Sicurezza, botta e risposta Simone-Ricchiuti
Il consigliere comunale di maggioranza: «Sconcertato dalla proposta di una nuova tassa». L'esponente dell'associazione imprenditori: «Sono estraneo all'agone politico»
martedì 31 ottobre 2017
18.01
Botta e risposta tra Gaetano Simone, consigliere comunale di maggioranza e il componente dell'associazione imprenditori biscegliesi Alessandro Ricchiuti.
Secondo l'esponente dell'amministrazione comunale, il professionista biscegliese avrebbe esposto, nel corso dell'incontro pubblico organizzato da Bisceglie 2018, l'intenzione di istituire una nuova tassa: «Leggo sconcertato della "geniale" e straordinaria proposta che nasce dalle fervide menti di Alessandro Ricchiuti e Sergio Silvestris durante l'incontro politico-elettorale che si è tenuto lunedì sera nella sede di Forza Italia sul tema della sicurezza. Eravamo curiosi di sapere quali fossero le soluzioni per rafforzare la sicurezza dei cittadini.
Bene, oltre a riprendere e copiare fatti concreti già adottati dall'amministrazione comunale, ecco la soluzione che non ti aspetti: una nuova tassa di 500 euro da far pagare ai cittadini ed imprenditori. Una nuova tassa che è esattamente il contrario di quelle che sono le politiche comunali più moderne, incentivate dai comitati provinciali per l'ordine pubblico e la sicurezza, basate sulla detassazione e defiscalizzazione di tutti gli investimenti in materia, come la videosorveglianza.
Ricordo in tal senso che l'amministrazione comunale, guidata da Francesco Spina, ha introdotto un bonus fiscale a favore di chi installa un impianto di videosorveglianza. Esattamente il contrario, quindi, di chi vuole introdurre un'aberrante tassa sulla sicurezza dei cittadini. Superfluo ribadire che ci batteremo fortemente perché l'idea di una nuova tassa, voluta da Forza Italia, Ricchiuti e Silvestris, non venga applicata sui cittadini biscegliesi.
Quale presidente della I Commissione del comune di Bisceglie, nei prossimi giorni, approfondirò la possibilità di detrarre fiscalmente anche eventuali contratti e spese di vigilanza privata, sulla falsariga di quanto già fatto per la videosorveglianza, grazie alla quale sono stati individuati e arrestati numerosi responsabili di gravi reati. Il dato politico emerso ieri sera comunque è chiaro: le menti biscegliesi di Forza Italia propongono non più "1 milione di posti di lavoro" ma una nuova tassa di 500 euro per imprenditori e cittadini. Se il buongiorno si vede dal mattino… in bocca al lupo per le prossime geniali intuizioni».
Replica a stretto giro di Alessandro Ricchiuti, tirato in ballo in modo improprio nella contrapposizione politico-amministrativa peraltro tenuta fuori da Bisceglie 2018 nel corso del confronto, in cui si è discusso fondamentalmente di idee: «Durante l'intervento di lunedì in largo Caduti Corazzata Roma, invitato come esperto e componente dell'associazione degli Imprenditori biscegliesi, ho evidenziato il problema della sicurezza nella zona industriale e nella zona artigianale senza voler né fare politica o polemica. Alle associazioni ed agli imprenditori il compito di proporre ed autoregolamentarsi, ai politici affrontare e risolvere la tematica della sicurezza» ha tagliato corto il professionista biscegliese.
La polemica appare oggettivamente forzata e pretestuosa: nel corso del suo intervento Alessandro Ricchiuti (che non risulta componente né simpatizzante di Forza Italia) non ha parlato di "tasse" o "contributi" a carico di imprenditori e tanto meno sulle spalle dei cittadini ma si è limitato a proporre una maggiore condivisione dei costi per la videosorveglianza che già da tempo le aziende biscegliesi sostengono singolarmente attraverso la perimetrazione e la guardiania comune delle aree della zona artigianale e della zona industriale.
Secondo l'esponente dell'amministrazione comunale, il professionista biscegliese avrebbe esposto, nel corso dell'incontro pubblico organizzato da Bisceglie 2018, l'intenzione di istituire una nuova tassa: «Leggo sconcertato della "geniale" e straordinaria proposta che nasce dalle fervide menti di Alessandro Ricchiuti e Sergio Silvestris durante l'incontro politico-elettorale che si è tenuto lunedì sera nella sede di Forza Italia sul tema della sicurezza. Eravamo curiosi di sapere quali fossero le soluzioni per rafforzare la sicurezza dei cittadini.
Bene, oltre a riprendere e copiare fatti concreti già adottati dall'amministrazione comunale, ecco la soluzione che non ti aspetti: una nuova tassa di 500 euro da far pagare ai cittadini ed imprenditori. Una nuova tassa che è esattamente il contrario di quelle che sono le politiche comunali più moderne, incentivate dai comitati provinciali per l'ordine pubblico e la sicurezza, basate sulla detassazione e defiscalizzazione di tutti gli investimenti in materia, come la videosorveglianza.
Ricordo in tal senso che l'amministrazione comunale, guidata da Francesco Spina, ha introdotto un bonus fiscale a favore di chi installa un impianto di videosorveglianza. Esattamente il contrario, quindi, di chi vuole introdurre un'aberrante tassa sulla sicurezza dei cittadini. Superfluo ribadire che ci batteremo fortemente perché l'idea di una nuova tassa, voluta da Forza Italia, Ricchiuti e Silvestris, non venga applicata sui cittadini biscegliesi.
Quale presidente della I Commissione del comune di Bisceglie, nei prossimi giorni, approfondirò la possibilità di detrarre fiscalmente anche eventuali contratti e spese di vigilanza privata, sulla falsariga di quanto già fatto per la videosorveglianza, grazie alla quale sono stati individuati e arrestati numerosi responsabili di gravi reati. Il dato politico emerso ieri sera comunque è chiaro: le menti biscegliesi di Forza Italia propongono non più "1 milione di posti di lavoro" ma una nuova tassa di 500 euro per imprenditori e cittadini. Se il buongiorno si vede dal mattino… in bocca al lupo per le prossime geniali intuizioni».
Replica a stretto giro di Alessandro Ricchiuti, tirato in ballo in modo improprio nella contrapposizione politico-amministrativa peraltro tenuta fuori da Bisceglie 2018 nel corso del confronto, in cui si è discusso fondamentalmente di idee: «Durante l'intervento di lunedì in largo Caduti Corazzata Roma, invitato come esperto e componente dell'associazione degli Imprenditori biscegliesi, ho evidenziato il problema della sicurezza nella zona industriale e nella zona artigianale senza voler né fare politica o polemica. Alle associazioni ed agli imprenditori il compito di proporre ed autoregolamentarsi, ai politici affrontare e risolvere la tematica della sicurezza» ha tagliato corto il professionista biscegliese.
La polemica appare oggettivamente forzata e pretestuosa: nel corso del suo intervento Alessandro Ricchiuti (che non risulta componente né simpatizzante di Forza Italia) non ha parlato di "tasse" o "contributi" a carico di imprenditori e tanto meno sulle spalle dei cittadini ma si è limitato a proporre una maggiore condivisione dei costi per la videosorveglianza che già da tempo le aziende biscegliesi sostengono singolarmente attraverso la perimetrazione e la guardiania comune delle aree della zona artigianale e della zona industriale.