Sequestrate due tonnellate di cozze "alla diossina" dirette a Bisceglie
Il carico, allevato in una zona del mar piccolo di Taranto inibita alla pesca, è stato intercettato dalle forze dell'ordine
mercoledì 29 giugno 2022
14.44
La Guardia Costiera di Taranto e gli agenti del Commissariato Borgo della Polizia di Stato del capoluogo ionico hanno intercettato e sequestrato, nel corso di un'operazione congiunta, due tonnellate di cozze provenienti dal primo seno del Mar Piccolo di Taranto, dove vige il divieto di raccolta a causa dell'elevata presenza di diossina e Pcb, sostanze fortemente cancerogene e dannose per la salute. Il carico, secondo quanto ricostruito, era diretto a Bisceglie.
L'operazione si è svolta in collaborazione con l'Asl tarantina. L'ingente prodotto ittico è stato rinvenuto a bordo di un furgone fermato per un controllo in strada Citrezze, nei pressi dei cantieri navali di Taranto. Una volta acceratata la provenienza dei mitili, destinati all'immissione sul mercato ittico biscegliese, Guardia Costiera e Polizia di Stato hanno identificato il titolare dell'azienda responsabile, disponendo il sequestro e la successiva distruzione del materiale a cura di un'impresa specializzata. Il veicolo commerciale adibito al trasporto delle cozze è stato preso in custodia dalla Guardia Costiera mentre il titolare della ditta è stato denunciato per commercio di sostanze alimentari nocive e l'inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità.
L'operazione si è svolta in collaborazione con l'Asl tarantina. L'ingente prodotto ittico è stato rinvenuto a bordo di un furgone fermato per un controllo in strada Citrezze, nei pressi dei cantieri navali di Taranto. Una volta acceratata la provenienza dei mitili, destinati all'immissione sul mercato ittico biscegliese, Guardia Costiera e Polizia di Stato hanno identificato il titolare dell'azienda responsabile, disponendo il sequestro e la successiva distruzione del materiale a cura di un'impresa specializzata. Il veicolo commerciale adibito al trasporto delle cozze è stato preso in custodia dalla Guardia Costiera mentre il titolare della ditta è stato denunciato per commercio di sostanze alimentari nocive e l'inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità.