«Servizio affidato nonostante graduatorie valide di oss e infermieri»

La Fials contesta all'Asl Bt l'assegnazione a una cooperativa esterna

giovedì 15 ottobre 2020
Una delibera dell'Asl Bt è oggetto delle rimostranze della Fials. L'azienda sanitaria, lo scorso 25 settembre, ha istituito tramite delibera un "servizio di supporto al Dipartimento di Prevenzione per fronteggiare l'emergenza Covid nelle scuole e nei servizi educativi per l'infanzia", con affidamento diretto alla Cooperativa Auxilium di Senise, nel potentino, per un impegno complessivo di spesa pari a poco più di 60 mila euro.

L'organizzazione sindacale, attraverso una nota diffusa dal segretario generale Massimo Mincuzzi e dai segretari provinciali Bat, i biscegliesi Angelo Somma e Sergio Di Liddo, ha contestato quanto contenuto nel deliberato: «Si afferma che è stata verificata preliminarmente la non disponibilità di personale interno alla Asl Bt da destinare al citato servizio di supporto, mentre non ci risulta che sia stato pubblicato alcun avviso interno, rivolto al personale, nella modalità e nelle forme della massima pubblicità, né tantomeno alcuna informativa risulta essere stata fornita in merito alle organizzazioni sindacali e alla Rsu aziendale».

La Fials ha rimarcato che «l'Asl Bt è in possesso una graduatoria valida per il reclutamento a tempo determinato di operatori socio sanitari, (delibera del Direttore generale Asl Bt n° 1 del 04/01/2018) con già manifestazione di disponibilità all'assunzione da parte di circa 50 candidati, ma evidentemente non ha inteso di utilizzarla. Stessa cosa per quanto riguarda il personale infermieristico atteso che anche in questo caso l'Asl Bt ha una graduatoria valida per il reclutamento a tempo determinato di Cps infermiere (delibera del Direttore Generale Asl Bt n° 2844 del 28/12/2017) per la quale ci risultano essere ancora disponibilità da parte dei candidati. Motivo per cui, a nostro modesto parere, nel giro di massimo 15 giorni sarebbe stato possibile reclutare sia gli operatori socio sanitari che gli infermieri, facendo così venire meno le motivazioni di tempestività citate nella deliberazione.

Per il sindacato, quanto accaduto è «un vero e proprio sgarbo da parte della Direzione Generale per tutti quei candidati idonei che hanno dato disponibilità alla Asl per un incarico e che ad oggi inconsapevoli di tutto ciò sperano ancora in una eventuale assunzione».

Mincuzzi, infine, ha chiesto all'assessorato alla salute e al direttore del Dipartimento promozione della salute della Regione Puglia «di conoscere se l'istituzione di un "servizio di supporto al Dipartimento di Prevenzione per fronteggiare l'emergenza Covid nelle scuole e nei servizi educativi per l'infanzia" e la relativa modalità di affidamento, che appare essere unica nel servizio sanitario regionale pugliese, debba essere istituito in tutte le Asl pugliesi, atteso che i cittadini pugliesi hanno diritto a ottenere uguali prestazioni da parte del servizio sanitario regionale su tutto il territorio pugliese».