Ringo non c'è più
Il cane più amato dai biscegliesi, investito, si è spento giovedì pomeriggio
giovedì 18 gennaio 2018
15.45
Veniva generalmente chiamato Ringo ed era conosciuto e amato da tanti biscegliesi.
Un cane randagio che spesso si ritrovava nei principali luoghi del centro cittadino, come la villa comunale o il Palazzuolo, seguiva innocuo e affettuoso i ragazzini che andavano a scuola o condivideva giochi con il pallone.
La sua commovente storia è stata già raccontata da BisceglieViva lo scorso 18 novembre.
Ringo attraversava ogni giorno tutta la città fino ad inoltrarsi in angoli remoti come la zona industriale a ridosso del confine con Molfetta.
È stato lì che ha trovato la morte nella giornata del 17 gennaio, quando nei pressi di un autoparco una vettura in corsa lo ha centrato in pieno, causandogli lesioni ai circuiti elettrici della colonna vertebrale. La fine di Ringo è avvenuta dopo ore di agonia.
A investirlo, secondo quanto ricostruito dai suoi tanti amici, sarebbe stata una Opel.
Violando ogni norma di legge, il conducente non si sarebbe fermato per prestare soccorso.
Addirittura alcuni testimoni e le telecamere di videosorveglianza (che però non sono state utili per decifrare la targa del veicolo) sembrano avallare l'ipotesi di un inseguimento del cane da parte dell'automobilista, per investirlo di proposito.
Tutti i tentativi di salvarlo sono risultati inutili: l'amico e il compagno di giochi di tanti biscegliesi si è spento nel primo pomeriggio di giovedì 18 gennaio.
«Ringo non era di nessuno ma era mio, tuo, di tutti» ha scritto il popolare speaker radiofonico Uccio Landriscina, da sempre sensibile sul tema, in un post sul suo profilo Facebook per salutarlo. Ringo sarà riaccompagnato da Bari (dove era stato trasportato in condizioni disperate) a Bisceglie per un ultimo toccante incontro con gli amici del garage.
Tantissimi i messaggi, sulle bacheche del più popolare social network, di coloro che hanno potuto condividere momenti di svago, gioia e affetto con lui. In fondo i nostri amici a quattro zampe regalano inconsapevolmente sorrisi e tenerezze, stati d'animo che qualcuno forse non capisce e non comprende, perché, come ha sottolineato Gabriella Mancino del parco solidale "Noi", «hanno perso il senso della vita».
Un cane randagio che spesso si ritrovava nei principali luoghi del centro cittadino, come la villa comunale o il Palazzuolo, seguiva innocuo e affettuoso i ragazzini che andavano a scuola o condivideva giochi con il pallone.
La sua commovente storia è stata già raccontata da BisceglieViva lo scorso 18 novembre.
Ringo attraversava ogni giorno tutta la città fino ad inoltrarsi in angoli remoti come la zona industriale a ridosso del confine con Molfetta.
È stato lì che ha trovato la morte nella giornata del 17 gennaio, quando nei pressi di un autoparco una vettura in corsa lo ha centrato in pieno, causandogli lesioni ai circuiti elettrici della colonna vertebrale. La fine di Ringo è avvenuta dopo ore di agonia.
A investirlo, secondo quanto ricostruito dai suoi tanti amici, sarebbe stata una Opel.
Violando ogni norma di legge, il conducente non si sarebbe fermato per prestare soccorso.
Addirittura alcuni testimoni e le telecamere di videosorveglianza (che però non sono state utili per decifrare la targa del veicolo) sembrano avallare l'ipotesi di un inseguimento del cane da parte dell'automobilista, per investirlo di proposito.
Tutti i tentativi di salvarlo sono risultati inutili: l'amico e il compagno di giochi di tanti biscegliesi si è spento nel primo pomeriggio di giovedì 18 gennaio.
«Ringo non era di nessuno ma era mio, tuo, di tutti» ha scritto il popolare speaker radiofonico Uccio Landriscina, da sempre sensibile sul tema, in un post sul suo profilo Facebook per salutarlo. Ringo sarà riaccompagnato da Bari (dove era stato trasportato in condizioni disperate) a Bisceglie per un ultimo toccante incontro con gli amici del garage.
Tantissimi i messaggi, sulle bacheche del più popolare social network, di coloro che hanno potuto condividere momenti di svago, gioia e affetto con lui. In fondo i nostri amici a quattro zampe regalano inconsapevolmente sorrisi e tenerezze, stati d'animo che qualcuno forse non capisce e non comprende, perché, come ha sottolineato Gabriella Mancino del parco solidale "Noi", «hanno perso il senso della vita».