Rossano Sasso: «Débâcle dell'ospedale, la politica biscegliese copre Emiliano col suo silenzio»

Il consigliere della Lega: «L'amministrazione assiste immobile allo smembramento della struttura»

giovedì 4 luglio 2019 22.25
«Dall'ultima visita a Bisceglie son trascorsi appena sette mesi, durante i quali Emiliano ha messo in pratica tutto il contrario di ciò che ha promesso. Ma questa non è una novità per un politico del Pd!». È il commento, sferzante, del consigliere comunale della Lega Rossano Sasso alla notizia, lanciata da BisceglieViva, della chiusura del punto nascita dell'ospedale civile "Vittorio Emanuele II", decisa dal ministero della salute su indicazione della regione Puglia.

«Emiliano, nella sua ultima visita, ha indotto i cittadini a pensare che le cose fossero ben diverse e che si stesse lavorando affinché l'ospedale "Vittorio Emanuele II" divenisse presidio di primo livello ma il tentativo di chiusura del reparto di cardiologia e il trasferimento del personale infermieristico nei nosocomi limitrofi hanno rappresentato sintomi ben evidenti delle sue intenzioni di interrompere la crescita della struttura.

Oggi apprendiamo che nel suo Piano di riordino sanitario, non certo stilato in due giorni, il nostro ospedale resterà presidio di base comportando un'ulteriore perdita per noi cittadini. Infatti, a fare le spese di questa ennesima scelleratezza sono stati i reparti di ostetricia e ginecologia e ovviamente tutta la loro utenza che sarà costretta a riversarsi nei già sovraffollati ospedali di Andria, Corato e Barletta» ha analizzato l'esponente di minoranza nella massima assise cittadina.

«Ma se alle follie di Emiliano in questi anni ci eravamo abituati quello che mi preoccupa, come consigliere di opposizione e rappresentante della sezione biscegliese della Lega, è l'assordante silenzio della politica locale in merito a tutto ciò. È pur vero che l'aspetto sanitario è di competenza della regione ma ciò non obbliga la nostra amministrazione ad assistere immobile allo smembramento inesorabile di una struttura che è sempre stata eccellente, verso la quale sono stati destinati dei finanziamenti per il rinnovamento, che alla fine sono serviti a poco. Come direbbe Totò: " E io pago!"» ha concluso Rossano Sasso.