Spina: «A Bisceglie è "vietato morire"»
L'ex Sindaco: «Posti esauriti al cimitero, situazione insostenibile e Angarano non accelera»
mercoledì 14 luglio 2021
10.33
«Ormai è un dato ufficiale: al cimitero di Bisceglie sono finiti i posti». È quanto sostenuto, in una nota, dall'ex primo cittadino Francesco Spina, che ha rimarcato come sarebbe stata, in questo modo, «violata la dignità più profonda delle persone».
Secondo quanto riferito dal consigliere comunale di opposizione «alle famiglie dei defunti gli uffici non possono che prospettare salatissime locazioni di posti nelle cappelle o cremazioni. La situazione è diventata insostenibile e Angarano, dopo la batosta - con tanto di richiamo al rispetto della legge - da parte dell'Anac sull'errata aggiudicazione della nuova gara, non ha dato alcun impulso all'accelerazione delle soluzioni alla gravissima emergenza, di carattere anche sanitario per le possibili conseguenze che potrebbero derivarne».
Per Spina «il diritto personale di scegliere liberamente come conservare la memoria dei defunti è il diritto personale più delicato, quello con le più profonde implicazioni etiche e religiose che si legano agli affetti e ai legami personali e familiari. Ora Angarano, dopo aver soppresso al Comune di Bisceglie il diritto al lavoro per i biscegliesi istituendo procedure aperte solo alle mobilità da altri comuni, è in procinto di produrre la sua "ordinanza" più clamorosa dopo quelle di appalto diretto del servizio di igiene urbana: quella di "divieto di morire" a Bisceglie».
Secondo quanto riferito dal consigliere comunale di opposizione «alle famiglie dei defunti gli uffici non possono che prospettare salatissime locazioni di posti nelle cappelle o cremazioni. La situazione è diventata insostenibile e Angarano, dopo la batosta - con tanto di richiamo al rispetto della legge - da parte dell'Anac sull'errata aggiudicazione della nuova gara, non ha dato alcun impulso all'accelerazione delle soluzioni alla gravissima emergenza, di carattere anche sanitario per le possibili conseguenze che potrebbero derivarne».
Per Spina «il diritto personale di scegliere liberamente come conservare la memoria dei defunti è il diritto personale più delicato, quello con le più profonde implicazioni etiche e religiose che si legano agli affetti e ai legami personali e familiari. Ora Angarano, dopo aver soppresso al Comune di Bisceglie il diritto al lavoro per i biscegliesi istituendo procedure aperte solo alle mobilità da altri comuni, è in procinto di produrre la sua "ordinanza" più clamorosa dopo quelle di appalto diretto del servizio di igiene urbana: quella di "divieto di morire" a Bisceglie».