«Scuola, rischio rientro in Dad se non si interviene sui trasporti»
L'appello del presidente Anci Decaro: «Bisogna aumentare la capacità dei mezzi e scaglionare gli orari per evitare assembramenti»
mercoledì 4 agosto 2021
12.55
«Se non aumenta la possibilità del trasporto, diventa complicato assicurare il corretto svolgimento delle lezioni in presenza». Il presidente Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Antonio Decaro ha lanciato alcune perplessità in merito al rientro fra i banchi di scuola a settembre, senza i dovuti provvedimenti, in un'intervista rilasciata a Sky Tg24.
«Se resta sempre una capacità di trasporto più bassa rispetto a quella normale, non si potrà incrementare a dismisura i mezzi e quindi bisognerà scaglionare gli orari. Le scuole rivendicano, anche legittimamente, la loro autonomia, che però dovrebbe essere limitata al piano degli studi e non all'orario in cui si entra in classe: se lo spostiamo di un'ora, un'ora e mezza, per le diverse classi non credo succeda nulla, ma permetterebbe a tutti di entrare e uscire evitando assembramenti. Così evidentemente non è visto, dato che nemmeno i Prefetti sono riusciti a modificare gli orari scolastici» ha aggiunto il primo cittadino della città di Bari.
«Per noi sindaci, se ci ritroviamo nella stessa condizione dell'anno scorso, il rischio è quello di trovarci daccapo davanti alla didattica a distanza, e questo sarebbe ovviamente un problema» ha concluso.
«Se resta sempre una capacità di trasporto più bassa rispetto a quella normale, non si potrà incrementare a dismisura i mezzi e quindi bisognerà scaglionare gli orari. Le scuole rivendicano, anche legittimamente, la loro autonomia, che però dovrebbe essere limitata al piano degli studi e non all'orario in cui si entra in classe: se lo spostiamo di un'ora, un'ora e mezza, per le diverse classi non credo succeda nulla, ma permetterebbe a tutti di entrare e uscire evitando assembramenti. Così evidentemente non è visto, dato che nemmeno i Prefetti sono riusciti a modificare gli orari scolastici» ha aggiunto il primo cittadino della città di Bari.
«Per noi sindaci, se ci ritroviamo nella stessa condizione dell'anno scorso, il rischio è quello di trovarci daccapo davanti alla didattica a distanza, e questo sarebbe ovviamente un problema» ha concluso.