Spazio Civico: «Cosa respiriamo nella nostra città?»
L'allarme inquinamento e le proposte del movimento spontaneo di cittadini per migliorare l'impatto ambientale
mercoledì 15 febbraio 2023
8.23
«È recente l'ultimo rapporto di Legambiente sulla qualità dell'aria condotto sulla maggior parte dei capoluoghi di provincia italiani; e il risultato che ne è venuto fuori non è rassicurante». Lo ha dichiarato Leonardo Di Molfetta, portavoce del movimento "Spazio civico" di Bisceglie.
«Secondo l'agenzia europea dell'ambiente sono 250.000 le morti attribuibili nel 2020 alle polveri sottili; e, per contrastare questo pericolo, l'Europa ha ridotto ulteriormente dal 2030 i limiti inquinanti ammessi. Questo significa che le città dovranno ridurre il loro impatto ambientale, volenti o nolenti, se non vogliono incorrere in procedure di infrazione, sanzioni o, peggio, aumentare i decessi attribuibili all'inquinamento ambientale» ha spiegato.
«Ma qual è la qualità dell'aria a Bisceglie? Non essendo un capoluogo di provincia, la città non è rientrata nelle rilevazioni di Legambiente e anche dal sito dell'Arpa (agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell'ambiente) non si ricavano informazioni sulla qualità dell'aria respirata nella nostra città. Le più vicine con rilevazioni sono Molfetta, Andria e Barletta. Per questo, chiediamo innanzitutto all'amministrazione comunale di installare delle centraline di rilevamento degli agenti inquinanti o di chiedere agli enti competenti di eseguire le rilevazioni del caso, nei luoghi maggiormente esposti, come ad esempio la "provinciale", la zona industriale e anche quei punti nei quali talvolta si verificano incendi di rifiuti» ha aggiunto Di Molfetta.
«Con l'obiettivo di migliorare l'impatto ambientale è necessaria una visione politica diretta verso l'individuazione di zone a emissioni zero o a bassa emissione come le ztl e il miglioramento e l'incentivazione all'uso di massa del trasporto pubblico locale. Non è da trascurare l'incentivazione della mobilità elettrica condivisa, dai monopattini, alle bici, agli scooter, fino alle auto come anche la realizzazione della "città dei 15 minuti" dove tutti i servizi utili ad un cittadino si trovano ad una distanza percorribile in 15 minuti a piedi» ha osservato.
«Sarebbe auspicabile la realizzazione di "zone 30 km/h" con rilevatori di velocità che le rendano effettivamente tali: questo, oltre a ridurre le emissioni inquinanti, aumenta la sicurezza dei cittadini visto che gli incidenti più pericolosi avvengono a velocità superiore. È doveroso portare avanti un'opera di efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati oltre che di incremento delle aree e cinture verdi, urbane e periurbane, finalizzate al sequestro di co2 e alla mitigazione climatica. È questo il tipo di politica ambientale che vogliamo venga realizzata nella nostra città» ha concluso il portavoce di "Spazio civico"..
«Secondo l'agenzia europea dell'ambiente sono 250.000 le morti attribuibili nel 2020 alle polveri sottili; e, per contrastare questo pericolo, l'Europa ha ridotto ulteriormente dal 2030 i limiti inquinanti ammessi. Questo significa che le città dovranno ridurre il loro impatto ambientale, volenti o nolenti, se non vogliono incorrere in procedure di infrazione, sanzioni o, peggio, aumentare i decessi attribuibili all'inquinamento ambientale» ha spiegato.
«Ma qual è la qualità dell'aria a Bisceglie? Non essendo un capoluogo di provincia, la città non è rientrata nelle rilevazioni di Legambiente e anche dal sito dell'Arpa (agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell'ambiente) non si ricavano informazioni sulla qualità dell'aria respirata nella nostra città. Le più vicine con rilevazioni sono Molfetta, Andria e Barletta. Per questo, chiediamo innanzitutto all'amministrazione comunale di installare delle centraline di rilevamento degli agenti inquinanti o di chiedere agli enti competenti di eseguire le rilevazioni del caso, nei luoghi maggiormente esposti, come ad esempio la "provinciale", la zona industriale e anche quei punti nei quali talvolta si verificano incendi di rifiuti» ha aggiunto Di Molfetta.
«Con l'obiettivo di migliorare l'impatto ambientale è necessaria una visione politica diretta verso l'individuazione di zone a emissioni zero o a bassa emissione come le ztl e il miglioramento e l'incentivazione all'uso di massa del trasporto pubblico locale. Non è da trascurare l'incentivazione della mobilità elettrica condivisa, dai monopattini, alle bici, agli scooter, fino alle auto come anche la realizzazione della "città dei 15 minuti" dove tutti i servizi utili ad un cittadino si trovano ad una distanza percorribile in 15 minuti a piedi» ha osservato.
«Sarebbe auspicabile la realizzazione di "zone 30 km/h" con rilevatori di velocità che le rendano effettivamente tali: questo, oltre a ridurre le emissioni inquinanti, aumenta la sicurezza dei cittadini visto che gli incidenti più pericolosi avvengono a velocità superiore. È doveroso portare avanti un'opera di efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati oltre che di incremento delle aree e cinture verdi, urbane e periurbane, finalizzate al sequestro di co2 e alla mitigazione climatica. È questo il tipo di politica ambientale che vogliamo venga realizzata nella nostra città» ha concluso il portavoce di "Spazio civico"..