Sentenza Tar, il Pd: «Angarano si faccia un esame di coscienza»
Nota dei dem: «Siamo seriamente preoccupati per il futuro della nostra città»
venerdì 22 novembre 2019
9.57
«Siamo seriamente preoccupati per il futuro della nostra amata città». Questo lo stato d'animo espresso, attraverso una nota, dalla segreteria del Partito Democratico di Bisceglie.
«Leggiamo con sconcerto la sentenza del Tar che ha certificato le carenze degli attuali amministratori seduti su Palazzo San Domenico. Creano ancor più sgomento le superficiali dichiarazioni del sindaco nonché la chiusura di palazzo di città alle opposizioni che avevano indetto una conferenza stampa. Tutto questo non è tollerabile per il Pd di Bisceglie».
Ormai siamo al punto di non ritorno, chiediamo al sindaco Angarano di fare un esame di coscienza sul suo operato e di effettuare la scelta giusta; una scelta che permetta a Bisceglie di avere una guida all'altezza delle sfide che l'attendono».
«Leggiamo con sconcerto la sentenza del Tar che ha certificato le carenze degli attuali amministratori seduti su Palazzo San Domenico. Creano ancor più sgomento le superficiali dichiarazioni del sindaco nonché la chiusura di palazzo di città alle opposizioni che avevano indetto una conferenza stampa. Tutto questo non è tollerabile per il Pd di Bisceglie».
«Angarano si faccia un esame di coscienza»
«Il rispetto per le istituzioni, tutte, e per la democrazia sono valori imprescindibili come è sacrosanto avere una guida capace, sicura e determinata a favorire il benessere della comunità e delle future generazioni. Ad oggi le soluzioni profetizzate dai palchi della campagna elettorale non hanno avuto corso, anzi i problemi sono aumentati: città allo sbando, problemi di igiene, problemi di sicurezza, problemi di lavoro, mancanza di programmazione ecc..Ormai siamo al punto di non ritorno, chiediamo al sindaco Angarano di fare un esame di coscienza sul suo operato e di effettuare la scelta giusta; una scelta che permetta a Bisceglie di avere una guida all'altezza delle sfide che l'attendono».