Scena 84 prosegue con "La signora e il funzionario"

Domenica 9 febbraio il nono appuntamento della fortunata rassegna del teatro don Sturzo diretto da Tonio Logoluso

martedì 4 febbraio 2020
Prosegue a Bisceglie, fra i consensi unanimi di un pubblico sempre più affezionato, la settima edizione di Scena 84, la rassegna nazionale promossa dal Teatro don Luigi Sturzo e diretta magistralmente da Tonio Logoluso, autentica eccellenza biscegliese della cultura, delle arti e degli spettacoli.

Il nono appuntamento del carnet è in programma domenica 9 febbraio alle ore 18, quando la Compagnia dell'Eclissi di Salerno presenterà "La signora e il funzionario", di Aldo Nicolaj, con Marika De Vita ed Enzo Tota, per la regia di Marcello Andria.

Nel centenario della nascita di un grande drammaturgo come Aldo Nicolaj andrà in scena una sua commedia di costume, ricca di umorismo acido e corrosivo. Due personaggi, un uomo e una donna all'apparenza bizzarri, nascondono una voglia di libertà soffocata da troppo tempo. Siamo in Italia alla fine degli anni '70, in un periodo storico profondamente scosso da disordini di piazza e strategia della tensione. Se ne percepisce l'eco nel serrato e quasi asfissiante dialogo tra un funzionario e una di quelle terribili signore borghesi, all'apparenza frivole e svitate, in realtà dotate di una sottile, personalissima razionalità.

La scrittura ironica e briosa rende il dialogo tra i due decisamente accattivante, buffo e coinvolgente, mettendo a nudo non solo la frivolezza borghese della signora e le frustrazioni del funzionario, ma anche le cattive abitudini radicate nella burocrazia ministeriale. L'impatto fra i due personaggi produce un effetto bizzarro, un gioco un po' perverso tipo gatto/topo, in cui il primo tormenta e mette più volte alle corde la sua vittima, l'altro, intimidito e irrazionalmente spaventato, prova a minacciare e poi ad assecondare il suo casuale aguzzino, nel quale vede materializzarsi tutte le sue paure, i suoi rancori e le sue frustrazioni. Sotto pressione e come in un incubo arriva ad affermare tutto e il contrario di tutto, mettendo a nudo in modo incongruo e inconsapevole i propri pensieri più reconditi: "Un uomo, di veramente suo, non ha che i pensieri."