Sulla Bisceglie-Andria si continua a morire ma lo svincolo per Corato-Trani è al buio da anni
La tragedia di sabato mattina, con la morte di un 42enne andriese, ripropone il dramma della scarsa sicurezza in quel tratto stradale
martedì 29 gennaio 2019
8.01
La drammatica notizia è rimbalzata per tutta la città nel volgere di poco tempo. La strada maledetta che collega Bisceglie e Andria aveva mietuto l'ennesima vittima..
Sabato 26 gennaio, alle 3:30 del mattino, un 42enne di Andria ha lasciato in un sol attimo la vita, incastrato tra le lamiere della sua autovettura, finita chissà come sotto un camion. La rabbia è stata quella di vedere quel groviglio di lamiere e di sangue in uno dei punti più pericolosi dei circa 16 chilometri della provinciale numero 13, ad un restringimento tra i più pericolosi della lunga e tortuosa strada, ad una curva che appena rimane bagnata sembra di pattinare su del sapone, tanto questa diventa viscida e crudele.
Ogni volta che accade una tragedia così assurda, ricordiamo in un sussulto le altre innumerevoli morti che si sono rincorse negli anni, ed ogni volta ci accorgiamo come le nostre speranze continuino a svanire, anche all'alba di un sabato mattina. Purtroppo tanto si è scritto e troppo si è atteso per rendere completamente sicura questa importante arteria stradale.
Dispiace constatare che forse, ancora una volta, sarebbero bastati degli accorgimenti per sperare che qualcosa di sanguinoso poteva essere scongiurato, come ad esempio degli svincoli illuminati.
È ormai da oltre un lustro che quei lunghi pali che costeggiano il ponte Kiwi che interseca la provinciale Trani-Corato, sono sempre miseramente spenti e non adempiono allo scopo per i quali sono stati sistemati, con spreco di denaro pubblico, ancora una volta non utilizzato per un obiettivo primario, ovvero di rendere più sicuro quel tratto stradale nelle ore notturne.
Potremmo sbagliarci, sicuramente dobbiamo dire che qualcosa è stato fatto, che gli allargamenti sono stati in parte compiuti e che è necessario essere prudenti a cominciare dal rispettare i limiti di velocità. Resta comunque il fatto che ogni azione possibile per facilitare la guida si rende più che mai necessaria e che pertanto è prioritario impegnarsi tutti affinché non solo i pali dell'illuminazione dello svincolo del ponte Kiwi tornino al più presto a dare luce, ma che si allarghi quel tratto di strada della curva a gomito, pericolosissima soprattutto per chi arriva da Bisceglie e deve immettersi sul rettilineo che porta al cavalcavia in direzione di Andria.
Auguriamoci quindi che al più presto si compiano da parte della provincia i dovuti lavori per rendere sempre più sicura questa importante strada di collegamento. Noi, nel nostro piccolo, cercheremo di tenere alta l'attenzione sugli interventi necessari e di ricordare quanto importante sia eliminare ogni possibile pericolo per una sempre più regolare viabilità sulla strada provinciale n° 13.
Sabato 26 gennaio, alle 3:30 del mattino, un 42enne di Andria ha lasciato in un sol attimo la vita, incastrato tra le lamiere della sua autovettura, finita chissà come sotto un camion. La rabbia è stata quella di vedere quel groviglio di lamiere e di sangue in uno dei punti più pericolosi dei circa 16 chilometri della provinciale numero 13, ad un restringimento tra i più pericolosi della lunga e tortuosa strada, ad una curva che appena rimane bagnata sembra di pattinare su del sapone, tanto questa diventa viscida e crudele.
Ogni volta che accade una tragedia così assurda, ricordiamo in un sussulto le altre innumerevoli morti che si sono rincorse negli anni, ed ogni volta ci accorgiamo come le nostre speranze continuino a svanire, anche all'alba di un sabato mattina. Purtroppo tanto si è scritto e troppo si è atteso per rendere completamente sicura questa importante arteria stradale.
Dispiace constatare che forse, ancora una volta, sarebbero bastati degli accorgimenti per sperare che qualcosa di sanguinoso poteva essere scongiurato, come ad esempio degli svincoli illuminati.
È ormai da oltre un lustro che quei lunghi pali che costeggiano il ponte Kiwi che interseca la provinciale Trani-Corato, sono sempre miseramente spenti e non adempiono allo scopo per i quali sono stati sistemati, con spreco di denaro pubblico, ancora una volta non utilizzato per un obiettivo primario, ovvero di rendere più sicuro quel tratto stradale nelle ore notturne.
Potremmo sbagliarci, sicuramente dobbiamo dire che qualcosa è stato fatto, che gli allargamenti sono stati in parte compiuti e che è necessario essere prudenti a cominciare dal rispettare i limiti di velocità. Resta comunque il fatto che ogni azione possibile per facilitare la guida si rende più che mai necessaria e che pertanto è prioritario impegnarsi tutti affinché non solo i pali dell'illuminazione dello svincolo del ponte Kiwi tornino al più presto a dare luce, ma che si allarghi quel tratto di strada della curva a gomito, pericolosissima soprattutto per chi arriva da Bisceglie e deve immettersi sul rettilineo che porta al cavalcavia in direzione di Andria.
Auguriamoci quindi che al più presto si compiano da parte della provincia i dovuti lavori per rendere sempre più sicura questa importante strada di collegamento. Noi, nel nostro piccolo, cercheremo di tenere alta l'attenzione sugli interventi necessari e di ricordare quanto importante sia eliminare ogni possibile pericolo per una sempre più regolare viabilità sulla strada provinciale n° 13.