Ripartono le attività collaterali della Caritas
Riaprono Emporio ecosolidale e Sartoria sociale. Il Rotary Club dona una macchina ozonizzatrice
sabato 6 giugno 2020
Le attività della Caritas di Bisceglie sono state riaperte al pubblico a partire da mercoledì 3 giugno. L'emporio eco-solidale è tornato a disposizione degli utenti che due giorni a settimana - mercoledì e venerdì, dalle 17 alle 19 - potranno rifornirsi di capi di abbigliamento, accessori e scarpe relativi alla stagione estiva ormai alle porte.
Nel periodo di lockdown, tuttavia, il servizio alla comunità è stato più intenso: alla Caritas si sono rivolti i "nuovi poveri" creati dalla mancanza di lavoro che il periodo di emergenza ha reso visibili.
La struttura cittadina, coordinata da Sergio Ruggeri, ha potuto contare su Michele Stornelli e Carmine Panico che hanno gestito il magazzino-dispensa, Rufina Di Modugno che ha organizzato la preparazione dei cibi cotti, e Matteo Losapio che ha coordinato il lavoro degli oltre cinquanta volontari tra giovani e adulti a supporto dei volontari storici.
Una media di 250 utenti al giorno da accogliere, soprattutto italiani ma anche stranieri, distribuzione di cibo cotto e di alimenti freschi e secchi attraverso tre punti di distribuzione; la registrazione dei presenti attraverso il check-point, preparazione dei pacchi alimentari, distribuzione prima e sanificazione dei locali dopo: queste le attività dei volontari.
Il lavoro è stato favorito dalla presenza dell'ampio giardino che ha permesso il distanziamento tra i richiedenti e i volontari che, col sorriso negli occhi (la mascherina ne nascondeva la bocca), indirizzavano, sollecitavano il rispetto delle norme e accompagnavano. Un ruolo importante nel gestire "l'ordine" lo hanno ricoperto i volontari della Protezione Civile (Nucleo guardie ambientali, associazione Runner, associazione Arca, associazione Polizia di Stato).
Le parole di Andreina, una delle "nuove" volontarie che hanno affiancato gli "storici", esprimono appieno il sentire di fratellanza vissuto in questi mesi: «Abbiamo dialogato con ogni persona che si è rivolta alla Caritas attraverso gli occhi. Tutti hanno trovato solidarietà umana, hanno sempre trovato conforto e una parola gentile. Abbiamo fatto in modo che mai si sentissero "ultimi". La loro dignità non è mai stata offesa!».
A parere di tutti gli intervistati, tanti sono stati gli aspetti positivi del lavoro svolto in questi mesi.
Innanzitutto, la presenza di molti giovani che hanno trovato nell'attività di volontariato un modo di sentirsi responsabili, attivi, e solidali: quasi tutti al di sotto dei 25 anni, una buona parte proveniente da diverse parrocchie, ed altri "laici" non aderenti a nessuna associazione ma che si sono avvicinati alla Caritas, condividendone i valori di fondo e lo spirito di umanità: tutti hanno dimostrato energia, capacità di inserirsi nei gruppi operando in un perfetto e coordinato lavoro di squadra, velocità nell'esecuzione di ogni tipo di lavoro, ma soprattutto entusiasmo nel darsi man forte. E poi c'erano alcuni giovani con permesso di soggiorno dello Sprar, i volontari delle pene alternative, i volontari della Protezione Civile, anche alcuni ragazzi del Gruppo Scout.
L'aspetto più sorprendente è stato il condividere le "storie" e gli eventi che in quei giorni hanno allietato alcuni volontari come il diventare nonno di Michele, la laurea di Davide, ed altro. Ad animare il tutto l'allegria e lo sprone di Andreina capace di "prendere in giro" bonariamente tutto e tutti rendendo leggero e piacevole anche il lavoro più pesante nell'ottica della condivisione.
Giovedì 4 giugno un altro evento importante per la Caritas: una nuova "macchina" donata dal Rotary Club Bisceglie, da sempre vicino alla Caritas, ha arricchito la dotazione dell'Emporio eco-solidale. Una folta delegazione del sodalizio ha accompagnato l'attuale presidente Catia Bruni e la prossima, Pinuccia Pedone, al momento dell'inaugurazione dell'ecozono, una cabina ozonizzatrice, che allevierà molto il lavoro dei volontari che finora procedevano a lavare gli indumenti portati all'Emporio prima di esporli al pubblico. La macchina consente l'igienizzazione e la sanificazione di indumenti (giacche, pantaloni, asciugamani, scarpe, stivali, coperte, etc), infatti un generatore interno produce ozono che ha la capacità di ossidare e denaturare tutta la sostanza organica e quindi eliminare muffe, batteri, virus, insetti e cattivi odori.
Un'emozionata Gabriella Sabetta, coordinatrice dell'Emporio, ha manifestato il ringraziamento di cuore da parte di tutte le volontarie e ha voluto condividere il sentire comune delle operatrici Caritas dell'Emporio: il piacere di "accompagnare" le/gli utenti nella scelta del capo più adatto a loro: «È un'enorme soddisfazione vedere la loro gioia nell'indossare un nuovo capo da chi non sente lesa la propria dignità; ed ora che gli indumenti saranno consegnati oltre che puliti anche sanificati, pronti a "costruire" un'altra storia, il piacere sarà doppio» ha affermato.
La visita alla Sartoria sociale "Storie&Stoffe" (aperta giovedì e sabato dalle 17 alle 19) ha fatto da corollario alla sobria manifestazione. Le volontarie hanno raccontato "storie" con gli indumenti dell'Emporio: le mascherine di comunità, create per far fronte all'emergenza, la "collezione" di pantaloni, magliette, camicie dipinte a mano che potranno essere anche personalizzate grazie a Giovanna; le shopper e le borse create dalla fantasia di Angela capace di "reinventarle" con camicie, gonne, gilet, jeans ed altro, i sacchetti per neonato frutto della fertile fantasia di Raffaella, e poi tanto altro creato da tutte, Antonella, Giovanna, Marina, Ilaria: portacellulare, porta tablet, segnalibri, memory, etc.
Bisogna solo passare e … ammirare.
Nel periodo di lockdown, tuttavia, il servizio alla comunità è stato più intenso: alla Caritas si sono rivolti i "nuovi poveri" creati dalla mancanza di lavoro che il periodo di emergenza ha reso visibili.
La struttura cittadina, coordinata da Sergio Ruggeri, ha potuto contare su Michele Stornelli e Carmine Panico che hanno gestito il magazzino-dispensa, Rufina Di Modugno che ha organizzato la preparazione dei cibi cotti, e Matteo Losapio che ha coordinato il lavoro degli oltre cinquanta volontari tra giovani e adulti a supporto dei volontari storici.
Una media di 250 utenti al giorno da accogliere, soprattutto italiani ma anche stranieri, distribuzione di cibo cotto e di alimenti freschi e secchi attraverso tre punti di distribuzione; la registrazione dei presenti attraverso il check-point, preparazione dei pacchi alimentari, distribuzione prima e sanificazione dei locali dopo: queste le attività dei volontari.
Il lavoro è stato favorito dalla presenza dell'ampio giardino che ha permesso il distanziamento tra i richiedenti e i volontari che, col sorriso negli occhi (la mascherina ne nascondeva la bocca), indirizzavano, sollecitavano il rispetto delle norme e accompagnavano. Un ruolo importante nel gestire "l'ordine" lo hanno ricoperto i volontari della Protezione Civile (Nucleo guardie ambientali, associazione Runner, associazione Arca, associazione Polizia di Stato).
Le parole di Andreina, una delle "nuove" volontarie che hanno affiancato gli "storici", esprimono appieno il sentire di fratellanza vissuto in questi mesi: «Abbiamo dialogato con ogni persona che si è rivolta alla Caritas attraverso gli occhi. Tutti hanno trovato solidarietà umana, hanno sempre trovato conforto e una parola gentile. Abbiamo fatto in modo che mai si sentissero "ultimi". La loro dignità non è mai stata offesa!».
A parere di tutti gli intervistati, tanti sono stati gli aspetti positivi del lavoro svolto in questi mesi.
Innanzitutto, la presenza di molti giovani che hanno trovato nell'attività di volontariato un modo di sentirsi responsabili, attivi, e solidali: quasi tutti al di sotto dei 25 anni, una buona parte proveniente da diverse parrocchie, ed altri "laici" non aderenti a nessuna associazione ma che si sono avvicinati alla Caritas, condividendone i valori di fondo e lo spirito di umanità: tutti hanno dimostrato energia, capacità di inserirsi nei gruppi operando in un perfetto e coordinato lavoro di squadra, velocità nell'esecuzione di ogni tipo di lavoro, ma soprattutto entusiasmo nel darsi man forte. E poi c'erano alcuni giovani con permesso di soggiorno dello Sprar, i volontari delle pene alternative, i volontari della Protezione Civile, anche alcuni ragazzi del Gruppo Scout.
L'aspetto più sorprendente è stato il condividere le "storie" e gli eventi che in quei giorni hanno allietato alcuni volontari come il diventare nonno di Michele, la laurea di Davide, ed altro. Ad animare il tutto l'allegria e lo sprone di Andreina capace di "prendere in giro" bonariamente tutto e tutti rendendo leggero e piacevole anche il lavoro più pesante nell'ottica della condivisione.
Giovedì 4 giugno un altro evento importante per la Caritas: una nuova "macchina" donata dal Rotary Club Bisceglie, da sempre vicino alla Caritas, ha arricchito la dotazione dell'Emporio eco-solidale. Una folta delegazione del sodalizio ha accompagnato l'attuale presidente Catia Bruni e la prossima, Pinuccia Pedone, al momento dell'inaugurazione dell'ecozono, una cabina ozonizzatrice, che allevierà molto il lavoro dei volontari che finora procedevano a lavare gli indumenti portati all'Emporio prima di esporli al pubblico. La macchina consente l'igienizzazione e la sanificazione di indumenti (giacche, pantaloni, asciugamani, scarpe, stivali, coperte, etc), infatti un generatore interno produce ozono che ha la capacità di ossidare e denaturare tutta la sostanza organica e quindi eliminare muffe, batteri, virus, insetti e cattivi odori.
Un'emozionata Gabriella Sabetta, coordinatrice dell'Emporio, ha manifestato il ringraziamento di cuore da parte di tutte le volontarie e ha voluto condividere il sentire comune delle operatrici Caritas dell'Emporio: il piacere di "accompagnare" le/gli utenti nella scelta del capo più adatto a loro: «È un'enorme soddisfazione vedere la loro gioia nell'indossare un nuovo capo da chi non sente lesa la propria dignità; ed ora che gli indumenti saranno consegnati oltre che puliti anche sanificati, pronti a "costruire" un'altra storia, il piacere sarà doppio» ha affermato.
La visita alla Sartoria sociale "Storie&Stoffe" (aperta giovedì e sabato dalle 17 alle 19) ha fatto da corollario alla sobria manifestazione. Le volontarie hanno raccontato "storie" con gli indumenti dell'Emporio: le mascherine di comunità, create per far fronte all'emergenza, la "collezione" di pantaloni, magliette, camicie dipinte a mano che potranno essere anche personalizzate grazie a Giovanna; le shopper e le borse create dalla fantasia di Angela capace di "reinventarle" con camicie, gonne, gilet, jeans ed altro, i sacchetti per neonato frutto della fertile fantasia di Raffaella, e poi tanto altro creato da tutte, Antonella, Giovanna, Marina, Ilaria: portacellulare, porta tablet, segnalibri, memory, etc.
Bisogna solo passare e … ammirare.