Sorpresi a pescare ricci sul litorale marchigiano: quattro biscegliesi multati
La Guardia di Finanza di Ancona ha sequestrato oltre mille esemplari
domenica 27 maggio 2018
14.19
Sono stati sorpresi nella serata di sabato 26 maggio dai finanzieri di Ancona intenti nel pescare ricci di mare al Passetto, nota spiaggia rocciosa sul litorale del capoluogo marchigiano, utilizzando, secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, strumenti vietati. Quattro biscegliesi, tre uomini e una donna, sono stati perciò multati.
Una vedetta della Guardia di Finanza e un pattuglia di pronto intervento 117 sono intervenute, da mare e da terra, per constatare la presenza di un sub, munito di bombola, che alla vista dell'imbarcazione è uscito dall'acqua dirigendosi, insieme ad altre persone, verso il luogo in cui era parcheggiata un'auto. Qui gli uomini della Gdf hanno bloccato il gruppo effettuando un sequestro di mille esemplari di ricci di mare.
Condotti presso la caserma della Stazione Navale della Guardia di Finanza, i quattro hanno affermato di essersi recati in trasferta nelle Marche da Bisceglie, spiegando che i ricci di mare, gustati in particolare dai turisti, sono divenuti purtroppo una rarità nel basso Adriatico. La pesca del paracentrotus lividus è peraltro vietata in tutta Italia nei mesi di maggio e giugno al fine per consentire la riproduzione della specie.
L'attività di pesca sportiva del riccio di mare può essere svolta soltanto in apnea e con un limite di 50 pezzi e sono vietate la vendita e commercializzazione dei prodotti provenienti da tale attività.
La Gdf ha perciò sequestrato, oltre che il pescato (ancora vivo e nuovamente immesso in mare), anche la bombola. Comminata, ai danni dei quattro biscegliesi, una sanzione amministrativa di 4000 euro.
Una vedetta della Guardia di Finanza e un pattuglia di pronto intervento 117 sono intervenute, da mare e da terra, per constatare la presenza di un sub, munito di bombola, che alla vista dell'imbarcazione è uscito dall'acqua dirigendosi, insieme ad altre persone, verso il luogo in cui era parcheggiata un'auto. Qui gli uomini della Gdf hanno bloccato il gruppo effettuando un sequestro di mille esemplari di ricci di mare.
Condotti presso la caserma della Stazione Navale della Guardia di Finanza, i quattro hanno affermato di essersi recati in trasferta nelle Marche da Bisceglie, spiegando che i ricci di mare, gustati in particolare dai turisti, sono divenuti purtroppo una rarità nel basso Adriatico. La pesca del paracentrotus lividus è peraltro vietata in tutta Italia nei mesi di maggio e giugno al fine per consentire la riproduzione della specie.
L'attività di pesca sportiva del riccio di mare può essere svolta soltanto in apnea e con un limite di 50 pezzi e sono vietate la vendita e commercializzazione dei prodotti provenienti da tale attività.
La Gdf ha perciò sequestrato, oltre che il pescato (ancora vivo e nuovamente immesso in mare), anche la bombola. Comminata, ai danni dei quattro biscegliesi, una sanzione amministrativa di 4000 euro.