Ruba l'auto a un agricoltore biscegliese e prova a estorcergli denaro: arrestato
I Carabinieri hanno sventato il fenomeno del "cavallo di ritorno" e restituito il mezzo al legittimo proprietario
giovedì 4 giugno 2020
13.28
I Carabinieri della Tenenza di Bisceglie hanno bloccato il 44enne andriese G. C., resosi responsabile del furto dell'autovettura di proprietà di agricoltore biscegliese e della successiva richiesta estorsiva di denaro per la restituzione del mezzo.
Il fenomeno criminale generalmente definito "Cavallo di ritorno" è stato stoppato dal lavoro dai militari dell'Arma, cui la parte offesa ha prestato collaborazione e fiducia. L'agricoltore si era rivolto ai Carabinieri per denunciare i fatti e subito dopo erano cominciate le indagini finalizzate ad individuare il soggetto che stava tentando di estorcere inizialmente 1500 euro al legittimo proprietario, con la promessa di restituire a quest'ultimo la sua autovettura Ford Fusion e l'annesso carrello agricolo, sottrattigli la notte precedente.
La contrattazione tra estorsore e vittima si era attestata sulla pretesa, da parte del primo, della somma di 1200 euro.
Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani è stato perciò organizzato un articolato servizio di osservazione, controllo e pedinamento nell'area in cui l'arrestato aveva chiesto di incontrare il denunciante.
Proprio nelle campagne, al confine di territorio tra i Comuni di Andria, Bisceglie e Trani, è avvenuto l'incontro a cui l'agricoltore è stato accompagnato da militari in abiti borghesi.
L'andriese, proveniente da un uliveto, ha ricevuta la busta contenente il denaro ma a quel punto i Carabinieri lo hanno bloccato. Inutili i suoi tentativi di opporre resistenza. Nelle fasi dell'intervento, un complice di G. C. è riuscito a darsi alla fuga, nelle campagne circostanti, approfittando del fatto di essere rimasto a debita distanza, in posizione defilata.
La Ford Fusion è stata rinvenuta integra, dopo alcune ore di ricerche, abbandonata in un fondo agricolo, a poca distanza dal luogo dell'arresto del 44enne, che è stato trasferito nella casa circondariale di Trani. L'udienza di convalida ha confermato il provvedimento. Le indagini proseguono, con l'obiettivo di identificare il complice dell'arrestato.
L'auto è stata quindi restituita al legittimo proprietario.
Il fenomeno criminale generalmente definito "Cavallo di ritorno" è stato stoppato dal lavoro dai militari dell'Arma, cui la parte offesa ha prestato collaborazione e fiducia. L'agricoltore si era rivolto ai Carabinieri per denunciare i fatti e subito dopo erano cominciate le indagini finalizzate ad individuare il soggetto che stava tentando di estorcere inizialmente 1500 euro al legittimo proprietario, con la promessa di restituire a quest'ultimo la sua autovettura Ford Fusion e l'annesso carrello agricolo, sottrattigli la notte precedente.
La contrattazione tra estorsore e vittima si era attestata sulla pretesa, da parte del primo, della somma di 1200 euro.
Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani è stato perciò organizzato un articolato servizio di osservazione, controllo e pedinamento nell'area in cui l'arrestato aveva chiesto di incontrare il denunciante.
Proprio nelle campagne, al confine di territorio tra i Comuni di Andria, Bisceglie e Trani, è avvenuto l'incontro a cui l'agricoltore è stato accompagnato da militari in abiti borghesi.
L'andriese, proveniente da un uliveto, ha ricevuta la busta contenente il denaro ma a quel punto i Carabinieri lo hanno bloccato. Inutili i suoi tentativi di opporre resistenza. Nelle fasi dell'intervento, un complice di G. C. è riuscito a darsi alla fuga, nelle campagne circostanti, approfittando del fatto di essere rimasto a debita distanza, in posizione defilata.
La Ford Fusion è stata rinvenuta integra, dopo alcune ore di ricerche, abbandonata in un fondo agricolo, a poca distanza dal luogo dell'arresto del 44enne, che è stato trasferito nella casa circondariale di Trani. L'udienza di convalida ha confermato il provvedimento. Le indagini proseguono, con l'obiettivo di identificare il complice dell'arrestato.
L'auto è stata quindi restituita al legittimo proprietario.