«Se non gioco sabato siamo rovinati». Maccarrone intercettato al telefono con un altro indagato
Scommesse anche su calci d'angolo e provvedimenti disciplinari tramite una piattaforma maltese
sabato 23 novembre 2019
14.45
Frode in competizioni sportive: è l'accusa rivolta dalla Procura di Catania alle tre persone coinvolte nell'inchiesta "Corner bet", tutte finite agli arresti domiciliari. Fra di essi, il calciatore Giordano Maccarrone, 29 anni, all'epoca dei fatti contestati difensore del Bisceglie in Serie C. L'indagine, filone secondario di una procedura aperta dalla Polizia Postale in relazione a sospette frodi informatiche, riguarda nella fattispecie proprio tre incontri della formazione nerazzurra nella stagione agonistica 2018-2019.
Le intercettazioni e le analisi informatiche degli smartphone sequestrati nel corso delle perquisizioni effettuate sui tre indagati hanno messo in luce, secondo gli inquirenti, l'esistenza di frodi in competizioni calcistiche del terzo campionato professionistico.
I 39enni Rosario Cavallaro, dipendente di una ditta privata, e Andrea Leanza, titolare di un centro scommesse, si sarebbero serviti della collaborazione di Maccarrone al fine di alterare l'esito delle partite, il numero dei calci d'angolo e in alcuni casi quello dei provvedimenti disciplinari emessi nei riguardi dei calciatori; le scommesse su eventi differenti rispetto al risultato finale del match, nelle intenzioni degli indagati, sarebbero potuti passare inosservati.
Le giocate sarebbero state compiute su piattaforme estere - in particolare maltesi - con lo scopo di eludere eventuali indagini.
Sono almeno tre gli incontri calcistici del girone C di Serie C 2018-2019 per i quali è stato accertato l'interesse delle tre persone poste ai domiciliari: Trapani-Bisceglie, Rende-Bisceglie e Bisceglie-Sicula Leonzio.
«Ti dico già che ieri noi dovevamo perdere almeno 2-0, c'hanno massacrati... Solo che per il momento ci sta girando bene, ok? E quindi siamo riusciti a fare un gol e tutto.. Ora, siccome io non lo so se sabato gioco... Se sabato non ci dovessi essere siamo rovinati». Questo il passaggio di una conversazione telefonica tra Giordano Maccarrone e un altro indagato.
La gara cui il calciatore si potrebbe riferire è Bisceglie-Matera del 6 ottobre 2018, terminata col successo dei nerazzurri per 1-0. Un match (Maccarrone giocò i primi 50 minuti) che non è oggetto delle indagini a differenza di quello successivo, giocato a Trapani il 13 ottobre, appunto di sabato, primo dei tre inclusi nelle carte delle indagini insieme al confronto casalingo con la Sicula Leonzio di martedì 16 ottobre (turno infrasettimanale, 0-0) e all'incontro perso a Rende domenica 21 ottobre: un 3-0 maturato nei primi diciotto minuti, con due reti della compagine calabrese. Maccarrone, schierato da titolare, fu ammonito dopo appena quattro giri di lancette e quindi repentinamente sostituito al 24° del primo tempo.
Le intercettazioni e le analisi informatiche degli smartphone sequestrati nel corso delle perquisizioni effettuate sui tre indagati hanno messo in luce, secondo gli inquirenti, l'esistenza di frodi in competizioni calcistiche del terzo campionato professionistico.
I 39enni Rosario Cavallaro, dipendente di una ditta privata, e Andrea Leanza, titolare di un centro scommesse, si sarebbero serviti della collaborazione di Maccarrone al fine di alterare l'esito delle partite, il numero dei calci d'angolo e in alcuni casi quello dei provvedimenti disciplinari emessi nei riguardi dei calciatori; le scommesse su eventi differenti rispetto al risultato finale del match, nelle intenzioni degli indagati, sarebbero potuti passare inosservati.
Le giocate sarebbero state compiute su piattaforme estere - in particolare maltesi - con lo scopo di eludere eventuali indagini.
Sono almeno tre gli incontri calcistici del girone C di Serie C 2018-2019 per i quali è stato accertato l'interesse delle tre persone poste ai domiciliari: Trapani-Bisceglie, Rende-Bisceglie e Bisceglie-Sicula Leonzio.
«Ti dico già che ieri noi dovevamo perdere almeno 2-0, c'hanno massacrati... Solo che per il momento ci sta girando bene, ok? E quindi siamo riusciti a fare un gol e tutto.. Ora, siccome io non lo so se sabato gioco... Se sabato non ci dovessi essere siamo rovinati». Questo il passaggio di una conversazione telefonica tra Giordano Maccarrone e un altro indagato.
La gara cui il calciatore si potrebbe riferire è Bisceglie-Matera del 6 ottobre 2018, terminata col successo dei nerazzurri per 1-0. Un match (Maccarrone giocò i primi 50 minuti) che non è oggetto delle indagini a differenza di quello successivo, giocato a Trapani il 13 ottobre, appunto di sabato, primo dei tre inclusi nelle carte delle indagini insieme al confronto casalingo con la Sicula Leonzio di martedì 16 ottobre (turno infrasettimanale, 0-0) e all'incontro perso a Rende domenica 21 ottobre: un 3-0 maturato nei primi diciotto minuti, con due reti della compagine calabrese. Maccarrone, schierato da titolare, fu ammonito dopo appena quattro giri di lancette e quindi repentinamente sostituito al 24° del primo tempo.