Libera il Futuro e Pro Natura: «Se il consiglio comunale avesse approvato Pug e osservazioni integrate la partita al Tar sarebbe chiusa»
Anche se il TAR confermasse sospensione c'è tempo fino a gennaio 2025 prima della cementificazione della costa di levante
lunedì 22 gennaio 2024
7.51
«In questi giorni si dovrebbe tenere l'udienza al TAR sulla sospensione della lottizzazione della Bi Marmi presumibilmente fino a gennaio 2025. Mesi fa, dopo l'adozione del PUG e le determinazioni dirigenziali conseguenti, i lottizzanti hanno fatto ricorso contro la sospensione. Ci auguriamo che in giudizio le ragioni sospensive, ribadite dal Dirigente della Ripartizione tecnica del Comune, reggano. Alternativamente potremmo davvero trovarci cantieri edili a levante da qui a poco» inizia così la nota di Libera il Futuro e Pro Natura sul tema della sospensione della lottizzazione della zona BiMarmi.
«Se all'udienza di merito, il Comune si fosse presentato con l'approvazione definitiva del PUG (integrato con il recepimento delle osservazioni di Libera il futuro o di altre di analogo contenuto), la partita sarebbe già chiusa. Di tempo ce n'era per concludere l'intero procedimento di approvazione, ma è evidente che sia mancata la volontà politica di procedere in tal senso. Nonostante numerose sollecitazioni pubbliche nulla si è mosso. E neanche il prossimo Consiglio comunale, convocato il prossimo 25 gennaio, vedrà calendarizzata almeno la discussione delle osservazioni» prosegue la nota.
«Anche se il TAR dovesse ribadire la sospensione della lottizzazione, c'è tempo forse fino a gennaio 2025 per scongiurare palazzi inutili sulla costa di levante. Per questo motivo chiediamo alla politica cittadina tutta che prenda posizione e, in particolare, a chi siede sugli scranni del Consiglio e in Giunta che si assuma la responsabilità di un indirizzo politico chiaro».
«Le osservazioni al PUG di Libera il futuro (le potete leggere qui), comprese quelle sulla maglia 165, sono sul tavolo da mesi ed è stata anche proposta, fuori dal procedimento di approvazione del piano urbanistico, la convocazione di una conferenza di servizi affinché sia ripensata totalmente la destinazione dell'area Bi Marmi anche concertando con i privati una soluzione diversa. Il silenzio assordante è l'unica risposta ricevuta. Ad oggi non è dato sapere, pareri tecnici dei dirigenti a parte, che visione ha questa amministrazione dello sviluppo della costa di levante, della tutela dei territori costieri e dello sviluppo urbanistico della città. Angarano e vecchi e nuovi alleati battano finalmente un colpo!» hanno aggiunto.
«E se continuassero a tacere dovremmo supporre che, con questo traccheggio, si voglia arrivare a gennaio 2025 senza l'approvazione definitiva del PUG e dando quindi il via libera alla costruzione di 300 appartamenti fronte mare alla Bi Marmi. A pensar male...» si conclude la nota.
«Se all'udienza di merito, il Comune si fosse presentato con l'approvazione definitiva del PUG (integrato con il recepimento delle osservazioni di Libera il futuro o di altre di analogo contenuto), la partita sarebbe già chiusa. Di tempo ce n'era per concludere l'intero procedimento di approvazione, ma è evidente che sia mancata la volontà politica di procedere in tal senso. Nonostante numerose sollecitazioni pubbliche nulla si è mosso. E neanche il prossimo Consiglio comunale, convocato il prossimo 25 gennaio, vedrà calendarizzata almeno la discussione delle osservazioni» prosegue la nota.
«Anche se il TAR dovesse ribadire la sospensione della lottizzazione, c'è tempo forse fino a gennaio 2025 per scongiurare palazzi inutili sulla costa di levante. Per questo motivo chiediamo alla politica cittadina tutta che prenda posizione e, in particolare, a chi siede sugli scranni del Consiglio e in Giunta che si assuma la responsabilità di un indirizzo politico chiaro».
«Le osservazioni al PUG di Libera il futuro (le potete leggere qui), comprese quelle sulla maglia 165, sono sul tavolo da mesi ed è stata anche proposta, fuori dal procedimento di approvazione del piano urbanistico, la convocazione di una conferenza di servizi affinché sia ripensata totalmente la destinazione dell'area Bi Marmi anche concertando con i privati una soluzione diversa. Il silenzio assordante è l'unica risposta ricevuta. Ad oggi non è dato sapere, pareri tecnici dei dirigenti a parte, che visione ha questa amministrazione dello sviluppo della costa di levante, della tutela dei territori costieri e dello sviluppo urbanistico della città. Angarano e vecchi e nuovi alleati battano finalmente un colpo!» hanno aggiunto.
«E se continuassero a tacere dovremmo supporre che, con questo traccheggio, si voglia arrivare a gennaio 2025 senza l'approvazione definitiva del PUG e dando quindi il via libera alla costruzione di 300 appartamenti fronte mare alla Bi Marmi. A pensar male...» si conclude la nota.