Rotary Club e Caritas insieme "per fare un bidone allo spreco"
Incontro di sensibilizzazione sulle tematiche del cibo al secondo circolo didattico "Caputi"
mercoledì 20 febbraio 2019
14.01
Educare i ragazzi al valore del cibo per una cultura del recupero alimentare e gettare le basi per una conoscenza appropriata dello stesso. Nasce cosi l'incontro tra scuola, Rotary Club Bisceglie e Caritas cittadina, insieme per un impegno che coinvolge le nuove generazioni sul tema dello spreco, in particolare quello alimentare.
Si è discusso dell'argomento nelle giornate di lunedì 18 e martedì 19 febbraio con gli alunni delle classi quinte del secondo circolo didattico "Caputi". Insegnanti e alunni hanno incontrato i responsabili del Rotary Club di Bisceglie e della Caritas cittadina per attivare un percorso didattico di informazione e sensibilizzazione degli sprechi alimentari in generale e degli sprechi alimentari domestici in particolare.
Durante l'evento sono stati visionati video e slides. Una profonda riflessione sul tema ha caratterizzato il dibattito, anche attraverso una simulazione sull'equa ripartizione del cibo nel mondo. Alcuni ragazzi hanno drammatizzato la suddivisione di un biscotto fra di loro, identificandosi con tre continenti diversi, al fine di comprendere la responsabilità comune nel perseverare e conservare il cibo in termini di sostenibilità.
La responsabile del progetto "Recuperiamoci" ha illustrato quello che i volontari della Caritas fanno ogni giorno distribuendo il cibo recuperato da panifici, ristoranti, mercato ortofrutticolo, bar alle famiglie in difficoltà del nostro paese.
Al termine dell'incontro gli scolari hanno ricevuto un diario dello spreco settimanale più un ricettario, che dovranno compilare con la collaborazione di genitori e nonni. È stato chiesto loro di elaborare un manifesto, da presentare entro il 15 aprile, frutto di percorsi interdisciplinari.
Il prossimo incontro è previsto mercoledì 6 marzo dalle ore 16:00 alle ore 18:00 nella scuola "Caputi" con un esperto nutrizionista che incontrerà le famiglie per riflettere su questa tematica. Tale progetto abbraccia in pieno la filosofia del Service Learning, che in quest'anno scolastico sta promuovendo percorsi di cittadinanza attiva nei confronti di realtà deprivate, al fine di favorire comportamenti responsabili, volti alla cultura del dono e della solidarietà.
Si è discusso dell'argomento nelle giornate di lunedì 18 e martedì 19 febbraio con gli alunni delle classi quinte del secondo circolo didattico "Caputi". Insegnanti e alunni hanno incontrato i responsabili del Rotary Club di Bisceglie e della Caritas cittadina per attivare un percorso didattico di informazione e sensibilizzazione degli sprechi alimentari in generale e degli sprechi alimentari domestici in particolare.
Durante l'evento sono stati visionati video e slides. Una profonda riflessione sul tema ha caratterizzato il dibattito, anche attraverso una simulazione sull'equa ripartizione del cibo nel mondo. Alcuni ragazzi hanno drammatizzato la suddivisione di un biscotto fra di loro, identificandosi con tre continenti diversi, al fine di comprendere la responsabilità comune nel perseverare e conservare il cibo in termini di sostenibilità.
La responsabile del progetto "Recuperiamoci" ha illustrato quello che i volontari della Caritas fanno ogni giorno distribuendo il cibo recuperato da panifici, ristoranti, mercato ortofrutticolo, bar alle famiglie in difficoltà del nostro paese.
Al termine dell'incontro gli scolari hanno ricevuto un diario dello spreco settimanale più un ricettario, che dovranno compilare con la collaborazione di genitori e nonni. È stato chiesto loro di elaborare un manifesto, da presentare entro il 15 aprile, frutto di percorsi interdisciplinari.
Il prossimo incontro è previsto mercoledì 6 marzo dalle ore 16:00 alle ore 18:00 nella scuola "Caputi" con un esperto nutrizionista che incontrerà le famiglie per riflettere su questa tematica. Tale progetto abbraccia in pieno la filosofia del Service Learning, che in quest'anno scolastico sta promuovendo percorsi di cittadinanza attiva nei confronti di realtà deprivate, al fine di favorire comportamenti responsabili, volti alla cultura del dono e della solidarietà.