Scintille in consiglio comunale sulla variante urbanistica
Testo modificato, diverse le sospensioni della riunione. Di Tullio, in dissenso dalla maggioranza, ha lasciato l'aula
sabato 26 febbraio 2022
Il primo dei due punti iscritti all'ordine del giorno della riunione del consiglio comunale di Bisceglie di giovedì 24 febbraio è stato approvato dopo una lunghissima discussione che si è protratta per oltre otto ore. La massima assise cittadina, convocata con procedura d'urgenza, ha riservato alcuni colpi di scena. La variante urbanistica al Piru (programma integrato di rigenerazione urbana) inerente il quartiere Sant'Andrea è stata infatti votata da 13 consiglieri comunali di maggioranza compreso il Sindaco Angelantonio Angarano. Le minoranze, eccetto i consiglieri del gruppo Pd Vittorio Fata e Rossano Sasso (che si sono astenuti), hanno lasciato l'aula. Fa notizia, invece, il dissenso espresso da Luigi Di Tullio, che ha abbandonato i lavori in contrasto con i contenuti del testo andato a determinarsi.
La proposta di variazione, presentata dall'impresa Valente & partners, è relativa a tre aree dislocate nel quartiere Sant'Andrea: la maglia n° 60 del Piano regolatore generale tra via Vittorio Veneto e via Generale Cadorna; la maglia commerciale n° 9 del Prg in via Enrico Berlinguer; la maglia n° 104 di Prg in via Padre Kolbe. L'impresa, in pratica, ha chiesto al Comune la possibilità di costruire appartamenti in virtù di una perequazione tramite scambio di terreni e controvalore in cubature di modo da consentire all'ente di entrare nella disponibilità di un terreno nel quale si andrebbe a realizzare un asilo nido pubblico sempre che il ministero dell'istruzione conceda i fondi necessari attraverso un bando del Pnrr al quale l'Ente parteciperà. L'oggetto del contendere, tutto interno alla maggioranza, è relativo alle cubature da concedere al costruttore, che prima Peppo Ruggieri e in seguito lo stesso Di Tullio hanno ritenuto eccessive. La seduta è stata sospesa più volte per consentire alla maggioranza di trovare un compromesso e presentare un testo modificato che però non ha convinto DI Tullio la cui manifestazione di contrarietà è stata espressa in pubblico.
Duro anche il passaggio di Vittorio Fata nei confronti del vicesindaco Angelo Consiglio, che detiene la delega al ramo: una modifica così sostanziosa dei contenuti del provvedimento, secondo l'esponente di opposizione, corrisponderebbe di fatto in un atto di sfiducia da parte di alcuni settori della maggioranza nei suoi confronti. Il presidente del consiglio comunale Gianni Casella, intervenuto dai banchi della minoranza, ha risposto per le rime a un commento fuori microfono di Angarano che gli aveva "rinfacciato" il tentativo di far mancare il numero legale. Il secondo punto iscritto all'ordine del giorno, riguardante la riorganizzazione dei servizi di igiene urbana, è stato rinviato.
La proposta di variazione, presentata dall'impresa Valente & partners, è relativa a tre aree dislocate nel quartiere Sant'Andrea: la maglia n° 60 del Piano regolatore generale tra via Vittorio Veneto e via Generale Cadorna; la maglia commerciale n° 9 del Prg in via Enrico Berlinguer; la maglia n° 104 di Prg in via Padre Kolbe. L'impresa, in pratica, ha chiesto al Comune la possibilità di costruire appartamenti in virtù di una perequazione tramite scambio di terreni e controvalore in cubature di modo da consentire all'ente di entrare nella disponibilità di un terreno nel quale si andrebbe a realizzare un asilo nido pubblico sempre che il ministero dell'istruzione conceda i fondi necessari attraverso un bando del Pnrr al quale l'Ente parteciperà. L'oggetto del contendere, tutto interno alla maggioranza, è relativo alle cubature da concedere al costruttore, che prima Peppo Ruggieri e in seguito lo stesso Di Tullio hanno ritenuto eccessive. La seduta è stata sospesa più volte per consentire alla maggioranza di trovare un compromesso e presentare un testo modificato che però non ha convinto DI Tullio la cui manifestazione di contrarietà è stata espressa in pubblico.
Duro anche il passaggio di Vittorio Fata nei confronti del vicesindaco Angelo Consiglio, che detiene la delega al ramo: una modifica così sostanziosa dei contenuti del provvedimento, secondo l'esponente di opposizione, corrisponderebbe di fatto in un atto di sfiducia da parte di alcuni settori della maggioranza nei suoi confronti. Il presidente del consiglio comunale Gianni Casella, intervenuto dai banchi della minoranza, ha risposto per le rime a un commento fuori microfono di Angarano che gli aveva "rinfacciato" il tentativo di far mancare il numero legale. Il secondo punto iscritto all'ordine del giorno, riguardante la riorganizzazione dei servizi di igiene urbana, è stato rinviato.