Scuole in Puglia, la data di inizio è il 24 settembre
Resta aperto lo spiraglio per gli istituti di decidere di cominciare prima le lezioni
mercoledì 1 luglio 2020
L'assessorato e i sindacati hanno trovato l'accordo: la data dell'inizio del prossimo anno scolastico nella Regione Puglia sarà il 24 settembre. Resta comunque l'ipotesi aperta per ogni istituto, in propria autonomia organizzativa, di cominciare prima le lezioni, al fine di favorire la sospensione delle stesse in occasione di alcune coincidenze (festività natalizie...).
A commentare la decisione il segretario generale della Uil scuola Puglia Gianni Verga: «Queste sono date basate sull'incertezza più assoluta rispetto alle modalità di frequenza e al corpo docente, considerato che un insegnante su quattro sarà precario e l'assenza di disponibilità di un organico aggiuntivo».
«La Regione Puglia è pronta a stanziare oltre 40 milioni di euro per finanziare l'assunzione di docenti, ma sarebbe necessario l'ok da parte del ministro per il riconoscimento del servizio. Allo stato attuale, però le uniche risorse certe sono i 9 milioni di euro stanziati dalla Regione per l'edilizia scolastica del segmento 0-6 anni, a fronte di 56 milioni richiesti dai Comuni complessivamente. Occorrono tre metri quadri per alunno e aule di dimensioni di cui le scuole non dispongono. Serve l'impegno di tutti i livelli istituzionali, e serve in fretta, per evitare che il prossimo anno scolastico sia caratterizzato da enormi disagi, a danno delle famiglie e dei lavoratori della scuola» ha concluso.
A commentare la decisione il segretario generale della Uil scuola Puglia Gianni Verga: «Queste sono date basate sull'incertezza più assoluta rispetto alle modalità di frequenza e al corpo docente, considerato che un insegnante su quattro sarà precario e l'assenza di disponibilità di un organico aggiuntivo».
«La Regione Puglia è pronta a stanziare oltre 40 milioni di euro per finanziare l'assunzione di docenti, ma sarebbe necessario l'ok da parte del ministro per il riconoscimento del servizio. Allo stato attuale, però le uniche risorse certe sono i 9 milioni di euro stanziati dalla Regione per l'edilizia scolastica del segmento 0-6 anni, a fronte di 56 milioni richiesti dai Comuni complessivamente. Occorrono tre metri quadri per alunno e aule di dimensioni di cui le scuole non dispongono. Serve l'impegno di tutti i livelli istituzionali, e serve in fretta, per evitare che il prossimo anno scolastico sia caratterizzato da enormi disagi, a danno delle famiglie e dei lavoratori della scuola» ha concluso.