Elezioni, Sinistra Italiana si chiama fuori: «Non ci sono le condizioni per un nostro coinvolgimento diretto»
Pasquale Pozzolungo: «Valuteremo comunque chi meglio saprà interpretare quell'esigenza di cambiamento che, secondo noi, la città necessita»
venerdì 13 aprile 2018
15.02
Sinistra Italiana, attraverso una nota dettagliata del suo riferimento locale Pasquale Pozzolungo, ha analizzato l'attuale quadro politico nazionale e biscegliese giungendo a importanti e significative conclusioni.
«Le elezioni politiche del 4 marzo 2018, con la sconfitta del Partito Democratico, hanno determinato uno sconvolgimento del quadro politico nazionale che a tutt'oggi rende difficile la formazione di un nuovo Governo. Lo sconvolgimento è ben maggiore se si guarda al risultato conseguito in particolare nel Sud Italia Movimento 5 Stelle con percentuali che mediamente superano il 40% dei voti.
A Bisceglie, tra Camera dei deputati e Senato il Movimento 5 Stelle ottiene la media del 50%, e il Pd, con l'invasione della confraternita Francesco Spina & compagnia bella, ottiene lo stupendo risultato di aver perso 661 elettori e l'1,5% dei voti rispetto alle politiche del 2013.
Che piaccia o non piaccia a quanti ne avevano frettolosamente decretata la fine, è la questione meridionale ad aver messo il segno profondo su queste elezioni e nessun governo potrà pensare di glissare sulla questione, come nessuna amministrazione comunale meridionale potrà pensare di poter governare la città senza un progetto che si inserisca in una battaglia per la rinascita del Sud.
Bisceglie continua la sua fase elettorale a giugno per il rinnovo dell'amministrazione comunale con il balletto di liste "civiche" promosse soprattutto da personaggi che in gran parte sono ben piantati in partiti storici o strutturati su scala nazionale. È una squallida finzione dietro la quale si tenta di nascondere trasformismi e derive politico-morali che consentono di confezionare situazioni opache per ogni uso e consumo: non si tratta di aggregazioni con un chiaro riferimento al campo politico-ideale e, pro bono pacis, evitiamo di citare nomi e cognomi e le bandiere tante volte sventolate per manifestare ideali "civicamente" cestinati.
La proliferazione esagerata delle liste civiche, fenomeno che avevamo già sottolineato nel primo mandato Spina, ha portato a un fenomeno di familismo amorale e di spasmodico narcisismo partecipativo(un candidato per ogni condominio) che ha fatto venire alla ribalta molte volte una classe politica amministrativa non sempre all'altezza dei suoi compiti. La rincorsa verso un civismo esasperato ha estromesso i simboli di partito, portatori di progettualità e passione, dalla competizione elettorale visti come ostacolo al conseguimento di risultati elettorali prettamente personali.
Alle ultime elezioni politiche del 4 marzo il risultato della proposta di Liberi e Uguali, di cui Sinistra Italiana era uno dei pilastri principali, non ha ottenuto un risultato esaltante, punendo oltremodo il lodevole tentativo di unire la Sinistra! Al momento rimane incertezza sul futuro di questa esperienza a livello nazionale.
Intanto a Bisceglie il comitato elettorale di Liberi e Uguali ha esaurito i suoi compiti.
Sinistra italiana Bisceglie ritiene e sottolinea che al momento non ci sono le condizioni politiche per un nostro diretto coinvolgimento nella competizione amministrativa locale.
Più che sulla gara nominalistica al candidato sindaco, Sinistra italiana intende partecipare al dibattito cittadino con un confronto serrato con le forze politiche (ahinoi solo civiche) sui contenuti dei programmi per valutare chi meglio saprà interpretare quell'esigenza di cambiamento che, secondo noi, la città necessita».
«Le elezioni politiche del 4 marzo 2018, con la sconfitta del Partito Democratico, hanno determinato uno sconvolgimento del quadro politico nazionale che a tutt'oggi rende difficile la formazione di un nuovo Governo. Lo sconvolgimento è ben maggiore se si guarda al risultato conseguito in particolare nel Sud Italia Movimento 5 Stelle con percentuali che mediamente superano il 40% dei voti.
A Bisceglie, tra Camera dei deputati e Senato il Movimento 5 Stelle ottiene la media del 50%, e il Pd, con l'invasione della confraternita Francesco Spina & compagnia bella, ottiene lo stupendo risultato di aver perso 661 elettori e l'1,5% dei voti rispetto alle politiche del 2013.
Che piaccia o non piaccia a quanti ne avevano frettolosamente decretata la fine, è la questione meridionale ad aver messo il segno profondo su queste elezioni e nessun governo potrà pensare di glissare sulla questione, come nessuna amministrazione comunale meridionale potrà pensare di poter governare la città senza un progetto che si inserisca in una battaglia per la rinascita del Sud.
Bisceglie continua la sua fase elettorale a giugno per il rinnovo dell'amministrazione comunale con il balletto di liste "civiche" promosse soprattutto da personaggi che in gran parte sono ben piantati in partiti storici o strutturati su scala nazionale. È una squallida finzione dietro la quale si tenta di nascondere trasformismi e derive politico-morali che consentono di confezionare situazioni opache per ogni uso e consumo: non si tratta di aggregazioni con un chiaro riferimento al campo politico-ideale e, pro bono pacis, evitiamo di citare nomi e cognomi e le bandiere tante volte sventolate per manifestare ideali "civicamente" cestinati.
La proliferazione esagerata delle liste civiche, fenomeno che avevamo già sottolineato nel primo mandato Spina, ha portato a un fenomeno di familismo amorale e di spasmodico narcisismo partecipativo(un candidato per ogni condominio) che ha fatto venire alla ribalta molte volte una classe politica amministrativa non sempre all'altezza dei suoi compiti. La rincorsa verso un civismo esasperato ha estromesso i simboli di partito, portatori di progettualità e passione, dalla competizione elettorale visti come ostacolo al conseguimento di risultati elettorali prettamente personali.
Alle ultime elezioni politiche del 4 marzo il risultato della proposta di Liberi e Uguali, di cui Sinistra Italiana era uno dei pilastri principali, non ha ottenuto un risultato esaltante, punendo oltremodo il lodevole tentativo di unire la Sinistra! Al momento rimane incertezza sul futuro di questa esperienza a livello nazionale.
Intanto a Bisceglie il comitato elettorale di Liberi e Uguali ha esaurito i suoi compiti.
Sinistra italiana Bisceglie ritiene e sottolinea che al momento non ci sono le condizioni politiche per un nostro diretto coinvolgimento nella competizione amministrativa locale.
Più che sulla gara nominalistica al candidato sindaco, Sinistra italiana intende partecipare al dibattito cittadino con un confronto serrato con le forze politiche (ahinoi solo civiche) sui contenuti dei programmi per valutare chi meglio saprà interpretare quell'esigenza di cambiamento che, secondo noi, la città necessita».