Sicurezza, Simone replica a Pizzi: «Bisceglie 2018 non può cambiare le carte in tavola»
Il consigliere comunale attacca Silvestris su differenziata e Tari
giovedì 9 novembre 2017
9.41
Si trascina, seppure lentamente, la polemica tra maggioranza e coalizione Bisceglie 2018. Oggetto del contendere, le proposte avanzate dal gruppo civico vicino a Sergio Silvestris in materia di sicurezza nel corso di un incontro pubblico, contestate dal consigliere comunale Gaetano Simone, cui ha già risposto Domenico Pizzi.
L'esponente dell'amministrazione comunale è nuovamente intervenuto sulla questione: «A distanza di 9 giorni viene partorita una stupenda risposta "seria e ponderata" che leggo a nome di tale Domenico Pizzi di cui non è chiaro il ruolo politico e/o amministrativo nell'ambito della coalizione Bisceglie 2018. Avrei preferito la risposta del coordinatore del movimento auspicando che la firma del Signor Pizzi non sia il pretesto per una ulteriore smentita o marcia indietro circa il contenuto delle sue dichiarazioni.
Non intendo replicare, ma come cittadino biscegliese un po' preoccupato vorrei chiedere: "Ma questi 500 euro che Bisceglie 2018 vuole far pagare agli imprenditori-cittadini biscegliesi che sono? Una tassa, un contributo o altro?"
Quanto alla Tari, al signor Pizzi non mancherà di chiedere ai suoi amici di Forza Italia il perché a livello nazionale abbiano votato la trasformazione (termine poco tecnico, ma che rende l'idea) della Tarsu in Tari, cioè in una tariffa che non può essere ridotta dai singoli comuni.
E poi un'ultima domanda al suo amico Sergio Silvestris: "Perché quando era responsabile della differenziata nell'amministrazione Spina ha festeggiato il raggiungimento della percentuale del 13% ed oggi contesta l'avvenuta quadruplicazione al 66% dell'amministrazione Spina-Fata?"
E l'ultima davvero: "Perché l'allora consigliere delegato di Forza Italia non ridusse la Tari? Avrà scoperto solo oggi la ricetta miracolosa?"
A Bisceglie 2018 l'ardua risposta, ai posteri le sentenze democratiche.
P. S. Senza manine! Intelligenti pauca».
L'esponente dell'amministrazione comunale è nuovamente intervenuto sulla questione: «A distanza di 9 giorni viene partorita una stupenda risposta "seria e ponderata" che leggo a nome di tale Domenico Pizzi di cui non è chiaro il ruolo politico e/o amministrativo nell'ambito della coalizione Bisceglie 2018. Avrei preferito la risposta del coordinatore del movimento auspicando che la firma del Signor Pizzi non sia il pretesto per una ulteriore smentita o marcia indietro circa il contenuto delle sue dichiarazioni.
Non intendo replicare, ma come cittadino biscegliese un po' preoccupato vorrei chiedere: "Ma questi 500 euro che Bisceglie 2018 vuole far pagare agli imprenditori-cittadini biscegliesi che sono? Una tassa, un contributo o altro?"
Quanto alla Tari, al signor Pizzi non mancherà di chiedere ai suoi amici di Forza Italia il perché a livello nazionale abbiano votato la trasformazione (termine poco tecnico, ma che rende l'idea) della Tarsu in Tari, cioè in una tariffa che non può essere ridotta dai singoli comuni.
E poi un'ultima domanda al suo amico Sergio Silvestris: "Perché quando era responsabile della differenziata nell'amministrazione Spina ha festeggiato il raggiungimento della percentuale del 13% ed oggi contesta l'avvenuta quadruplicazione al 66% dell'amministrazione Spina-Fata?"
E l'ultima davvero: "Perché l'allora consigliere delegato di Forza Italia non ridusse la Tari? Avrà scoperto solo oggi la ricetta miracolosa?"
A Bisceglie 2018 l'ardua risposta, ai posteri le sentenze democratiche.
P. S. Senza manine! Intelligenti pauca».