Sospesi gli incontri in presenza di catechismo, percorsi formativi e organismi diocesani

Nuove disposizioni dell'Arcivescovo D'Ascenzo. Nessuna modifica per le celebrazioni eucaristiche e le funzioni liturgiche

giovedì 5 novembre 2020
Sua Eccellenza Monsignor Leonardo D'Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, ha disposto nuove misure a seguito di quanto contenuto nel Dpcm del 3 novembre, naturalmente ai fini di scongiurare il rischio di un'ulteriore diffusione del contagio da Covid.

Sono stati perciò sospesi, fino al prossimo 3 dicembre, tutti gli incontri in presenza riguardanti la catechesi per l'iniziazione cristiana, relativi ai percorsi formativi degli adolescenti, dei giovani e degli adulti, proposti dalle parrocchie, dalle associazioni e dai movimenti, del clero, a carattere spirituale e formativo, degli organismi di partecipazione a livello diocesano, zonale, parrocchiale e confraternale.

Le celebrazioni eucaristiche e le altre funzioni liturgiche rimarranno consentite secondo il protocollo del 7 maggio scorso, successivamente aggiornato e ampiamente collaudato in questi mesi. «I fanciulli e i ragazzi che frequentano i percorsi formativi delle nostre parrocchie, siano invitati a proseguire il loro itinerario di iniziazione alla fede cristiana mediante la partecipazione alle funzioni liturgiche» ha scritto l'Arcivescovo.

«Inoltre, incoraggio i parroci, i catechisti e gli educatori a non rinunciare alla loro missione educativa, continuando ad accompagnare i ragazzi e le loro famiglie mediante l'utilizzo, dove possibile, dei moderni mezzi di comunicazione (social network, piattaforme web per meeting, ecc.) adottati in questi ultimi tempi, espressione di una preziosa creatività digitale messa al servizio della buona causa del Vangelo della gioia che riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù (cfr Evangelii gaudium, 1)» ha aggiunto.

«Auspico che sentimenti di prossimità e solidarietà si facciano predominanti nei cuori ed effettivi nelle opere per alleviare il disagio di tanti in questa fase, primi fra tutti i piccoli che non potranno vivere la loro esperienza scolastica e catechetica nella forma ordinaria e consueta.
La viva esortazione ad una "Chiesa povera per i poveri" si faccia stile e impegno nell'ottica di una condivisione piena e responsabile dei problemi e delle criticità emergenti ancor più in questa fase nella nostra comunità, specie da parte dei più fragili e indigenti.
Affidando al Signore, mediante l'intercessione della Vergine Maria, la rinnovata speranza di superare la crisi attuale e di edificare un futuro più promettente, vi saluto con affetto di padre» ha concluso Monsignor Leonardo D'Ascenzo.