Scuole, il comune chiede oltre cinque milioni di euro alla regione per l'efficientamento energetico degli edifici di via Carrara Reddito e via Martiri di via Fani
Doppia candidatura al bando per l'asse IV del Por Puglia
mercoledì 25 ottobre 2017
16.26
"Dispersioni termiche elevate, causa scadenti caratteristiche termiche delle mura, degli infissi e dei solai; consumi energetici rilevanti; rendimenti bassi delle caldaie, luci obsolete e ingiallite, comfort del clima mediocre; prestazioni ai limiti della legge".
La relazione dell'ufficio tecnico comunale sull'isolamento termico e le prestazioni energetiche della scuola di via Carrara Reddito è impietosa.
L'edificio - un doppio parallelepipedo di cemento con infissi in anticorodal e vetri singoli, di inverno viene riscaldato da vecchi radiatori in ghisa, alimentati medianti tubi sottotraccia in ferro privi di isolamento; seppur dotato di fotovoltaico, spreca troppa energia per trarne giovamento.
È per questo che il comune di Bisceglie ha chiesto alla regione 3265000 euro per ringiovanire l'edificio intitolato a Sergio Cosmai, partecipando al bando per i finanziamenti Por relativi all'asse IV "Energia sostenibile e qualità della vita".
Al bando, specifico per l'efficientamento energetico degli edifici pubblici e delle imprese e la diffusione della mobilità sostenibile nei centri urbani, il Comune di Bisceglie ha partecipato anche chiedendo fondi per una seconda scuola, quella di via Martiri di via Fani, che necessita di 2 milioni di euro per essere rimesto in sesto.
Per stessa ammissione del comune, il plesso del terzo circolo risulta fortemente "compromesso, specie negli infissi e nelle finiture".
"Realizzato in mattoni forati, l'edificio ha modesta resistenza termica. A peggiorare la situazione, vi è poi la presenza di grandi vetrate con infissi metallici a singolo vetro caratterizzati da prestazionitermiche scadenti". "Le aule esposte a Sud – ammettono i tecnici del comune - oltre a comportarsi come delle vere e proprie serre solari, sono soggette a fenomeni di abbagliamento che rendono problematica la permanenza in questi ambienti".
Per l'efficientamento energetico si prevedono nuovi impianti, nuovi infissi, nuove luci e nuove caldaie, che nel tempo porteranno oltre ad una vivibilità maggiore degli ambienti, anche ad un sostanzioso risparmio energetico.
La relazione dell'ufficio tecnico comunale sull'isolamento termico e le prestazioni energetiche della scuola di via Carrara Reddito è impietosa.
L'edificio - un doppio parallelepipedo di cemento con infissi in anticorodal e vetri singoli, di inverno viene riscaldato da vecchi radiatori in ghisa, alimentati medianti tubi sottotraccia in ferro privi di isolamento; seppur dotato di fotovoltaico, spreca troppa energia per trarne giovamento.
È per questo che il comune di Bisceglie ha chiesto alla regione 3265000 euro per ringiovanire l'edificio intitolato a Sergio Cosmai, partecipando al bando per i finanziamenti Por relativi all'asse IV "Energia sostenibile e qualità della vita".
Al bando, specifico per l'efficientamento energetico degli edifici pubblici e delle imprese e la diffusione della mobilità sostenibile nei centri urbani, il Comune di Bisceglie ha partecipato anche chiedendo fondi per una seconda scuola, quella di via Martiri di via Fani, che necessita di 2 milioni di euro per essere rimesto in sesto.
Per stessa ammissione del comune, il plesso del terzo circolo risulta fortemente "compromesso, specie negli infissi e nelle finiture".
"Realizzato in mattoni forati, l'edificio ha modesta resistenza termica. A peggiorare la situazione, vi è poi la presenza di grandi vetrate con infissi metallici a singolo vetro caratterizzati da prestazionitermiche scadenti". "Le aule esposte a Sud – ammettono i tecnici del comune - oltre a comportarsi come delle vere e proprie serre solari, sono soggette a fenomeni di abbagliamento che rendono problematica la permanenza in questi ambienti".
Per l'efficientamento energetico si prevedono nuovi impianti, nuovi infissi, nuove luci e nuove caldaie, che nel tempo porteranno oltre ad una vivibilità maggiore degli ambienti, anche ad un sostanzioso risparmio energetico.