Sospensione ricoveri Covid in due reparti, Fials soddisfatta
Somma e Di Liddo: «L'ospedale non poteva continuare ad essere ancora ostaggio della pandemia»
giovedì 12 maggio 2022
«Grazie a tutti gli operatori sanitari che, con impegno, sacrificio e spirito di abnegazione hanno affrontato l'emergenza sanitaria professionalmente su tutto il territorio». Queste le parole con cui Angelo Somma e Sergio Di Liddo, componenti della segreteria Fials Bat, hanno inteso commentare la disposizione con cui il Direttore Generale dell'Asl Bt Tiziana Dimatteo ha sancito, di concerto con il Direttore Sanitario Alessandro Scelzi, la sospensione con decorrenza immediata dei ricoveri di pazienti Covid nelle unità operative di medicina interna e cardiologia dell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie.
«Dopo la riattivazione delle attività ordinarie del reparto di chirurgia generale e radiologia, a breve, dopo le dimissioni dei pazienti Covid attualmente ricoverati e le dovute operazioni di sanificazione degli ambienti sarà possibile riprendere tutte le attività sanitarie ordinarie anche per quei due reparti» hanno osservato gli esponenti territoriali della Fials, organizzazione sindacale fortemente radicata in ambito sanitario.
«La stessa disposizione dell'Asl Bt richiama la stretta osservanza della nota interna n° 32663 del 3 maggio scorso, a firma del Direttore medico dell'ospedale di Bisceglie Pierangela Nardella, secondo la quale è previsto che i pazienti positivi al Covid asintomatici/paucisintomatici siano presi in carico e gestiti nelle stanze di isolamento (Covid room) presenti in tutte le unità operative dei presidi ospedalieri di competenza territoriale dell'Asl Bt: in sostanza, le strutture di Andria e Barletta devono potersi gestire i loro pazienti affetti da altre patologie che risultano positivi al Covid senza scaricare tutto sull'ospedale di Bisceglie» hanno sottolineato i rappresentanti della Fials.
«L'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie, di fatto chiuso all'attività ordinaria per più di due anni a causa della pandemia, non poteva continuare ad essere ancora ostaggio del Covid, anche dopo il 31 marzo 2022, data di scadenza dello stato di emergenza sanitaria» hanno rimarcato Somma e Di Liddo, ringraziando i vertici dell'Asl Bt e il primario Nardella «per aver accolto le nostre pressanti sollecitazioni in merito alla riconversione del presidio ospedaliero biscegliese».
«Dopo la riattivazione delle attività ordinarie del reparto di chirurgia generale e radiologia, a breve, dopo le dimissioni dei pazienti Covid attualmente ricoverati e le dovute operazioni di sanificazione degli ambienti sarà possibile riprendere tutte le attività sanitarie ordinarie anche per quei due reparti» hanno osservato gli esponenti territoriali della Fials, organizzazione sindacale fortemente radicata in ambito sanitario.
«La stessa disposizione dell'Asl Bt richiama la stretta osservanza della nota interna n° 32663 del 3 maggio scorso, a firma del Direttore medico dell'ospedale di Bisceglie Pierangela Nardella, secondo la quale è previsto che i pazienti positivi al Covid asintomatici/paucisintomatici siano presi in carico e gestiti nelle stanze di isolamento (Covid room) presenti in tutte le unità operative dei presidi ospedalieri di competenza territoriale dell'Asl Bt: in sostanza, le strutture di Andria e Barletta devono potersi gestire i loro pazienti affetti da altre patologie che risultano positivi al Covid senza scaricare tutto sull'ospedale di Bisceglie» hanno sottolineato i rappresentanti della Fials.
«L'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie, di fatto chiuso all'attività ordinaria per più di due anni a causa della pandemia, non poteva continuare ad essere ancora ostaggio del Covid, anche dopo il 31 marzo 2022, data di scadenza dello stato di emergenza sanitaria» hanno rimarcato Somma e Di Liddo, ringraziando i vertici dell'Asl Bt e il primario Nardella «per aver accolto le nostre pressanti sollecitazioni in merito alla riconversione del presidio ospedaliero biscegliese».