Scontro politico sul conto corrente del Comune per l'emergenza Covid
Spina chiede che fine abbia fatto il denaro, l'amministrazione risponde
mercoledì 25 novembre 2020
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È il denaro l'oggetto del contendere di un nuovo, duro scontro politico tra l'ex primo cittadino di Bisceglie Francesco Spina e l'attuale Sindaco Angelantonio Angarano. Sullo sfondo di un'emergenza epidemiologica che continua a falcidiare famiglie e imprese è tornato di attualità, inevitabilmente, il tema del promesso - e finora non mantenuto, o almeno non dimostrato - dimezzamento dell'indennità di carica da parte di colui che è a capo dell'amministrazione comunale. Il vincitore delle amministrative 2018 ufficializzò, durante la campagna elettorale, l'intenzione di rimettere alla collettività un importo pari a 120 mila euro spalmato sui 5 anni di mandato, facendosi anche ritrarre con un vistoso e simbolico assegno. Un analogo impegno - fu dichiarato - sarebbe stato chiesto anche agli assessori.
«Parecchi imprenditori biscegliesi, generosamente, anziché chiedere sostegno all'inerte e "tirchia" amministrazione comunale, hanno preferito mettere mano alle loro risorse per aiutare chi ha bisogno in questo momento drammatico» ha spiegato il consigliere di opposizione. «Un'iniziativa promossa con selfie dallo stesso Angarano, ma di cui non si parla più come delle risorse per bonus libri, fitti casa, Green card. Per fortuna, l'unica cosa che forse mi viene unanimemente riconosciuta all'unanimità è di possedere un'ottima memoria in campo politico-amministrativo» ha aggiunto, annunciando la presentazione di un'interpellanza «per chiedere che fine abbiano fatto le somme versate sul conto».
«I soldi donati dai cittadini sono integralmente sul conto dedicato al Covid e saranno utilizzati per un donare un libro o un altro presente ai bimbi delle famiglie più fragili nelle festività natalizie, oltre che altre forme di sostegno per chi è in stato di bisogno» hanno aggiunto. «Ringraziamo chi ha contribuito con le donazioni, frutto dei sentimenti di generosità e solidarietà delle persone. Ricordiamo, per esempio, il grande cuore di un bambino che ha rotto il suo salvadanaio e donato i suoi risparmi per dare il suo aiuto a chi ne avesse bisogno. Su quel conto, tra aprile e maggio scorsi, Sindaco e assessori hanno effettuato donazioni contribuendo a raddoppiare il fondo costituito con le donazioni dei cittadini» hanno raccontato.
«Non pretendiamo che chi solleva queste accuse, notoriamente aduso al palcoscenico, comprenda il valore morale della donazione. Gesti che abbiamo fatto in silenzio e avremmo voluto restassero privati ma invece siamo costretti a rendere pubblici per le vergognose e offensive illazioni di chi impegna il suo tempo a escogitare stratagemmi per "abbattere" un'amministrazione. Non ne parleremmo nemmeno se, in tantissime occasioni, questa "nobile" e "costruttiva" attività non tendesse ad insinuare persino il dubbio sulla onestà dell'amministrazione comunale, ledendo la nostra dignità e quella delle nostre famiglie. Possiamo discutere di tutto, ma di questo no. Il conto corrente è ancora disponibile per chi volesse ancora donare. La generosità e il senso di appartenenza sono connaturati alla nostra comunità e sono da sempre leva di progresso, sociale e culturale» hanno concluso.
Dopo il mio duro intervento, ora Angarano risponde al sottoscritto e scopre improvvisamente che sul conto corrente dell'emergenza Covid, come immaginavo, ci sono risorse e soldi con cui l'amministrazione intenderebbe acquistare libri per i bambini a Natale! Non rivela a quanto ammonta la somma disponibile, chi sono i finanziatori e a quanto ammonterebbe il contributo di sindaco e assessori versato su questo conto: sono per caso i 120 mila euro promessi in campagna elettorale o forse la metà dello stipendio complessivamente percepito da Sindaco e membri della Giunta?» ha sottolineato.
«Non crediamo più alle chiacchiere di Angarano e chiediamo all'amministrazione comunale di donare libri sì, ma prima di tutto di garantire ai biscegliesi indigenti, anche a causa del Covid, le somme necessarie per fare la spesa durante Natale come facevamo noi con la Social card o di concedere contributi economici in danaro».
Chiusura dedicata al primo cittadino: «Caro Angelantonio, chiedere conto della gestione di risorse pubbliche non è un'offesa all'amministrazione, ma un diritto dell'opposizione, com'è tuo dovere rispondere possibilmente con più educazione e bon ton istituzionale. Ci voleva l'opposizione per ricordarti che tieni bloccati soldi dei cittadini da molti mesi nelle casse comunali, mentre ci sono cittadini che muoiono di fame. Angelantonio, per il bene della città, "non più chiacchiere o false promesse di libri alle famiglie economicamente fragili, ma concrete opere di bene"».
Gli interrogativi posti da Spina
Trascorsi oltre due anni da quei giorni e percorso quasi metà del cammino della consiliatura, l'argomento non è mai più stato toccato da rappresentanti della Giunta in carica. La questione sollevata da Spina, invece, riguarda il conto IT07F0T6O1049391124, intestato al Comune Bisceglie con causale Emergenza Covid 19.«Parecchi imprenditori biscegliesi, generosamente, anziché chiedere sostegno all'inerte e "tirchia" amministrazione comunale, hanno preferito mettere mano alle loro risorse per aiutare chi ha bisogno in questo momento drammatico» ha spiegato il consigliere di opposizione. «Un'iniziativa promossa con selfie dallo stesso Angarano, ma di cui non si parla più come delle risorse per bonus libri, fitti casa, Green card. Per fortuna, l'unica cosa che forse mi viene unanimemente riconosciuta all'unanimità è di possedere un'ottima memoria in campo politico-amministrativo» ha aggiunto, annunciando la presentazione di un'interpellanza «per chiedere che fine abbiano fatto le somme versate sul conto».
La risposta di Sindaco e assessori: «Vergognose insinuazioni»
Perentoria la replica da Palazzo San Domenico: «Le vergognose insinuazioni del consigliere Spina sui soldi sul conto corrente comunale per l'emergenza Covid mettono in dubbio l'onestà e l'integrità morale di tutta l'amministrazione. Questo va ben oltre la politica e un dibattito civile, peraltro in un momento in cui questo tipo di affermazioni sono come benzina sul fuoco visto il momento di grande difficoltà che la comunità sta vivendo» è quanto riportato nella nota sottoscritta da Angarano e dai sette assessori (vale la pena ricordarli: Consiglio, Acquaviva, Naglieri, Parisi, Rigante, Sette e Storelli).«I soldi donati dai cittadini sono integralmente sul conto dedicato al Covid e saranno utilizzati per un donare un libro o un altro presente ai bimbi delle famiglie più fragili nelle festività natalizie, oltre che altre forme di sostegno per chi è in stato di bisogno» hanno aggiunto. «Ringraziamo chi ha contribuito con le donazioni, frutto dei sentimenti di generosità e solidarietà delle persone. Ricordiamo, per esempio, il grande cuore di un bambino che ha rotto il suo salvadanaio e donato i suoi risparmi per dare il suo aiuto a chi ne avesse bisogno. Su quel conto, tra aprile e maggio scorsi, Sindaco e assessori hanno effettuato donazioni contribuendo a raddoppiare il fondo costituito con le donazioni dei cittadini» hanno raccontato.
«Non pretendiamo che chi solleva queste accuse, notoriamente aduso al palcoscenico, comprenda il valore morale della donazione. Gesti che abbiamo fatto in silenzio e avremmo voluto restassero privati ma invece siamo costretti a rendere pubblici per le vergognose e offensive illazioni di chi impegna il suo tempo a escogitare stratagemmi per "abbattere" un'amministrazione. Non ne parleremmo nemmeno se, in tantissime occasioni, questa "nobile" e "costruttiva" attività non tendesse ad insinuare persino il dubbio sulla onestà dell'amministrazione comunale, ledendo la nostra dignità e quella delle nostre famiglie. Possiamo discutere di tutto, ma di questo no. Il conto corrente è ancora disponibile per chi volesse ancora donare. La generosità e il senso di appartenenza sono connaturati alla nostra comunità e sono da sempre leva di progresso, sociale e culturale» hanno concluso.
La controreplica: «Chiedere conto dele risorse pubbliche non è un'offesa all'amministrazione ma un diritto dell'opposizione»
Di rimando, a stretto giro, il nuovo attacco di Spina: «Sono mesi che cittadini indigenti chiedono al Sindaco e assessori aiuti economici per sostenere le proprie famiglie in questo momento drammatico. Molti biscegliesi chiedono anche il pagamento di somme che il Comune ha nelle sue casse. Le risposte dell'amministrazione sono state sempre del tenore "Non ci sono soldi".Dopo il mio duro intervento, ora Angarano risponde al sottoscritto e scopre improvvisamente che sul conto corrente dell'emergenza Covid, come immaginavo, ci sono risorse e soldi con cui l'amministrazione intenderebbe acquistare libri per i bambini a Natale! Non rivela a quanto ammonta la somma disponibile, chi sono i finanziatori e a quanto ammonterebbe il contributo di sindaco e assessori versato su questo conto: sono per caso i 120 mila euro promessi in campagna elettorale o forse la metà dello stipendio complessivamente percepito da Sindaco e membri della Giunta?» ha sottolineato.
«Non crediamo più alle chiacchiere di Angarano e chiediamo all'amministrazione comunale di donare libri sì, ma prima di tutto di garantire ai biscegliesi indigenti, anche a causa del Covid, le somme necessarie per fare la spesa durante Natale come facevamo noi con la Social card o di concedere contributi economici in danaro».
Chiusura dedicata al primo cittadino: «Caro Angelantonio, chiedere conto della gestione di risorse pubbliche non è un'offesa all'amministrazione, ma un diritto dell'opposizione, com'è tuo dovere rispondere possibilmente con più educazione e bon ton istituzionale. Ci voleva l'opposizione per ricordarti che tieni bloccati soldi dei cittadini da molti mesi nelle casse comunali, mentre ci sono cittadini che muoiono di fame. Angelantonio, per il bene della città, "non più chiacchiere o false promesse di libri alle famiglie economicamente fragili, ma concrete opere di bene"».