Scuola del centro storico, anno nuovo vecchi disagi
Tra impianti incompleti e un cantiere a cielo aperto: genitori già sul piede di guerra
lunedì 11 settembre 2017
10.05
È passato un anno da quando l'amministrazione comunale, guidata dall'ormai ex sindaco Francesco Spina, inaugurava nel centro storico la scuola primaria intitolata al cavaliere Dino Abbascià.
L'inaugurazione coronava un grande successo per la città che, nel lontano 2008, aveva ottenuto grazie al programma "Contratto di quartiere II" la cospicua somma di cinque milioni di euro, da destinare alla riqualificazione edilizia-urbanistica, nonché all' adeguamento e allo sviluppo delle opere di urbanizzazione e delle dotazioni di servizi pubblici e privati nel centro storico.
Il lavoro avrebbe garantito un rinnovamento decisamente importante del borgo, pronto a fare il suo salto di qualità e a diventare un vero e proprio 'polmone culturale'.
Peccato che da tempo i lavori procedano molto lentamente.
Si prenda ad esempio l'ex quartiere ebraico, alle spalle della chiesa di San Domenico, dove da anni una piazza nevralgica del borgo antico attende di essere completata e inaugurata. Per fortuna il deposito di quel cantiere (la piazzola di via La Marina destinata a parcheggi) da alcuni giorni è stata sgomberata e restituita al pubblico.
Tanto non accade con la piazza antistante la scuola per l'infanzia Dino Abbascià, che cantiere era il giorno dell'inaugurazione delle aule e cantiere è oggi, all'apertura di un nuovo anno scolastico.
Causa un contenzioso sui lavori di restauro, la piazza ricavata da un vecchio vuoto urbano oggi si presenta inaccessibile. Non potrà neanche quest'anno ospitare le attività motorie curriculari che per forza di cose gli alunni dovranno svolgere altrove. È ingombrante, perché blocca l'accesso alla scuola da due lati e limita gli spazi di intervento di un altro cantiere privato attivo da anni a pochi metri dalla scuola. è pericolosa, in caso di accesso accidentale dei bambini all'area cantierizzata e, come qualsiasi cantiere, igienicamente inadeguata, anche per l'abitudine dura a morire dei biscegliesi di costruirvi intorno microdiscariche abusive.
I genitori sono già pronti a recriminare nel caso in cui gli impianti e gli interni della scuola presentassero le stesse problematiche del 2016, visto che gli esterni già presentano le prime conseguenze di lavori effettuati in modo non eccezionale: canaline dell'acqua piovana che non arrivano al fondo stradale, intonaci alterati, cavi elettrici fluttuanti e una strada che, in caso di pioggia, si trasforma in uno scivolo acquatico, data la scelta di abolire qualsiasi zoccolo e gradino, per eliminare ogni barriera architettonica dall'area.
La domanda che i genitori e i residenti si pongono è da anni la stessa: quando finiranno i lavori del Contratto di quartiere II?
La storia del programma di riqualificazione dura dal 2010, quando la ditta gravinese 'Apulia Srl', il cui amministratore è stato condannato a luglio 2017 agli arresti domiciliari per turbata libertà di gara in un appalto ad Acquaviva delle fonti, si aggiudicò i lavori di riqualificazione del centro storico: cinque milioni di euro, di cui tre destinati al recupero di immobili da adibire ad appartamenti e due al recupero di cinque piazze del borgo antico, la realizzazione della scuola e di due parcheggi (uno interrato in via La Marina e uno nel parco delle Beatitudini).
L'inaugurazione coronava un grande successo per la città che, nel lontano 2008, aveva ottenuto grazie al programma "Contratto di quartiere II" la cospicua somma di cinque milioni di euro, da destinare alla riqualificazione edilizia-urbanistica, nonché all' adeguamento e allo sviluppo delle opere di urbanizzazione e delle dotazioni di servizi pubblici e privati nel centro storico.
Il lavoro avrebbe garantito un rinnovamento decisamente importante del borgo, pronto a fare il suo salto di qualità e a diventare un vero e proprio 'polmone culturale'.
Peccato che da tempo i lavori procedano molto lentamente.
Si prenda ad esempio l'ex quartiere ebraico, alle spalle della chiesa di San Domenico, dove da anni una piazza nevralgica del borgo antico attende di essere completata e inaugurata. Per fortuna il deposito di quel cantiere (la piazzola di via La Marina destinata a parcheggi) da alcuni giorni è stata sgomberata e restituita al pubblico.
Tanto non accade con la piazza antistante la scuola per l'infanzia Dino Abbascià, che cantiere era il giorno dell'inaugurazione delle aule e cantiere è oggi, all'apertura di un nuovo anno scolastico.
Causa un contenzioso sui lavori di restauro, la piazza ricavata da un vecchio vuoto urbano oggi si presenta inaccessibile. Non potrà neanche quest'anno ospitare le attività motorie curriculari che per forza di cose gli alunni dovranno svolgere altrove. È ingombrante, perché blocca l'accesso alla scuola da due lati e limita gli spazi di intervento di un altro cantiere privato attivo da anni a pochi metri dalla scuola. è pericolosa, in caso di accesso accidentale dei bambini all'area cantierizzata e, come qualsiasi cantiere, igienicamente inadeguata, anche per l'abitudine dura a morire dei biscegliesi di costruirvi intorno microdiscariche abusive.
I genitori sono già pronti a recriminare nel caso in cui gli impianti e gli interni della scuola presentassero le stesse problematiche del 2016, visto che gli esterni già presentano le prime conseguenze di lavori effettuati in modo non eccezionale: canaline dell'acqua piovana che non arrivano al fondo stradale, intonaci alterati, cavi elettrici fluttuanti e una strada che, in caso di pioggia, si trasforma in uno scivolo acquatico, data la scelta di abolire qualsiasi zoccolo e gradino, per eliminare ogni barriera architettonica dall'area.
La domanda che i genitori e i residenti si pongono è da anni la stessa: quando finiranno i lavori del Contratto di quartiere II?
La storia del programma di riqualificazione dura dal 2010, quando la ditta gravinese 'Apulia Srl', il cui amministratore è stato condannato a luglio 2017 agli arresti domiciliari per turbata libertà di gara in un appalto ad Acquaviva delle fonti, si aggiudicò i lavori di riqualificazione del centro storico: cinque milioni di euro, di cui tre destinati al recupero di immobili da adibire ad appartamenti e due al recupero di cinque piazze del borgo antico, la realizzazione della scuola e di due parcheggi (uno interrato in via La Marina e uno nel parco delle Beatitudini).