rifiuti di borgo e dei residui di carico, avendo cura di utilizzare appositi contenitori ed il registro di carico e scarico. Per i rifiuti smaltiti direttamente in banchina, chi ha la responsabilità dell'imbarcazione dovrà firmare e timbrare un "buono di prestazione" da cui si dovrà evincere il quantitativo esatto del prodotto conferito suddiviso per tipologia. tutti i rifiuti, inoltre, andranno collocati in appositi sacchi stagni che impediscano percolati.
Tra le attività innovative, il piano prevede la predisposizione di riunioni ogni 18 mesi fra il ceto peschereccio, i diportisti e gli armatori al fine di discutere su eventuali azioni correttive per il miglioramento dell'efficacia del piano.