Sinergia fra Tony Cassanelli e Caparezza

Lo scultore di origini biscegliesi ha collaborato alla realizzazione dell'art work dell'album "Exuvia"

martedì 11 maggio 2021
Lo scultore di origini biscegliesi Tony Cassanelli ha partecipato alla realizzazione dell'art work di "Exuvia", l'ultimo album del molfettese Caparezza, al secolo Michele Salvemini. Una sinergia resa possibile dal "gancio" Albert D'Andrea, fotografo e direttore artistico di diversi progetti del musicista, oltre che cofondatore, con lo stesso Cassanelli e Carmine Croce, dello studio per la produzione di video arte "SubVision Project".

Il termine latino "Exuvia" definisce l'esoscheletro che molti insetti o artropodi in generale abbandonano in natura dopo la muta: un esempio noto a tutti è quello della cicala. Caparezza ha posato dal vivo: l'opera eseguita da Cassanelli rappresenta dunque, in una vera e propria scultura, il guscio di vuoto del cantante, che uscendo da esso, ha lasciato uno squarcio lungo tutto il dorso della sua antica pelle, ora rimasta abbandonata nel mistero della foresta.

L'opera di Cassanelli, che da anni vive e lavora tra Toscana e Portogallo, è stata eseguita con tecniche tradizionali sempre più in disuso, proprio a simboleggiare, in coerenza con il concetto di "Exuvia" - l'idea di qualcosa che si stia perdendo, una materia in abbandono a causa dell'inevitabile mutare dei tempi - come ha affermato lo stesso artista. La creazione è stata modellata in creta e formata in gesso con una tecnica antica detta "a tasselli", e successivamente patinata con la tecnica dell'encausto, tecnica in cui la cerasi mischia al colore fondendosi sul gesso dell'opera.

«Stimo profondamente il lavoro di Michele quanto la sua persona: è un artista attento ad ogni dettaglio della sua opera, ad ogni sfumatura della sua poetica e ancor più importante e raro, è un artista umanamente e professionalmente coerente coni contenuti della sua arte, questo fa di lui una perla rara nel panorama artistico contemporaneo» ha commentato Tony Cassanelli.